Domanda: tra queste “imprese” con la bicicletta e chi si scatta un selfie prima che passi il treno o sopra una balaustra a 200 metri di altezza cosa cambia? Forse chi scatta la foto?… ognuno di noi ha il proprio limite, in ogni ambito, la domanda vera è: per cosa vale la pena di cercarlo? Denaro? Fama? Like? O forse cercare il limite a volte è eticamente sbagliato? Non possiamo accettarlo? Oppure dobbiamo comunque provare a noi stessi ed agli altri che non ci rispettiamo? Tiro il ragionamento per i capelli: ma se tutti intasassimo i PS con le nostre “imprese”…
Ciao, io ho 38 anni e pratico freeride, dirt e
bmx da circa vent'anni.
Nel mio piccolo anni fa ho avuto la fase "dropposa" in cui andavamo a costruire drop nel bosco, imitando in piccola scala le gesta dei video di freeride, ero arrivato a droppare circa 4 metri di dislivello verticale. Devo dire che quando trovi una lunga discesa tipo frana di terra senza pietre,alberi o radici in traiettoria droppare quattro metri di altezza è più sicuro che droppare un metro e mezzo in una linea stretta in mezzo a massi e sconnesioni varie. Da questo punto di vista, personalmente negli ultimi video di Atherton ho notato tanti passaggi troppo 'RAW' come questo dove si è fatto male con tante rocce vicine alla linea..ma ripeto è un'opinione puramente personale ma secondo me sono passaggi forse troppo richiosi..(Atherton avrebbe rischiato molto meno droppando 8-10 metri con landing di terra impeccabile che tentare questo passaggio tra gli spuntoni)
Sull'esempio del treno il paragone è forzato perchè se sbagli muori senza appello ma se proprio vogliamo dare un senso al tuo paragone ti risponderei così:
Per arrivare a fare un salto di una certa dimensione in dirt o un drop di una certa dimensione in freeride ci sono arrivato per gradi. Tanto tempo speso su un saltino da un metro prima di buttarmi su un saltino da 2 metri, poi tanto tempo sul saltino da 2 metri prima di passare a quello da 3 e via dicendo.
Chi si butta direttamente dal salto da 1 metro a quello da 10 metri è un inconsciente tanto quanto il pazzo che prova a passare di corsa di fronte ad un treno in corsa.
Se volessi provare a passare "con metodo" davanti ad un treno in corsa dovrei chiedere alle ferrovie di farmi allenare prima con un treno che si muove a bassa velocità e di incrementare la velocità man mano che mi sento pronto.
Dato che questo allenamento per gradi, nell'attraversare i treni in corsa, non è fattibile non si può catalogarlo come sport (estremo) ma va catalogato come puro e semplice gesto incosciente..