Ciao.
Ho letto anche io un po' i post e prendo il tuo a riferimento per esprimere il mio parere.
La sciando perdere che se sei del 68 mi sembra che dovresti avere imparato un po' di più a rispettare la lingua italiana e a non esprimerti storpiando le parole come i ragazzini, mi sa che confondi, anche tu come altri che ammirano questo imbecille, l'idiozia e l'incoscienza con il valore e il coraggio.
Il coraggio è di tutti quelli che si misurano con se stessi per spostare un po' più in là i propri limiti, il coraggio è di chi professionalmente affronta i rischi insiti nel proprio sport o nel proprio lavoro (gli stunt-man, ad esempio) valutando con intelligenza e capacità ciò a cui si va incontro, per ottenere la massima prestazione con il minimo rischio.
Chi rischia solo per far vedere quanto sprezzo ha del pericolo, facendo evoluzioni come queste senza nessuna protezione, avrà pure i coglioni al cromo vanadio, ma il cervello è gelatina spappolata.
Questo è il vero poser, e della specie peggiore.
Ci saranno anche, come dici tu, gli esibizionisti attrezzati all'ultimo grido, che magari, quanto a capacità, non valgono la centesima parte di questo "fenomeno", ma in quanto a stupidità non credo proprio ci siano paragoni.
D'altra parte anche gli amici che tu citi indossano, a tuo dire,
solo guanti,
ginocchiere e caschetto, ma almeno questi sì; non saranno prudentissimi, ma neppure stupidi.
Se poi vogliamo disquisire sul diritto che ciascuno ha di farsi del male come meglio crede, entriamo in tutt'altro campo.
E a me viene, ad esempio, in mente la battuta di Checco Zalone agli emo che sostenevano di tagliarsi perché stanno male, dove rispondeva "No, state male perché vi tagliate".
Poi ognuno è libero di stabilire da che parte sta la stupidità.
Scusami, non ce l'ho minimamente con te, ma l'apologia del rischio gratuito mi disturba.
o-o