Concordo in pieno e ti garantisco che è un problema che si riscontra in molte altre discipline sportive; c'è la percezione che le protezioni le usino gli sfigati o quelli alle prime armi, molti pensano che fa figo girare senza perchè loro sono più bravi ecc...discorsi sbagliati e da dementi. In questo senso le varie federazioni dovrebbero imporsi.io vedo una soluzione molto semplice: rendere obbligatorio l'uso di maggiori protezioni rispetto a quanto si fa oggi
e la stessa cosa andrebbe, secondo me, imposta anche nei bike park
ho visto molta gente che si è fatta male scendere con casco guanti e sola maglietta a maniche corte
il meglio a cui ho assistito è stato ad una prova della ixs cup. un atleta litigava con i giudici perchè voleva persino scendere senza guanti ......
il tutto invocando una presunta minore libertà di movimenti. è una palla enorme. le protezioni se correttamente realizzate ed indossate sono perfette per la posizione in bici. ovvio che camminando sei goffo e che tengono caldo. ma mentre scendi l'aria ti rinfresca e loro ti calzano perfettamente addosso.
Sottoscrivo e faccio notare che nel ciclismo da strada, in discesa e nelle volate,i corridori rischiano anche di più che in una world cup dh.In bike park quelli che si fraccano di più di solito sono principianti che affittano bici a loro non idonee e tentano l'azzardo con discese spropositate per il loro livello tecnico (mai andati su una mtb da xc e per il compleanno affitto una dh a caso!) . E sono bardati come re Artù. Sam Blenkinshop è diventato famoso per girare senza guanti ( tipo cavalcare senza sella??? ) e nessuno gli dice un bel niente. I calciatori vanno da un ginocchio rotto all'altro , traumi cerebrali ecc...rugby? hockey? Boxe? nessuno dice niente. Sono stufo di sentire parlare di discipline come dirt , freeride o dh come di discipline near to death, di scavezzacollo che esagerano senza cognizione ecc.. Ognuno faccia ciò che lo aggrada senza stare a giudicare o a dire sempre cosa sarebbe meglio.
Più autodeterminazione anche nei bike park, così magari faranno anche due salti decenti in Italia senza avere paura di essere perseguitati in caso di incidente.
Il problema dei bike park è che ci ho visto girare gente che era lì in ferie e non ha mai usato una mtb nella propria vita ...io vedo una soluzione molto semplice: rendere obbligatorio l'uso di maggiori protezioni rispetto a quanto si fa oggi
e la stessa cosa andrebbe, secondo me, imposta anche nei bike park
ho visto molta gente che si è fatta male scendere con casco guanti e sola maglietta a maniche corte
il meglio a cui ho assistito è stato ad una prova della ixs cup. un atleta litigava con i giudici perchè voleva persino scendere senza guanti ......
il tutto invocando una presunta minore libertà di movimenti. è una palla enorme. le protezioni se correttamente realizzate ed indossate sono perfette per la posizione in bici. ovvio che camminando sei goffo e che tengono caldo. ma mentre scendi l'aria ti rinfresca e loro ti calzano perfettamente addosso.
Nel cross country, che fino ad alcuni anni fa era la disciplina mtb più "soft", siamo arrivati ormai a livelli quasi enduristici e senza la minima protezione che non sia il casco da strada e la tutina in licra. Di questo passo tra dieci anni le gare le organizzeranno solo in prossimità degli ospedali
In bike park quelli che si fraccano di più di solito sono principianti che affittano bici a loro non idonee e tentano l'azzardo con discese spropositate per il loro livello tecnico (mai andati su una mtb da xc e per il compleanno affitto una dh a caso!) . E sono bardati come re Artù. Sam Blenkinshop è diventato famoso per girare senza guanti ( tipo cavalcare senza sella??? ) e nessuno gli dice un bel niente. I calciatori vanno da un ginocchio rotto all'altro , traumi cerebrali ecc...rugby? hockey? Boxe? nessuno dice niente. Sono stufo di sentire parlare di discipline come dirt , freeride o dh come di discipline near to death, di scavezzacollo che esagerano senza cognizione ecc.. Ognuno faccia ciò che lo aggrada senza stare a giudicare o a dire sempre cosa sarebbe meglio.
Più autodeterminazione anche nei bike park, così magari faranno anche due salti decenti in Italia senza avere paura di essere perseguitati in caso di incidente.
Ecco...sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il commento sul danno alla collettività a causa di chi non usa le gomitiere.che siano solo fatti di chi si rompe è molto relativo
visto che poi le spese per il roto rattoppamento ricadono sulla collettività
mal che gli vada si pagano l'elisoccorso, ma poi tutti gli oneri sanitari sono a carico del ssn. cioè della collettività.
quindi gli spericolati, gli incoscienti, i domenicali, che si fanno male per loro iniziativa sono un danno per la collettività
senza contare che, per lo meno per le persone dotate di un minimo di percezione del rischio, girare con le protezioni è un grosso aiuto psicologico
che, ripeto se sei normale e non uno superspericolato, non ti fa fare cose più arrischiate, ma quelle diciamo normali con più serenità e ti consente di essere più concentrato sulla tua azione invece che sui suoi potenziali rischi