ottomilainsù;5642394 ha scritto:Dovrei citare troppi interventi...
Ciascuno è libero di fare quel che ritiene della propria vita.
Salire su una ferrata senza assicurarsi vuol dire rischiare la vita, scendere in bici per certi posti idem, eccetera eccetera.
Sarò trombone, bacchettone, benpensante o come vi pare, ma vi ricordo che per andare a soccorrere della gente che si era messa nei guai o anche solo per un falso allarme, dalle mie parti negli ultimi 3 anni ben 6 componenti del soccorso alpino di Belluno hanno perso la vita.
22 agosto 2009: cade l'elicottero del SUEM di Pieve di Cadore, 4 soccorritori morti.
Erano usciti per un allarme rivelatosi poi infondato.
Ma erano usciti comunque, perché non si poteva sapere se fosse veramente un falso allarme.
http://corrieredelveneto.corriere.i...tro-persone--1601691718661.shtml?fr=correlati
http://corrieredelveneto.corriere.i...napolitano-montagna-lutto-1601696252265.shtml
31 agosto 2011: due volontari del soccorso alpino travolti da una frana sul Pelmo.
http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/02/02/news/medaglia-agli-eroi-del-pelmo-1.3136188
Prima di andare a far qualcosa io ci penso su, prima di andare a fare cose pericolose penso ad avere perlomeno il minimo indispensabile di dotazioni, per me, per non farmi male per una stupidata, e per risparmiare ad altri l'oneroso e pericoloso compito di venirmi a recuperare.
Se casca la montagna non posso farci niente, se casco dalla ferrata, resto incrodato perché ho fatto il pirla e me ne sono fregato delle previsioni meteo... beh, non vorrei essere nei panni di chi mi viene a tirar su con il badile.
Con una bici in spalla anche un semplice sentiero può rivelarsi una trappola, basta cascare dalla parte sbagliata.
Conosco uno che deve ringraziare "San Carpino", se non fosse stato per un alberello da 5 centimetri di diametro lo avrebbero raccolto con il cucchiaino 300 metri più in basso... il tutto perché in quel punto era sceso dalla bici ed era inciampato sul sentiero. La bici dovrebbe ancora essere in fondo al burrone.
E i soccorritori vengono a recuperarvi, bello o brutto tempo, caldo o freddo, sono gente che alla propria passione per la montagna uniscono l'altruismo e vanno a soccorrere chi è in pericolo, non importa se gli tocca rinunciare all'escursione magari da tempo desiderata.
Ricordiamocelo quando ammiriamo certe imprese.
Ne siamo capaci? Saremmo disposti a rischiare anche noi?
Anche quando recriminiamo sul costo dei soccorsi... non è la stessa cosa di mandare una spazzatrice a pulire la strada dopo un incidente.
E ve lo dice uno che per hobby coltiva "insane" passioni che lo portano ad altezze non indifferenti.
Mai senza attrezzi adeguati, anche se "impicciano" e ci si mette più tempo per prepararsi, agganciarsi e sganciarsi.
Una bici rotta si ricompra, una vita no.
Concordo in tutto e per tutto (in particolare con il discorso soccorso, faccio parte del CAI come semplice membro ma so cosa vuol dire e so i costi e le situazioni che si vengono a creare in montagna).
Dividerei però lo "Sport estremo" dall'incoscenza (e ignoranza) di certa gente! Lo sport estremo comporta rischi e fegato, ma è assolutamente rispettabile...è uno Sport; andare in infradito in alta montagna e poi chiamare i soccorsi perchè ho freddo è essere cretini....che NON è uno sport!