Eccomi tornato!!!!!
Resoconto di una giornata davvero faticosa... Non sono completamente soddisfatto ma mi accontento per ora.
Parte 1: macchina lasciata alla chiesa di Febbio, imboccato l'asfalto verso la seggiovia, proseguito fino alla fine dell'asfalto, tutto ok... Il sentiero è bagnato ma si pedala bene, a parte il primo strappetto con le rocce viscidose e una discreta pendenza, poi quasi tutto in sella (fango permettendo) fino al bivio dove si segue l'indicazione per l'abetina reale: da qui gli strappetti sono quasi tutti proibitivi causa fango, e si scende e si spinge, ma almeno non è fango che si attacca... Direi un 50% di questo secondo pezzo fino alla forestale me lo son fatto a spinta, il resto ho faticato il triplo per salire in sella cercando le pietre (ovviamente poco comode e molto tecniche) e non il fango.
Parte 2: forestale fino al Battisti, superok, fondo leggermente bagnato nei tratti in ombra, secco nei tratti esposti, un pò noiosa stà forestale ma fa morale dopo il pezzo fangoso appena passato. E ora viene la parte interessante.... Dal Battisti ho seguito la traccia postata nei primi post, ma mi sa che non passa per il passone (poi posto la mia per confronto), primo pezzo pedalabile a tratti, secondo pezzo (fino ad arrivare a quota 2000) poco pedalabile: o roccia cattiva o canalino di terra battuta troppo piccolo e i pedali toccano. (dopo controllo ma dal passone mi sembrava meglio) Da quota 2000 fino a Febbio 2000 discretamente pedalabile, buona parte in sella, mi son fatto anche una fermatina sulla neve... purtroppo ero solo e ho fotografato solo la ciclo...
Parte 3: Febbio 2000-Cusna, tutta a spinta e molti tratti brevi a spalla, il sentiero aggira la vetta e perde decisamente quota agganciandosi al sentiero per la discesa a quota circa 1900 o poco più... Nel frattempo dal meteo variabile si passa a meteo incazzoso, vengo sommerso dalla nebbia-nuvole nel giro di 10 minuti, nei quali avevo iniziato, a faticosissima spinta, l'ascesa alla vetta. Dopo un paio di fulmini caduti non troppo lontano e un uragano d'acqua che veniva giù nella zona prati di Sara, decido che è meglio non farsi folgorare da Zeus-Giove-Pluvio, e a quota circa 2030 decido di fare retromarcia e tornare verso il basso (
), sperando e pregando di non venire incenerito
Parte 4: la discesa... Premesso che non sono un discesista e che ho una frontina da soli 80mm che oramai ho tirato anche oltre i limiti, consiglio una bici full suspended e anche con buona escursione, il primo tratto ha una pendenza negativa molto accentuata, il sentiero va e viene tra terra, rocce e mirtillaie, insomma vibra molto... vista la mia scarsità, diversi tratti critici li faccio a piedi (
), nel frattempo si è fatto bello scuro, ancora niente acqua su di me, ma i fulmini cioccano davvero vicino
... passo il fiumiciattolo ed entro nel boschetto: qui vi consiglio anche le
protezioni ragazzi... terreno di discesa in pessime condizioni: il primo pericolo è l'enorme quantità di fogliame che nasconde ogni genere di insidia, fango a tratti, sentiero invaso da rami ed alberi caduti, e le nostre care e amate pietrone (se ci fossero state solo quelle sarebbe stata una discesa da sbavo!!
... molto insidioso (e un paio di voli me li son fatti, ma solo qualche sbucciatura), complicato dal fatto che non si vedeva una mazza causa buio (nuvole) anche se erano le 15 circa... Anche qui qualche pezzo a piedi causa tratti troppo difficili per me, ma anche per molti altri biker mi sa... Sul finire ho ciccato un bivio ma ho rimediato grazie al fido gps (ma ero quasi in fondo)...
Rientro alla macchina, contento di aver portato a casa la pellaccia, leggermente deluso per aver mancato di poco la vetta, ma almeno potrò ritentare più avanti...
Un consiglio finale: questo giro va fatto se c'è bello (sulla cima a prendere fulmini non lo consiglio a nessuno) e se il fondo è asciutto (almeno 10 giorni senza acqua e forse anche di più)...
Domani posto traccia e qualche fotina fatta col cellulare....
A presto Boys!!!!!