News Veneto, bozza di legge su divieti per le bici

giovi@

Biker forumensus
30/12/16
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Rockrider 560 "milanista"
Ma sei sicuro che i coglioni stessero facendo il KOM su Strava o scendevano a cannone solo perchè gli piace farlo così?????

Te lo chiedo perchè dalle mia parti (Lombardia zona Adda e Brianza) questo genere di coglioni esisteva già dai tempi che non esistevano manco i telefonini, figurati gli smartphone, e scendevano lungo la ciclovia dell'Adda correndo come degli ossessi in grupponi da Giro d'Italia tra famiglie con bambini credendosi i padroni della strada.
Altro caso, Montevecchia, dove la chiusura dei sentieri (probabilmente anche qui dopo lamentele di alcuni escursionisti) e cominciata molto prima dell'avvento di Strava.

No, perchè ormai sembra che Strava sia la madre di tutti i mali.
non lo so se stessero usando strava. magari si, magari no. pero di una cosa sono sicuro: di coglioni si trattava!
una volta mi e successo con un tipo tutto solo. ed un altra volta si trattava di un gruppo di 6-7 persone. avevano un comune denominatore: andavano come matti! e di rallentare non ne avevano la minima voglia.
cioe voglio dire: perche rischiare di fare del male agli altri, o comunque danneggiarmi la bici, solo per il semplice motivo di non fermarmi?
se io sono un sindaco, o un semplice assessore, consigliere comunale, che mi sto facendo il mio bel giretto nei boschi con la famiglia, e rischio l'incolumita fisica per colpa di un biker che viene giu a 100 all'ora! be io la prima cosa che faccio il giorno dopo e una bella legge a riguardo.
 

andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Roma
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Giant Trance
si ma in questo caso sono delle leggi fatte solo per cercare di disincentivare, comunque sminuire il fenomeno. perche e praticamente impossibile dare una multa in mezzo ad un bosco sperduto. i comuni dovrebbero mettere delle guardie forestali solo per dare delle multe ad un ciclista!
te credi che sia possibile? io no. sia perche i comuni non hanno soldi. e anche perche le guardie forestali ormai non esistono piu, per colpa dei continui tagli che fanno stato e comuni.
detto questo, la maggior parte di noi e gente giudiziosa, che va in bici con la capa sulla testa. purtroppo pero c'e ne sono tanti che la dimenticano a casa.
Appunto, a maggior ragione è una legge senza senso, e fregarcene è un'arma a doppio taglio. E' vero che probabilmente non riceveremo le multe, ma saremmo automaticamente responsabili in caso di incidente, a torto o a ragione, e sarà anche più difficile far valere la propria assicurazione. L'unica via sarebbe fare pressione, ma come? Tramite le associazioni? Non c'è un'associazione nazionale in questo momento che possa rappresentarci, la FCI se ne frega della MTB ricreativa e l'IMBA Italia è piuttosto debole, non so neanche se sia informata su questa proposta di legge (ho visto che ci si può iscrivere, magari può aiutare). Le associazioni locali forse faranno quello che potranno e speriamo che la spuntino, ma a noi che viviamo altrove non resta che fare il tifo per loro o rassegnarci e passare le vacanze in un altra regione o meglio all'estero, visto che l'andazzo in Italia è questo. L'unica che possiamo fare, se ci teniamo a questo sport, è restituire le tessere del CAI (io l'ho fatto molti anni fa per motivi simili) e farle restituire a quanti più amici biker sia possibile, tanto è chiaro a tutti cosa pensino.
 
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samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
In un paese civile, in cui le persone hanno senso civico (Svizzera, tanto per fare un esempio), le regole si seguono perchè ci sono, non perchè c'è il vigile che controlla. In italietta vige il principio opposto: se non mi controllano me ne fotto della legge o delle regole, non pago il biglietto perchè tanto in controllore non passa e vi a dicendo...il paese dei fighi insomma
Di base ti do ragione. Una legge andrebbe rispettata in quanto tale e senza obbligo del controllore (ma i controllori ce li hanno anche in Svizzera, segno che non tutti sono così virtuosi). V'è da dire che di questo andazzo sono responsabili tanto il legislatore quanto il destinatario non rispettoso della norma.
In un paese civile se c'è una problematica, la si risolve o si cerca di farlo, dopodiché si fissano delle regole atte a che la stessa non si ripresenti.
In Italia, invece di risolvere la problematica, si fanno leggi e leggine atte a pararsi il culo da parte del legislatore di turno, il quale egli stesso sa che la norma è sbagliata, egli stesso in molti casi non ha la minima intenzione di occuparsi che sia rispettata, e il suo unico intento è che qualsiasi effetto collaterale alla sua inerzia nel risolvere la problematica non finisca nel suo deretano.
Es: a Roma le strade sono disastrate. Da alcuni mesi sono fioriti moltissimi cartelli con avviso di strada rovinata, limite 30 kmh. 30 kmh!!!!!! su strade anche extraurbane il cui limite normale sarebbe 90 kmh. E' ovvio che se qualcuno ci si fa male, quei cartelli son lì per pararsi il culo, ma costringere un'auto ad andare a 30 kmh praticamente ovunque (non parliamo infatti di un breve tratto di 2/300 metri con lavori in corso, una scuola o similia) lo trovi da paese civile? Io no. In qualche raro caso, pensano bene anche di monetizzare la cosa a loro vantaggio mettendosi con l'autovelox a mò di agguato in punti dove nemmeno la strada è rovinata (ma 2 km prima lo era e il cartello vale per ovunque). Anche questo è da paese civile?
Quindi regolamentare le cose è una cosa da paese civile, per risolvere problematiche e prevenirne altre. Mettere leggi e leggine vessatorie è scorretto almeno quanto il fregarsi delle predette leggi e leggine vessatorie....forse anche più scorretto, in quanto proviene da persone che avendo un potere importante come quello normativo dovrebbero avere la responsabilità di esercitare a dovere le proprie funzioni.
 
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Galmar

Biker serius
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Cuneo
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NORCO Optic
Una questione normativa connessa alla transitabilità sui sentieri, e agli interventi di manutenzione degli stessi, è la proprietà del terreno.
Buona parte dei sentieri, delle piste forestali, etc. insistono su proprietà privata; ciò è problematico sia per il transito, sia per interventi di manutenzione. Infatti, se un ente, un'associazione o qualsiasi altra entità intenda effettuare un intervento di manutenzione (inteso come intervento sostanzioso e non come 2 badilate e il taglio di 2 rami) necessita in via preliminare dell'assenso del proprietario, che non sempre è di laghe vedute...
Alcune regioni, fra cui la Liguria, mi pare abbiano iniziato a cercare di normare la cosa, in modo da dare una sorta di ufficialità ai sentieri esistenti, sia per poterli percorrere sia per poterli manutenere.
Sto seguendo un progetto di ciclabilizzazione di un paio di km di sentiero abbandonato da decenni: il problema principale è avere l'assenso dei proprietari dei terreni, anche solo per il fatto che alcuni sono irreperibili.
Un po'di chiarezza normativa, seria, gioverebbe a tutti!
 

DG_MTBiker

Biker serius
20/10/18
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Wilier 101FX, Rotwild RCC06
preoccupazione zero, per il disegno di legge.
è ben più preoccupante lo stato di buona parte dei sentieri, dopo la bufera di fine Ottobre, ci vorranno anni per liberarli dagli alberi caduti :cry:
dovevo fare diversi giri in Grappa. . . tutto annullato a causa della maledetta bufera! Comuque complimenti ai locals che si sono subito tirati su le maniche e ci hanno dato dentro di brutto con le motoseghe fin da subito per sistemare diversi sentieri.
 

DG_MTBiker

Biker serius
20/10/18
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Italia
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Wilier 101FX, Rotwild RCC06
Dalle mie parti c'è gente che gira per i sentieri indisturbata con le moto da enduro e da cross, e sapere di leggi contro le bici è talmente grottesco che non so se ridere o se piangere. E' come dare la colpa dell'inquinamento ai motorini o dell'impoverimento ittico al pescatore con la canna
Nella mia zona per fortuna i crossisti sono stati confinati nelle piste. Quelli con le moto da enduro o trial che girano per i boschi sono diventati una rarita' o gran parte di essi sono passati alle bici da enduro o E-bike da enduro. La mai passione e' l'escursionismo in bici e spero di non venir confinato anch'io in un bike park!
 

DG_MTBiker

Biker serius
20/10/18
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Wilier 101FX, Rotwild RCC06
Peccato che il veneto è un filino più grande delle tre cime...[emoji848]


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..nel senso che in quel comprensorio il problema dell affollamento di escursionisti biker e non, è molto sentito e la convivenza delle due categorie diventa difficile visto che il cai lì è molto influente..e che probabilmente provvedimenti del genere partono grazie alla spinta di un associazione cosi forte..questa è la mia sensazione..poi magari è una cazzata ma non credo di andarci tanto lontano..

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Mi vien male se penso ai video su YT di gente che gira in bici in California ed Inghilterra inquadravano cartelli con scritto "vietato ai pedoni" . E non si trattava di bike park.
 

Zero Cool

Biker grossissimus
18/1/19
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Porno Valley
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Specialized sequoia, Evil Offering, turbo levo
Di base ti do ragione. Una legge andrebbe rispettata in quanto tale e senza obbligo del controllore (ma i controllori ce li hanno anche in Svizzera, segno che non tutti sono così virtuosi). V'è da dire che di questo andazzo sono responsabili tanto il legislatore quanto il destinatario non rispettoso della norma.
In un paese civile se c'è una problematica, la si risolve o si cerca di farlo, dopodiché si fissano delle regole atte a che la stessa non si ripresenti.
In Italia, invece di risolvere la problematica, si fanno leggi e leggine atte a pararsi il culo da parte del legislatore di turno, il quale egli stesso sa che la norma è sbagliata, egli stesso in molti casi non ha la minima intenzione di occuparsi che sia rispettata, e il suo unico intento è che qualsiasi effetto collaterale alla sua inerzia nel risolvere la problematica non finisca nel suo deretano.
Es: a Roma le strade sono disastrate. Da alcuni mesi sono fioriti moltissimi cartelli con avviso di strada rovinata, limite 30 kmh. 30 kmh!!!!!! su strade anche extraurbane il cui limite normale sarebbe 90 kmh. E' ovvio che se qualcuno ci si fa male, quei cartelli son lì per pararsi il culo, ma costringere un'auto ad andare a 30 kmh praticamente ovunque (non parliamo infatti di un breve tratto di 2/300 metri con lavori in corso, una scuola o similia) lo trovi da paese civile? Io no. In qualche raro caso, pensano bene anche di monetizzare la cosa a loro vantaggio mettendosi con l'autovelox a mò di agguato in punti dove nemmeno la strada è rovinata (ma 2 km prima lo era e il cartello vale per ovunque). Anche questo è da paese civile?
Quindi regolamentare le cose è una cosa da paese civile, per risolvere problematiche e prevenirne altre. Mettere leggi e leggine vessatorie e scorretto almeno quanto il fregarsi delle predette leggi e leggine vessatorie....forse anche più scorretto, in quanto proviene da persone che avendo un potere importante come quello normativo dovrebbero avere la responsabilità di esercitare a dovere le proprie funzioni.

Parole sante..
 

Comaz15

Biker dantescus
1/11/02
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-COLLI EUGANEI- Padova
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Focus Sam²
Fatevi un giro a leggere i profili dei consiglieri regionali.
Uno a caso, eccolo qua:

http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=5&p=5&c=1&e=12&t=0&key=1251

Non aggiungo alcun commento, non ci tengo a finire a processo.
Io ho il sospetto che invece abbia fatto bene il suo lavoro, ovvero tutelare la categoria che rappresenta ( i cacciatori) , infatti le deroghe sono concesse proprio ai suoi elettori. La variante è evidentemente stata proposta da altri e lui è corso ai ripari. Probabilmente avrà chiesto anche qualcos'altro, ma la politica è mediazione, quindi ha portato a casa quello per cui è stato votato.
 
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Comaz15

Biker dantescus
1/11/02
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Focus Sam²
Non ho capito una cosa....a me una legge del genere in Veneto risulta esistente da secoli...quale sarebbe la modifica?
Ho sempre saputo che dove una bici non poteva stare di traverso perchè troppo stretto, quello era il limite ove non si poteva passare.
@sembola confermi?
O c'è qualcosa che mi sfugge?:nunsacci:
Se non ho letto male, già nell'attuale legge è previsto il divieto di transito su sentieri sensibili dal punto di vista ambientale e l'ordinanza viene emanata dal sindaco, con la modifica si parla di pericolosità ( per chi?) e il divieto viene deciso dalla giunta regionale.
 

umbedv94

Biker novus
2/4/12
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Montecchio Maggiore
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Orbea Rallon 29", YT Tues CF 29"
Io non comprendo tutto questo odio verso altre categorie, basterebbe semplicemente delimitare dei "sentieri" per le bici, dei "sentieri" per le moto e altri per i pedoni. E si possono adibire anche dei sentieri di collegamento ad uso promiscuo.
Tutti potrebbero godersi la propria passione convivendo. Alla fine personalmente penso che tutti debbano avere la possibilità di svolgere il proprio hobby che sia motorizzato / pedalato o meno.
 
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Comaz15

Biker dantescus
1/11/02
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Focus Sam²
Voglio fare un ragionamento un pò lungo che già solo a pensarci mi fa sentire tremendamente vecchio, ma tant'è.... ho comincato a frequentare i Colli Euaganei in mtb negli anni 90 ed era un evento quando incontravi qualcun altro per sentieri, non esistevano pensieri, proprietà private, qui posso andare, qui no, dove passavi andavi e ciao, unica preoccupazione i cani mordaci.
Poi sono arrivate le crociate contro i motociclisti, brutti, sporchi e cattivi, devastano di qua, devastano di la, e tutti addosso, ciclisti in prima linea auspicando pene severe e controlli efficaci, ha funzionato? NO, anzi, risultato moticiclisti incattivi che girano senza targa come dei banditi.
Adesso è il turno dei ciclisti, ed era prevedibile visto l'aumento esponenziale dei praticanti e l'atteggiamento cafone da parte di alcuni.
Funzioneranno questi divieti?? ovviamente NO, ma serviranno per pararsi il culo nel malaugurato caso accada un qualche incidente, così la responsabilità sarà solo di chi non doveva trovarsi li.

Io credo sia auspicabile un'evoluzione di mentalità, da parte di tutti, noi ciclisti per primi. Ieri mi sono fatto un giro con la gravel e a momenti mi sono vergognato di essere un ciclista, gruppi in mezzo alla strada, file di tre - quattro ciclisti, urla, gente che scende a tuono in mezzo ai sentieri.
Ora, mettetevi nei panni di una famiglia con bambini che si trova a fare una camminata sulla Bluline nei Colli Euganei, al di la del rischio, cosa potrebbe pensare del ciclista medio?

A questo punto, se fosse davvero fatta bene, ben venga una regolamentazione della sentieristica, con una responsabilizzazione dei gruppi locali per manutenzione e pulizia, qui passano i pedoni e se ne occupa il CAI, qui i ciclisti e se ne occupano i comitati locali: ACSI e compagnia varia, non vietare, ma regolamentare.
Son tanti anni che frequenti i colli, ma da quello che scrivi non hai capito bene come vanno le cose: le moto sono state bandite dai colli da quanto è stato istituito il Parco agli inizi degli anni 90, nessuna crociata, solo l'applicazione di norme. Forse non ti ricordi come era messa la Pianora circa 20anni fa! col senno di poi è stato solo un bene il divieto di enduro indiscriminato.
La blu line è la prima risposta all'esigenza di separazione dei sentieri tra pedoni e bici: come non è giusto lanciarsi sul sentiero Lorenzoni a fare i kom la domenica mattina, non ha senso percorrere con la famiglia un sentiero evidentemente utilizzato dalla bici. Certo se si potesse dare un ufficialità di tutto questo sarebbe molto più facile, da qualsiasi parte si affronti il discorso, se si usa un minimo di buon senso si arriva sempre al medesimo risultato: regolamentare!
 

sembola

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Mi vien male se penso ai video su YT di gente che gira in bici in California ed Inghilterra inquadravano cartelli con scritto "vietato ai pedoni" . E non si trattava di bike park.
In USA ed in Inghilterra gli spazi legalmente disponibili per le bici sono infinitamente inferiori ai nostri, proporzionalmente parlando. Non esiste il transito tollerato sui terreni privati che da noi è la norma, fuori dai terreni pubblici arriva la polizia. La Scozia ha allargato i diritti di passaggio solo da pochi anni.

Non solo, ma a differenza nostra la proprietà statale o federale in USA ha le stesse potestà di un privato. Può decidere ad esempio di riservare sentieri alle bici o ai pedoni dalla sera alla mattina e senza doverne rispondere a nessuno .
 
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sembola

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Sante parole.
Non sarebbe male avere le stesse norme per tutta l'Italia (Europa?) in modo che tutti sappiano come comportarsi quando si superano i confini comunali.
Non sarebbe male ma sarebbe difficile stabilire una norma che abbia lo stesso senso nelle Dolomiti come nel Chianti. E' per questo che con la riforma del titolo V della Costituzione la gestione ambientale è costituzionalmente riservata alle Regioni.
 

sembola

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...come non è giusto lanciarsi sul sentiero Lorenzoni a fare i kom la domenica mattina, non ha senso percorrere con la famiglia un sentiero evidentemente utilizzato dalla bici.

Ci sono due problemi non da poco.
Il primo è che la famiglia non può sapere che un sentiero è "evidentemente" utilizzato dalle bici.
Il secondo è per quale motivo la famiglia non dovrebbe usare un sentiero per il semplice motivo che lo usano le bici. A meno di ammettere che le bici sono per loro natura pericolose.

Altra cosa qualora venissero individuati e tabellati in modo ufficiale percorsi diversi destinati ad utenze diverse. Ma consentimi di dubitare che molti di noi accetterebbero di buon grado una soluzione del genere, e qualche commento sopra me lo conferma.
 
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Antonio Piersanti

Biker serius
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Commencal DH v4.2 Haibike dwnhll 8.0 Fantic Fat sport
Quando lo fecero quasi ovunque per le moto, non solo nessuno si lamentò, ma anzi, molti biker ne gioirono, così avevano i sentieri tutti per loro... adesso la ruota gira, io da ex motociclista mi incazzai già allora e firmai tutte le petizioni possibili (anche se fu inutile) ma in molti mi confermarono che "quelli che andavano in bici se potevano firmavano a favore"...
Ed eccoci qua... adesso qualcuno darà la colpa alle elettriche... ma se non si fa fronte comune, tollerandosi anche quando serve, e lavorando per la libertà di tutti, andrà a finire che in montagna, per colpa di chi in montagna manco ci va, non si potrà più nemmeno respirare!

questo e' lo spirito che si dovrebbe avere! :prost:
 

sembola

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una nera e l'altra pure
il problema di voi del CAI (quella della SAT anche peggio) è che pensate davvero che le montagne siano territorio vostro. bleah.
fai pure il volontario per le gite con gli anziani, iniziativa lodevole, ma lasciaci andare in mtb.

Il CAI prevede esplicitamente la mtb come attività sociale e come modalità di accesso alla montagna.

Per cui eviterei generalizzazioni tipo "voi del CAI", sempre che interessi evitare generalizzazioni tipo "voi vestiti da motocross che terrorizzate gli escursionisti" :spetteguless:
 
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avalonice

Biker grossissimus
2/4/09
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Non sarebbe male ma sarebbe difficile stabilire una norma che abbia lo stesso senso nelle Dolomiti come nel Chianti. E' per questo che con la riforma del titolo V della Costituzione la gestione ambientale è costituzionalmente riservata alle Regioni.
Ma in stati federali seri le norme hanno una certa uniformità e cittadini non si devano barcamenare tra 1000 e più regolamenti voluti dal sindaco di un piccolo comune per accontentare i suoi 3 elettori (madre, padre e fratello).
Ad esempio in Svizzera c'è una sola agenzia che si occupa della gestione dei sentieri https://www.sentierisvizzeri.ch/it/home, hai quindi una certa uniformità dal Ticino a Zugo sia come segnaletica come qualità dei sentieri e come regolamenti.
Quindi le cose con capacità ed organizzazione si possono fare.
 

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