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Io proverei ad ottenere all'incirca il giusto sag (magari un po' di più) precaricando la molla con spessori, e cercherei di gestire il resto dell'escursione con lo stelo ad aria: spessorando la molla "trasli" la curva caratteristica verso l'alto, ma probabilmente la pendenza è troppo modesta per funzionare da sola, quindi dovresti sfruttare l'altro stelo per incrementare la pendenza diciamo da metà escursione in poi sfruttando la progressività dell'aria. Per fare ciò sarà necessario ridurre il volume della camera d'aria introducendo olio (ma anche degli elastomeri), in questo modo puoi tenere la pressione bassa facendo lavorare principalmente la molla (anche perchè l'aria senza camera negativa ha un effetto deleterio sulle piccole asperità), ma puoi sfruttare l'elevata variazione di volume per gestire la seconda parte di escursione.
P.s.: la viscosità dell'olio in questi casi centra poco ninete.
Io proverei ad ottenere all'incirca il giusto sag (magari un po' di più) precaricando la molla con spessori, e cercherei di gestire il resto dell'escursione con lo stelo ad aria: spessorando la molla "trasli" la curva caratteristica verso l'alto, ma probabilmente la pendenza è troppo modesta per funzionare da sola, quindi dovresti sfruttare l'altro stelo per incrementare la pendenza diciamo da metà escursione in poi sfruttando la progressività dell'aria. Per fare ciò sarà necessario ridurre il volume della camera d'aria introducendo olio (ma anche degli elastomeri), in questo modo puoi tenere la pressione bassa facendo lavorare principalmente la molla (anche perchè l'aria senza camera negativa ha un effetto deleterio sulle piccole asperità), ma puoi sfruttare l'elevata variazione di volume per gestire la seconda parte di escursione.
P.s.: la viscosità dell'olio in questi casi centra poco ninete.