" bella ma non voglio farmi traviare perchè è bello anche in salita pedalare"
Hai ragione, visto lo spunto ne aprofitto per fare ammenda, caso mai negli ultimi giorni sia sembrato troppo "filodiscesistico".
Sono dell'idea che salita e discesa siano elementi imprescindibili delle gite che noi facciamo e sono sicuro che siano sempre così belle perchè nessuno dei due aspetti diventa più importante dell'altro o, peggio ancora, fine a se stesso.
Purtroppo l'esperienza di domenica, bellissima sotto molti aspetti, mi ha un po' deluso per colpa di un po' di persone (non poche tra l'altro) che, a dispetto di quanto sopra, ritengono uno dei due aspetti, quello della salita, forse un po' troppo "principale".
Non riesco a spiegarmi altrimenti il comportamento di coloro che dovevano superare in salita ad ogni costo nonostante mi facessi da parte il più possibile, esaltando oltre misura il loro gesto (?) atletico (un'esempio per tutti è stata una ragazza che nonostante fossimo fermi con due metri buoni di larghezza di sentiero libero, si è sentita in dovere di urlare "OPOPOPOP", senza rallentare minimamente nonostante fossimo...praticamente in piano!) per poi PIANTARSI COME ALBERI in discesa, se non addirittura scendere a piedi SENZA LASCIARE ALCUNA POSSIBILITA' DI SORPASSO, non parliamo poi di mettersi da parte.
Provo a dirla diversamente: ritengo di aver rispettato tutti in salita, mettendomi da parte e rinunciando alla traiettoria "buona" (quella che avrebbe magari consentito di continuare pedalando anche ad uno scarso come me) pur di lasciar passare chi, evidentemente se la cavava meglio; purtroppo in discesa posso affermare con certezza di non avere ricevuto lo stesso trattamento.
Mi viene da pensare che per questi personaggi non esista proprio io concetto che qualcuno possa andare più forte/meglio di loro (quindi se loro scendono o vanno a velocità da bradipo gli altri devono per forza accodarsi, tanto non si può fare di più) oppure che la discesa sia un "male necessario" da subire dopo la salita, e che quindi non rientri proprio nel loro modo di pensare che qualcuno ci si possa divertire.
Tutto questo sproloquio solo per dire che in una attività che svolgiamo tutti per passione, sono rimasto un po' deluso da chi vive solo qualche aspetto del nostro sport come importante, relegando gli altri ad un'importanza così futile, da non rispettare chi invece...se li gode.
W I NOSTRI GIRI FATTI DI SALITE E DI DISCESE, DI ASFALTO E DI SINGLE TRACK, DI STANCHEZZA E DI ALLEGRIA, DI BIRRA E DI CRACKERS ALL'AVENA
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(l'ultima non la penso per davvero, almeno per la seconda parte, ma non ho resistito a tornare ad essere....lo stupido di sempre)