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A parte la premessa cibario-culinaria, è stata un'altra bellissima giornata al Sasso Simone e sul Monte Carpegna, che i miei compagni di avventura non avevano mai visitato in MTB; devo proprio dire che, a parte le crisi di fame e le indigestioni, si notano i chilometri accumulati sulle gambe e il livello di preparazione ciclistica (sia tecnica che atletica) sta crescendo.
Allora, che dire di questo giro ?
Da quando ho visto le foto del Sasso Simone (o di Simone) ho letteralmente sbavato nella speranza di poter un giorno vedere un paesaggio così bello in sella alla mia MTB.
Dopo aver stressato Apenseri per un mese, nella speranza che ci portasse dietro (me e mio fratello) , in un escursione da comuni mortali, e non in un tour de force come quello di lunedì scorso, finalmente Andrea si è deciso e armandosi di tanta pazienza ha organizzato l'uscita ieri.
Finalmente il gran giorno è arrivato !!
La sera prima onde evitare penalizzazioni sono andato a letto prima di mezzanotte (io
) al contrario di Paolo e gli altri
.
In compenso per colazione mi sono mangiato l'intero forno di Carpegna.
Il paesaggio si è subito presentato, fin dalla prima salita alquanto bello, con pascoli e panorami mozzafiato (soprattutto dopo le salite
)
Arrivare al monte Simone pensavo fosse la cosa più bella della giornata, e invece mi sbagliavo di grosso, finito lo stupore di quel paesaggio siamo scesci in una valle di rocce che ci serviva da collegamento per girare attorno al monte Simone : Da Paura !!!! Fantastico !!! Era la prima volta che affrontavo ostacoli rocciosi e nonostante tutto sono riuscito a farne il 90% in sella godendomela tutta.:-?
Finito la salita sterrata ci siamo infilati in un sentiero nel sottobosco dapprima pulito poi abbastanza ripido e anche lì sono stato molto contento dei progressi ottenuti, riusciendo a percorrere per intero un sentiero in salita che fino a 2 mesi fa sarebbe stato fatto a spinta.
Dopo aver fatto una sosta nel sottobosco per cambiare la solita camera d'aria alla Mtb di Paolo, siamo ripartiti per una bella discesa nel bosco percorrendo un sentiero carrabile sbucando in prato civilizzato, la nostra prima tappa.
Qui potevamo scegliere se tornare alle macchine o proseguire per il Carpegna e per fortuna abbiamo scelto la seconda.
Saltata l'opzione Porchetta, visto che nessuno si decideva ad essere il primo a cadere in tentazione, e visto che avevo appena finito di smaltire la spianata alla cipolla, siamo ripartiti, per la strada asfaltata che ci ha portati fino in cima al Carpegna.
Devo dire che quei 6 Km sembravano infiniti
In cima però è stato molto bello vedere il tragitto che avevamo fatto nelle tre ore precedenti, così in lontananza.
Dopo un piccolo strappettino ci siamo ritrovati nei prati in cima al Capegna all'arrivo della seggiovia e qui devo dire che l'impatto è stato stupendo, prati infiniti e pendenze da paura, il sentierino vicino al crinale veramente bello.
Siamo scesi giù per il crinale tramite un sentierino che costeggiava il filo spinato, veramente bello farlo, peccato che ci siamo persi le cadute di Paolo e Jpengiu per fortuna senza conseguenze.
Arrivati in fondo al prato siamo scesi per il Gavina, a detta di Apenseri, la discesa più bella che avevo fatto e infatti non si sbagliava :
Per ora rimane La Mia Discesa più Bella, lunga, ripida, spettacolare !
Dopo aver fatto il primo tornante in scioltezza, tiro subito dritto al secondo, che curvava nel senso opposto, e sono costretto a raddrizzarmi, da lì in avanti ho preso dimestichezza col mio mezzo e con le curve e non ne ho più sbagliata una se non quando il mio freno posteriore surriscaldato a dovere, mi ha lasciato in panne per 5 minuti, costringendomi a fare 50 metri a piedi.
Ripresosi il freno, siamo ripartiti fino ad arrivare alla strada asfaltata, non prima però di aver fatto una specie di drop per arrivare sull'asfalto, molto bello.
Infine ultimo ma non per bellezza la discesa nel sentiero pieno di pigne che ci ha portato fin dentro a Carpegna, dove ho rischiato di cadere 3 volte a causa delle pigne e della mia ruota anteriore che è scivolata un paio di volte.
Arrivati nuovamente sull'asfalto, ci siamo separati visto che Skape aveva parcheggiato non so dove il suo mezzo e Apenseri prontamente l'ha accompagnato.
La compagnia è stata fantastica anche perchè ormai è collaudata essendo Skape e Apenseri nostri abituali compagni di sventura quando scendiamo a Riccione, lo so siamo come le sanguisughe, a cui si è aggiunto Jpengiu con cui eravamo usciti solo un altra volta.
Queste sono le foto fatte con l'
Iphone di cui ne allego una :
Devo dire ancora un grazie immenso ad Andrea per la disponibilità e pazienza nel farci da guida, costringendolo ad andare ad un passo che è di molto inferiore a quello a cui è abituato.
Questa è l'altimetria del giro fatto :
allego anche la traccia GPS.
P.S. : Per la notturna di Venerdì proverò ad esserci, almeno io.