Valconca e dintorni - ter
- Creatore Discussione apenseri
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Circa di fronte all'hotel vallugola, c'è il passaggio in mezzo ai due alberi, discesa a fianco del campo e cavatappi finale. La trappola è all'inizio, 3 o 4 metri dopo aver lasciato l'asfalto.
Io dico: mi sta bene che non vuoi che i bikers passino e fianco del tuo campo, ma mettere quella cosa e discesa iniziata mi sembra tanto una cosa pensata per fare in modo che qualcuno si faccia male.
Bisogna informare le forze dell'ordine dandogli una foto e spiegando il punto esatto in cui si trova.
Nello stesso sentiero si era passati con l'adriaticoast dei Cinghiali, edizione 2012, ma in salita, nel 2013 non so perché non c'ero.
Quando ieri ci sono passato non mi ero subito accorto di cosa fosse, mi sembrava più un rametto esile, ma per fortuna mi sono fermato altrimenti sai che volo...
Poi era giorno, se qualcuno ci passa di notte non sono certo che si riesca a vedere in tempo...
come mio solito la tua segnalazione l'ho girata paro paro (inclusa foto) sul facecul dell'ente parco, dove il solerte Gennari attiva subito tutti i provvedimenti/azioni del caso e ci informa dell'evoluzione, non ce stato bisogno di inviare i vigili, perchè i Cinghiali sono stati ancor più solerti ed hanno già rimosso tutto.
le barre s'infilavano 1 metro nel terreno, il tondino era inamovibile, chiaro segno di intolleranza verso tutti, anche pedoni, trekker, nordic-walkers, ecc.
quindi sarebbe meglio non passarci e bon....tanto abbiamo smesso di passare anche nel campo del nostro amico di Granarola e nel vigneto di Mancini rischi sempre che ti corra dietro col suo suzukino del caxxo.
rimango sempre dell'idea che un semplice cartello PROPRIETA' PRIVATA-VIETATO L'ACCESSO/TRANSITO sia sufficiente....
Domani pomeriggio, salvo disdette, proviamo ad riaprire un vecchio sentiero ormai abbandonato all'incuria del bosco.
In più d'uno ha dato in un primo momento la propria disponibilità ma di certo sembra esserci solo la presenza mia e di @luc7a.
Se qualcuno fosse disponibile si presenti in bike al Bar Roma verso le 14:00, armato di zaino che contenga forbici, cesoie, sega ed altri attrezzi utili per tagliare rami e sterpaglie varie, un paio di quanti da lavoro sono consigliati, vista la possibile presenza di vegetazione spinosa.
Meglio se prima mi date conferma della presenza qui o via SMS o WhatsApp.
Forse servirebbe una zappa ma di questo eventualmente ci occuperemo nell'uscita successiva.
Si starà via un paio d'ore, max 2 ore e mezzo, in modo da tornare prima che faccia buio.
Non garantisco sulla possibilità di riuscire a rendere percorribile il tratto, i rami e gli alberi caduti hanno sempre fermato ogni mio tentativo di seplorazione, anche pedonale.
Oltretutto è qualche anno che non ci vado.
Vi terremo informati sull'esito dell'operazione.
In più d'uno ha dato in un primo momento la propria disponibilità ma di certo sembra esserci solo la presenza mia e di @luc7a.
Se qualcuno fosse disponibile si presenti in bike al Bar Roma verso le 14:00, armato di zaino che contenga forbici, cesoie, sega ed altri attrezzi utili per tagliare rami e sterpaglie varie, un paio di quanti da lavoro sono consigliati, vista la possibile presenza di vegetazione spinosa.
Meglio se prima mi date conferma della presenza qui o via SMS o WhatsApp.
Forse servirebbe una zappa ma di questo eventualmente ci occuperemo nell'uscita successiva.
Si starà via un paio d'ore, max 2 ore e mezzo, in modo da tornare prima che faccia buio.
Non garantisco sulla possibilità di riuscire a rendere percorribile il tratto, i rami e gli alberi caduti hanno sempre fermato ogni mio tentativo di seplorazione, anche pedonale.
Oltretutto è qualche anno che non ci vado.
Vi terremo informati sull'esito dell'operazione.
Non mi era mai capitato di partire il sabato mattina addirittura alle 6:00 in gennaio, quindi con fanali montati davanti e dietro. Ancora una volta in divisa estiva, a casa mia un pò di nebbia ma già a Montescudo non ce n'era più e sento nelle gambe non meno di 14-15 gradi, roba da pazzi!!
L'appuntamento è con [MENTION=34395]oversize[/MENTION] alle 7:00 al Bar Roma, si presenta puntuale e partiamo all'inseguimento di [MENTION=31477]luc7a[/MENTION] che ho informato prontamente e consigliato di avviarsi, piano però
Ci ricongiungiamo praticamente al bivio di Serra Nanni e prendiamo subito l'ardua salita per Le Ville che si mostra subito alquanto impegnativa vuoi per la pendenza ma soprattutto per il fatto che una bella pioggia notturna l'ha allentata parecchio e reso le pietre molto scivolose
Arrivati all'asfaltata dell'Eremo la molliamo subito per prendere la salita brecciata per il Monte Palazzolo che conquistiamo anche grazie all'aiuto di un bel vento alle spalle. A questo punto ci domandiamo se valga la pena cambiare itinerario visto il forte vento, ma, d'accordo tutti, decidiamo di proseguire non senza le prime difficoltà nella discesa alla Celletta per il forte vento laterale che impedisce una calata sicura. Riprendiamo in salita con parecchi tratti a spinta sempre per la scivolosità del fondo pietroso, ma raggiunto il Trabocchetto ci rendiamo conto che è impossibile proseguire per via del troppo fango colloso, quindi su indicazione del nostro luca esperto del Carpegna, deviamo per la Macchia di Pianaquadio (si scrive così?) dove dopo un pò incontriamo un ruscelletto veramente provvidenziale tramite cui riusciamo a lavare le bikes e renderle un pò più sicure nei loro forcellini.
Scendiamo verso Villagrande dove suggerisco Cà Rando. Lì Luca sfoggia doti da endurista guadagnate nel recente campionato invernale ACSI (servirebbe anche al sottoscritto
) raggiungendo il fondovalle in un men che non si dica. Rientriamo a Mercatino chiacchierando e ascoltando i racconti sciistici di Stefano.
Al Bar Roma incontro con il re dei Kom della Valconca....
Ah, una curiosità per me simpatica: nella classifica generale di Training Camp del nostro forum sono in 5' posizione per i km percorsi nel 2014. Nella classifica del dislivello scalato sono al 3' posto...
L'appuntamento è con [MENTION=34395]oversize[/MENTION] alle 7:00 al Bar Roma, si presenta puntuale e partiamo all'inseguimento di [MENTION=31477]luc7a[/MENTION] che ho informato prontamente e consigliato di avviarsi, piano però
Ci ricongiungiamo praticamente al bivio di Serra Nanni e prendiamo subito l'ardua salita per Le Ville che si mostra subito alquanto impegnativa vuoi per la pendenza ma soprattutto per il fatto che una bella pioggia notturna l'ha allentata parecchio e reso le pietre molto scivolose
Arrivati all'asfaltata dell'Eremo la molliamo subito per prendere la salita brecciata per il Monte Palazzolo che conquistiamo anche grazie all'aiuto di un bel vento alle spalle. A questo punto ci domandiamo se valga la pena cambiare itinerario visto il forte vento, ma, d'accordo tutti, decidiamo di proseguire non senza le prime difficoltà nella discesa alla Celletta per il forte vento laterale che impedisce una calata sicura. Riprendiamo in salita con parecchi tratti a spinta sempre per la scivolosità del fondo pietroso, ma raggiunto il Trabocchetto ci rendiamo conto che è impossibile proseguire per via del troppo fango colloso, quindi su indicazione del nostro luca esperto del Carpegna, deviamo per la Macchia di Pianaquadio (si scrive così?) dove dopo un pò incontriamo un ruscelletto veramente provvidenziale tramite cui riusciamo a lavare le bikes e renderle un pò più sicure nei loro forcellini.
Scendiamo verso Villagrande dove suggerisco Cà Rando. Lì Luca sfoggia doti da endurista guadagnate nel recente campionato invernale ACSI (servirebbe anche al sottoscritto
) raggiungendo il fondovalle in un men che non si dica. Rientriamo a Mercatino chiacchierando e ascoltando i racconti sciistici di Stefano.Al Bar Roma incontro con il re dei Kom della Valconca....
Ah, una curiosità per me simpatica: nella classifica generale di Training Camp del nostro forum sono in 5' posizione per i km percorsi nel 2014. Nella classifica del dislivello scalato
sono al 3' posto...
Allegati
..ricordo che una volta in primavera di 2 anni fa passai per Pianacquadio....
...mi ci vollero le pinne e il boccaglio....
..ricordo che una volta in primavera di 2 anni fa passai per Pianacquadio....
...mi ci vollero le pinne e il boccaglio....
Forse perché l'acqua rimane in piano, quindi ristagna...
Solo io e [MENTION=31477]luc7a[/MENTION]; non si presentano nemmeno quelli che avevano promesso.....
Io in bike, Luca in auto raggiungiamo Montegrimano, scendiamo verso l'imbocco del sentiero: la prima parte appare fattibile, con qualche ramo ma senza la necessità di doverci lavorare, proseguiamo in leggera discesa e ci troviamo ad affrontare un bosco di rovi, sterpi, arbusti di ogni tipo.
La vegetazione è veramente troppo fitta: non ci sono alberi di alto fusto e questo aiuta la crescita spontanea di ogni tipo di sterpaglia, decidiamo che non è proficuo spenderci del tempo: ci vorrebbe una ruspa.
Mestamente rientriamo.
Siamo in netto anticipo e, visto che ci siamo, suggerisco di verificare anche il single-track che parte dalle mura.
Lo raggiungiamo, e lo imbocchiamo.
L'inizio è percorribile, anche se una frana si è portata via una trentina di metri di sentiero e la pendenza laterale è impegnativa: occorrerebbe un po' di zappa per renderlo più sicuro, ma si può tranquillamente sistemare.
Luca prosegue a piedi mentre io riparo l'anteriore forato da uno degli spini del sentiero precedente.
Quando finisco di sistemare la ruota ancora Luca non si vede e questo mi lascia presagire un buon esio della sua esplorazione.
Risalgo in sella e continuo sul single-track, che diventa veramente bello, abbastanza ripido e leggermente tecnico per via del fondo in alcuni punti scivoloso.
Luca non si vede e continuo a scendere.
Il sentiero si allarga diventando una mulattiera e poi un paio di avvincenti tornantini.
Ed ecco che vedo Luca, mi spiega che tutto finisce contro un muro di rovi, che con gli attrezzi che abbiamo oggi non è il caso di sfondarlo, ma che forse, con frullino e motosega si riuscirebbe.
Ci dividiamo ed esploriamo ancora, in tutte le direzioni: siamo vicini alla provinciale di cui sentiamo nitidamente i rumori.
Decidiamo di rientrare e mentre io provo l'esplorazione salendo da valle Luca si rivolge al proprietario dei terreni per capire se e dove possiamo cercare una via per passare.
Ci ritroviamo in paese, una mezz'ora dopo, conveniamo sul fatto che, anche se il muro di rovi è fitto, la bellezza del sentiero impone di provarci, anche perchè, dalla mia traccia, si vede che ci sono poche centinaia di metri per congiungere i due tratti.
to be continued.....
Quoto quanto detto, tra l'altro la mia insistenza è stata parecchia, vero che ci sarà da lavorare parecchio (anzi chi volesse offrissi.....
) però sono convinto che alla fine riporteremo alla luce un sentiero splendido in un posto splendido, e con una vista della valle non indifferente!!!!!!
Mi domando una cosa: se ci sono i permessi da parte del Comune o del proprietario del terreno, non si potrebbe trovare, facendo anche magari un appello su FB, qualcuno disposto a farci il lavoro gratis con mezzi idonei? Intendo magari un biker che per professione dispone di un bobcat o qualcosa di simile.
Credo che verrebbe fuori un risultato coi fiocchi!
Credo che verrebbe fuori un risultato coi fiocchi!
La tua idea è già venuta a qualcun altro........
E l'idea è rimasta tale, da un paio d'anni a questa parte.
Siamo in due, forse tre, se si vuole offrire qualcun'altro ben venga.
Aspettare l'aiuto di altri per partire significa rischiare di non cominciare mai.
Non abbiamo fretta: l'importante è farlo prima della primavera, quando i ritmi di crescita della vegetazione spontenaea aumenteranno a dismisura.
P.S.
Il proprietario del terreno è già informato.
Per il resto, si tratta di tagliare un po' di rovi, di spostare qualche pietra e forse di dare un paio di zappate ad un sentiero già esistente. Speriamo che 2-3 mezze giornate lavorando in 2-3 persone sia sufficiente.
Da quello che ho capito il sentiero sarebbe sul pendio che guarda la valle del conca?
- Stato