Parte male!
La sveglia suona alle 5:00;
mi giro dall'altra parte e dopo 10 minuti mi alzo: sono le 6:20!!!!!
Mando un sms a Luca per dirgli che, ovviamente, ritardo; mi risponde che sì è appena svegliato (mi confiderà solo dopo che l'ha svegliato il mio sms).
Ci vediamo pcoco prima delle 7:00, fino a Osteria Nuova è asfalto e da qui inizia lo sterrato, in gran parte sperimentale, che ci porterà all'obiettivo finale: la scaletta serpeggiante delle Grazie, a Covignano.
Il primo tentativo inizia bene con una bella carraia ma finisce presto in un campo, con l'erba alta un metro che poco dopo ci costringe a spingere per un tratto; riprendiamo la sella in mezzo ad un uliveto, saliamo per un'erta carraia: la pendenza è testimoniata dalla faccia di Luca.
Arriviamo ansimanti all'asfalto, salutiamo un contadino ed iniziamo a scendere; due coppie di fagianelle ci attraversano la strada, poi un'altra, mora, cui chiediamo informazioni su una strada: "sì arriva in fondo ma è molto brutta" poi guarda la mia MTB inzaccherata e sorridendo: "ma forse voi con quelle bici ce la fate"; la salutiamo e ripartiamo.
Al primo sentiero che vediamo lo imbocchiamo; si apre una bella carraia, poi il fondo diventa erboso:
Arriviamo a San Savino, oltrepassiamo la provinciale e giù a capofitto su asfalto, arriviamo di nuovo a fondovalle e ci troviamo un'altra carraia, ancora splendida, che ci porta a Cavallino, di nuovo in discesa e poi in salita verso Mulazzano, ed i saliscendi si ripetono.
Poco dopo, su un sali prima di uno scendi, ci si parano davanti loro:
Come ne usciamo ve lo manteniamo segreto ma procediamo, impavidi, verso il nostro destino, sprezzanti del pericolo, al contrario di un'altra coppia di bikers, qualche giorno fa.
Arrivati in un'altra vallata ci si para davanti questa immagine che sprizza energia da ogni parte: lo scatto di Luca, la freschezza dell'insalata, la centrale che di energia ne ha per definizione.
Ultima testimonianza fotografica della giornata è il multicromatismo di queste persiane, simbolo non di una rivendita di infissi ma sede di una nota cantina vinicola locale:
Le scalette di covignano sono raggiunte,
però dovete crederci sulla parola perchè fotografarle vorrebbe dire godersele di meno.
Da lì a casa tanto asfalto e qualche goccia di pioggia.
Alla fine totalizzati circa 80 km. per 1300 mt. di dislivello.......... missione compiuta!