Val di Fassa Bike

apenseri

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Detto questo, senza voler con questo esprimere un giudizio sulla querelle tra Val di Fassa e Taroni, è evidente che senza il traino di un challenge importante come il Rampitour, a livello numerico la VFB è una gara come tante.
Su questo mi associo in pieno: non era certo merito del percorso se la Rampilonga era così "mitica" (per esempio ho visto il week-end scorso quasi tutto il percorso dell' Adamello bike ed era sicuramente più interessante di quello di Moena): era tutto il contesto ad essere speciale ed ora le cose sono cambiate. Se i Fassani speravano, mantenendo il percorso e cambiando tutto il resto, di lasciare intatto il "mito" penso si siano sbagliati ......... poi sono stati pure sfortunati con il meteo: con un sole come lo scorso anno sicuramente gli argomenti di questa discussione sarebbero stati altri.
 

lens83

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è proprio così.
 

Bed

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Guarda, i dubbi sulla perfetta organizzazione mi son venuti dopo, ripensando alla vicenda... Se i mezzi di soccorso provenienti da Valdaora o Vandoies (quindi non presenti sul luogo) chiedono info a me, cane che rienta a Welsberg sotto il diluvio qualche perplessita' poi ti viene. E' andato tutto bene e si e' detto perfetta organizzazione, ma tu come me ammetti che hanno avuto fortuna: se fosse successo qualcosa saremmo qui a dire il contrario ma le nonne ,si sa, avessero avuto le ruote... ;-) Semplificando, Organizzazione e Fortuna trovo che un po' stridano.

Quanto alla "leggerezza" di molti biker in quell'occasione... Non aspettarsi nevicate dolomitiche in piena estate e' un errore, spero solo che quei poveracci inebetiti dal freddo ne abbbiano tratto qualche insegnamento.

Ma qui non si dovrebbe parlare della ValdiFassa Bike? ;-)



ps: sai, in griglia alla partenza c'e' chi ha ridacchiato quando ho estratto i guanti di lana cotta dallo zainetto e me li sono messi nel taschino...
 

bikersgiant

Biker grossissimus

si si parlava di val di fassa e del fatto che gli organizzatori abbiano fatto bene o meno a tagliare il Luisia, io non c'ero ma avendo vissuto la DSB dico che la prudenza è un merito e non un demerito degli organizzatori della Val Di Fassa. Poi col senno di poi è facile parlare
 

Bed

Biker poeticus
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è proprio così.

Non e' che non ha valore legale, e' una misura cautelativa e si responsabilizza il partecipante: sappi che se i freni non ti funzionano e ti spatasci non puoi venire da me a reclamare.
Le eventuali mancanze da parte dell'organizzazione sono peraltro sanzionabili anche se non succede nulla...


Detto questo, vorrei far notare che non sto criticando affatto la decisione degli organizzatori della VFB, tutt'altro, ma non credo li avrei criticati neppure se avessero lasciato il percorso originale. Alla fine siamo o non siamo noi bikers i primi a dover valutare se e' il caso o meno di proseguire?
 

sembola

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Ripeto: scrivere sul modulo di iscrizione "l'organizzazione declina ogni responsabilità per ogni incidente che si dovesse verificare" è assolutamente inutile a livello legale, in quanto non impedisce ad un concorrente che subisse un danno di fare causa all' organizzazione. Chiaro ed ovvio che poi va dimostrata la responsabilità dell' organizzazione, ma è proprio per questo che ormai sono segnalate come "discese pericolose" anche le rampe dei garage...
 

Il fondista

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No avevo capito perfettamente, era solo una battuta a riguardo perchè il tempo non è stato dalla vostra parte, ma avevo compreso bene Io la montagna la conosco benissimo ed è per questo motivo che ho evitato di far la Fassa non si sa mai che capiti qualcosa, il giorno dopo devo anche lavorare
 

bikersgiant

Biker grossissimus

e se ha avuto problemi il toro dell'Adriatico figuriamoci gli altri
 

lens83

Biker serius
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causa puoi fare comunque.
ovviamente poi devi anche dimostrare che l'organizzazione ha effettivamente una certa colpa. in fondo dipende semprè da quello.

se uno esce di strada, perchè frena troppo tardi, certamente sarà difficile fare responsabile l'organizzazione. però se uno esce di strada perchè un tornante a 180 gradi con un percipizio di 50metri non gli é stato avvisato, le cose potrebbero cambiare.
 

sembola

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Esatto, il concetto base è quello. Ed è per questo che molti organizzatori fanno scelte "conservatrici" a livello di percorso proprio per limitare al minimo il pericolo di doversi difendere in tribunale.
 

Bed

Biker poeticus
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Ripeto: scrivere sul modulo di iscrizione "l'organizzazione declina ogni responsabilità per ogni incidente che si dovesse verificare" è assolutamente inutile a livello legale

Chiediti cosa succederebbe se non la scrivessero... Son cavilli, ma possono fare la differenza.
E ripeto: se viene rilevata una mancanza l'organizzazione e' comunque denunciabile, ci sia o meno un'incidente di mezzo.

Prendendo spunto da questa discussione mi rendo conto che non tutti hanno lo stesso concetto di responsabilita'. Dove si ferma quella dell'organizzazione e dove comincia quella del biker?
 

bikersgiant

Biker grossissimus

non cè un confine visibile e determinabile, diciamo che l'organizzatore deve fare tutto ciò che è nelle sua facoltà per eliminare i rischi il più possibile, rispettare i dettami federali, e controllare puntigliosamente il percorso ed organizzare i mezzi di soccorso. Fatto questo credo che l'organizzatore non abbia più responsabilità, tutto ciò che succede è colpa o del destino o della sprovvedutezza di chi pedala
 

sembola

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Chiediti cosa succederebbe se non la scrivessero... Son cavilli, ma possono fare la differenza.
Dal punto di vista puramente legale, non succederebbe nulla. Le responsabilità che sono in capo all'organizzazione restano le stesse in ogni caso, e non è possibile rifiutarle in alcun modo.

E ripeto: se viene rilevata una mancanza l'organizzazione e' comunque denunciabile, ci sia o meno un'incidente di mezzo.
Vediamo di chiarire i termini della questione, visto che come dici giustamente anche tu le parole hanno un significato.
Generalmente parlando, una "manchevolezza" dell' organizzazione ha una natura ben diversa a seconda delle conseguenze. Facciamo un'esempio di una mancata applicazione del regolamento della Federazione o dell' Ente di Promozione Sportiva. Ne può derivare una semplice "irregolarità" sportiva (es. errata attribuzione di categoria o errore nelle classifiche) che può solo essere censurata dalla FCI o EPS, magari punendo l'organizzatore o più probabilmente lasciata correre; oppure potrebbe capitare un incidente ad un biker, che potrebbe chiedere i danni all'organizzazione se dimostra l'esistenza del danno e la causalità tra comportamento e danno (es. mancata segnalazione di un punto pericoloso e conseguente caduta), ed in questo caso si potrebbe avere una causa civile; oppure ancora, ed è il caso più grave, che danni gravi o peggio irreparabili avvengano a seguito dell'infrazione degli organizzatori ad una legge (per esempio, il malore di un concorrente ammesso alla gara agonistica senza la certificazione medica prescritta), ed in questo caso si rischia una denuncia penale.
Dev'essere chiaro però che se non succede niente, nessuno può essere citato per danni, e meno che mai "denunciato". In altre parole, se non c'è il cartello ma nessuno cade non si può fare causa, e meno che mai denunciare penalmente la società organizzatrice perchè si è fatto partire un concorrente non adeguatamente tesserato.


Prendendo spunto da questa discussione mi rendo conto che non tutti hanno lo stesso concetto di responsabilita'. Dove si ferma quella dell'organizzazione e dove comincia quella del biker?
Quoto sostanzialmente la risposta di bikersgiant. Si deve esercitare quella che nel linguaggio giuridico si chiama "la diligenza del buon padre di famiglia", che significa sostanzialmente di fare tutto quello che è ragionevole fare in quella situazione. Quindi in primo luogo rispetto integrale dei regolamenti, perchè se si agisce in maniera difforme e succede qualcosa la responsabilità è evidente. Purtroppo (o per fortuna) i regolamenti non contemplano moltissimi aspetti dell' organizzazione delle gare, e in caso di vertenza non è improbabile che sia un giudice a decidere se si è operato in maniera corretta o no. Va detto che talvolta è una questione di assicurazioni: se un incidente è responsabilità del' organizzazione l'assicurazione paga, se è responsabilità del biker no: e quindi se il biker, a torto a ragione, vuole essere risarcito non può che far causa all'organizzazione.
 

Billo

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Nella Fucina di eroi.
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Fondista scusa, ma quest'anno a che gare hai partecipato?
 

ekezio

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Treviso prov.
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Ho fatto tanto xc, gf 1000grobbe,Cimbri,Folgaria M.bike,Valleogra e poi ho saltato Lessinia (allergia) e Valdifassabike(che palle il tempo!).
A dimenticavo Prosecchissima nella melma...


Caro fondista, considerata la tua partecipazione a FolgariaMegaBike e a Cimbri potresti descriverne le difficoltà tecniche delle discese di queste due importanti gf nel topic gran fondo 2008 e discese. un piccolo vademecum..

grazie per la collaborazione
ciao
 

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