Val di Fassa Bike

apenseri

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Detto questo, senza voler con questo esprimere un giudizio sulla querelle tra Val di Fassa e Taroni, è evidente che senza il traino di un challenge importante come il Rampitour, a livello numerico la VFB è una gara come tante.
Su questo mi associo in pieno: non era certo merito del percorso se la Rampilonga era così "mitica" (per esempio ho visto il week-end scorso quasi tutto il percorso dell' Adamello bike ed era sicuramente più interessante di quello di Moena): era tutto il contesto ad essere speciale ed ora le cose sono cambiate. Se i Fassani speravano, mantenendo il percorso e cambiando tutto il resto, di lasciare intatto il "mito" penso si siano sbagliati ......... poi sono stati pure sfortunati con il meteo: con un sole come lo scorso anno sicuramente gli argomenti di questa discussione sarebbero stati altri.
 

lens83

Biker serius
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Faccio comunque notare che lo scarico di reponsabilità presente nei moduli di iscrizione è una formula che dal punto di vista legale non ha alcun valore, e che in caso di querela per danni (o peggio ancora, di indagine penale) gli organizzatori devono dimostrare di aver agito rispettando i regolamenti come minimo a comunque di aver esercitato una ragionevole prudenza.

è proprio così.
 

Bed

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guarda l'operazione salvataggio non so se sia avvenuta a costo zero, ma parlo da organizzatore, molti dei mezzi presenti sicuramente erano già nel budget dell'organizzazione

....

Sul fatto che i bikers se la vadano a cercare sono d'accordo e non lo sono, era l'11 luglio io ero partito da Cingoli nelle Marche 6 ore di auto e non pensavo di finire in una tormenta ...

Guarda, i dubbi sulla perfetta organizzazione mi son venuti dopo, ripensando alla vicenda... Se i mezzi di soccorso provenienti da Valdaora o Vandoies (quindi non presenti sul luogo) chiedono info a me, cane che rienta a Welsberg sotto il diluvio qualche perplessita' poi ti viene. E' andato tutto bene e si e' detto perfetta organizzazione, ma tu come me ammetti che hanno avuto fortuna: se fosse successo qualcosa saremmo qui a dire il contrario ma le nonne ,si sa, avessero avuto le ruote... ;-) Semplificando, Organizzazione e Fortuna trovo che un po' stridano.

Quanto alla "leggerezza" di molti biker in quell'occasione... Non aspettarsi nevicate dolomitiche in piena estate e' un errore, spero solo che quei poveracci inebetiti dal freddo ne abbbiano tratto qualche insegnamento.

Ma qui non si dovrebbe parlare della ValdiFassa Bike? ;-)



ps: sai, in griglia alla partenza c'e' chi ha ridacchiato quando ho estratto i guanti di lana cotta dallo zainetto e me li sono messi nel taschino...
 

bikersgiant

Biker grossissimus
Guarda, i dubbi sulla perfetta organizzazione mi son venuti dopo, ripensando alla vicenda... Se i mezzi di soccorso provenienti da Valdaora o Vandoies (quindi non presenti sul luogo) chiedono info a me, cane che rienta a Welsberg sotto il diluvio qualche perplessita' poi ti viene. E' andato tutto bene e si e' detto perfetta organizzazione, ma tu come me ammetti che hanno avuto fortuna: se fosse successo qualcosa saremmo qui a dire il contrario ma le nonne ,si sa, avessero avuto le ruote... ;-) Semplificando, Organizzazione e Fortuna trovo che un po' stridano.

Quanto alla "leggerezza" di molti biker in quell'occasione... Non aspettarsi nevicate dolomitiche in piena estate e' un errore, spero solo che quei poveracci inebetiti dal freddo ne abbbiano tratto qualche insegnamento.

Ma qui non si dovrebbe parlare della ValdiFassa Bike? ;-)



ps: sai, in griglia alla partenza c'e' chi ha ridacchiato quando ho estratto i guanti di lana cotta dallo zainetto e me li sono messi nel taschino...

si si parlava di val di fassa e del fatto che gli organizzatori abbiano fatto bene o meno a tagliare il Luisia, io non c'ero ma avendo vissuto la DSB dico che la prudenza è un merito e non un demerito degli organizzatori della Val Di Fassa. Poi col senno di poi è facile parlare
 

Bed

Biker poeticus
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Originariamente inviata da sembola
Faccio comunque notare che lo scarico di reponsabilità presente nei moduli di iscrizione è una formula che dal punto di vista legale non ha alcun valore, e che in caso di querela per danni (o peggio ancora, di indagine penale) gli organizzatori devono dimostrare di aver agito rispettando i regolamenti come minimo a comunque di aver esercitato una ragionevole prudenza.
è proprio così.

Non e' che non ha valore legale, e' una misura cautelativa e si responsabilizza il partecipante: sappi che se i freni non ti funzionano e ti spatasci non puoi venire da me a reclamare.
Le eventuali mancanze da parte dell'organizzazione sono peraltro sanzionabili anche se non succede nulla...

si si parlava di val di fassa e del fatto che gli organizzatori abbiano fatto bene o meno a tagliare il Luisia, io non c'ero ma avendo vissuto la DSB dico che la prudenza è un merito e non un demerito degli organizzatori della Val Di Fassa. Poi col senno di poi è facile parlare

Detto questo, vorrei far notare che non sto criticando affatto la decisione degli organizzatori della VFB, tutt'altro, ma non credo li avrei criticati neppure se avessero lasciato il percorso originale. Alla fine siamo o non siamo noi bikers i primi a dover valutare se e' il caso o meno di proseguire?
 

sembola

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Non e' che non ha valore legale, e' una misura cautelativa e si responsabilizza il partecipante: sappi che se i freni non ti funzionano e ti spatasci non puoi venire da me a reclamare.
Le eventuali mancanze da parte dell'organizzazione sono peraltro sanzionabili anche se non succede nulla...
Ripeto: scrivere sul modulo di iscrizione "l'organizzazione declina ogni responsabilità per ogni incidente che si dovesse verificare" è assolutamente inutile a livello legale, in quanto non impedisce ad un concorrente che subisse un danno di fare causa all' organizzazione. Chiaro ed ovvio che poi va dimostrata la responsabilità dell' organizzazione, ma è proprio per questo che ormai sono segnalate come "discese pericolose" anche le rampe dei garage...
 

Il fondista

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forse non hai capito quella volta la dea bendata non si era distratta e per dirla chiara Mister Ploner & C. che secondo me e tanti altri come me speculò sulla questione, ebbe oltre a un organizzazione efficiente una gran dose di culo. Speculò perchè il giorno prima della gara in giro per Braies e Villa Bassa i ristoratori e gli abitanti visto che pioveva e faceva freddo, al nostro domandare se l'indomani il tempo sarebbe stato bello o meno, rispondevano che la situazione non prometteva nulla di buono, molti ci dissero che era prevista neve in quota l'indomani. Figuriamoci se il co della DSB non sapeva tutto ciò. però ripeto far partire ugualmente la gara e poi fermarla significava intascare circa 3000 o poco meno iscrizioni senza obbligo di restituzione, e si evitava anche il pagamento di premi. Fate un attimo due conti e vedete che poi tutto questo eroismo non cè stato, ma sano commercio sulla pelle dei bikers. In certe condizioni perdere il controllo della situazione è un attimo. E per decretare il disastro basta un bikers che finisce all'ospedale perchè perde i sensi e cadendo batte la testa. La prudenza non è mai troppo, la mtb prevede un minimo di rischio ma non l'incoscienza. E' la stessa cosa per cui il casco è d'obbligo, si può cadere comunque e farsi male lo stesso, ma il casco cmq è d'obbligo anche se non ti garantisce l'incolumità assoluta. Prevenire è meglio che curare. In montagna le condimeteo possono precipitare in breve tempo un pioggione può diventare neve e nell'incertezza meglio non rischiare.

No avevo capito perfettamente, era solo una battuta a riguardo perchè il tempo non è stato dalla vostra parte, ma avevo compreso bene:medita: Io la montagna la conosco benissimo:medita: ed è per questo motivo che ho evitato di far la Fassa:il-saggi: non si sa mai che capiti qualcosa, il giorno dopo devo anche lavorare:spetteguless::medita:
 

bikersgiant

Biker grossissimus
No avevo capito perfettamente, era solo una battuta a riguardo perchè il tempo non è stato dalla vostra parte, ma avevo compreso bene:medita: Io la montagna la conosco benissimo:medita: ed è per questo motivo che ho evitato di far la Fassa:il-saggi: non si sa mai che capiti qualcosa, il giorno dopo devo anche lavorare:spetteguless::medita:

e se ha avuto problemi il toro dell'Adriatico figuriamoci gli altri:smile:
 

lens83

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Non e' che non ha valore legale, e' una misura cautelativa e si responsabilizza il partecipante: sappi che se i freni non ti funzionano e ti spatasci non puoi venire da me a reclamare.
Le eventuali mancanze da parte dell'organizzazione sono peraltro sanzionabili anche se non succede nulla...

causa puoi fare comunque.
ovviamente poi devi anche dimostrare che l'organizzazione ha effettivamente una certa colpa. in fondo dipende semprè da quello.

se uno esce di strada, perchè frena troppo tardi, certamente sarà difficile fare responsabile l'organizzazione. però se uno esce di strada perchè un tornante a 180 gradi con un percipizio di 50metri non gli é stato avvisato, le cose potrebbero cambiare.
 

sembola

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causa puoi fare comunque.
ovviamente poi devi anche dimostrare che l'organizzazione ha effettivamente una certa colpa. in fondo dipende semprè da quello.

se uno esca di strada, perchè frena troppo tardi, certamente sarà difficile fare responsabile l'organizzazione. però se uno esce di strada perche un tornante a 180 gradi con un percipizio di 50metri non gli é stato avvisato, le cose potrebbero cambiare.

Esatto, il concetto base è quello. Ed è per questo che molti organizzatori fanno scelte "conservatrici" a livello di percorso proprio per limitare al minimo il pericolo di doversi difendere in tribunale.
 

Bed

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Ripeto: scrivere sul modulo di iscrizione "l'organizzazione declina ogni responsabilità per ogni incidente che si dovesse verificare" è assolutamente inutile a livello legale

Chiediti cosa succederebbe se non la scrivessero... Son cavilli, ma possono fare la differenza.
E ripeto: se viene rilevata una mancanza l'organizzazione e' comunque denunciabile, ci sia o meno un'incidente di mezzo.

Prendendo spunto da questa discussione mi rendo conto che non tutti hanno lo stesso concetto di responsabilita'. Dove si ferma quella dell'organizzazione e dove comincia quella del biker?
 

bikersgiant

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Chiediti cosa succederebbe se non la scrivessero... Son cavilli, ma possono fare la differenza.
E ripeto: se viene rilevata una mancanza l'organizzazione e' comunque denunciabile, ci sia o meno un'incidente di mezzo.

Prendendo spunto da questa discussione mi rendo conto che non tutti hanno lo stesso concetto di responsabilita'. Dove si ferma quella dell'organizzazione e dove comincia quella del biker?

non cè un confine visibile e determinabile, diciamo che l'organizzatore deve fare tutto ciò che è nelle sua facoltà per eliminare i rischi il più possibile, rispettare i dettami federali, e controllare puntigliosamente il percorso ed organizzare i mezzi di soccorso. Fatto questo credo che l'organizzatore non abbia più responsabilità, tutto ciò che succede è colpa o del destino o della sprovvedutezza di chi pedala
 

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Chiediti cosa succederebbe se non la scrivessero... Son cavilli, ma possono fare la differenza.
Dal punto di vista puramente legale, non succederebbe nulla. Le responsabilità che sono in capo all'organizzazione restano le stesse in ogni caso, e non è possibile rifiutarle in alcun modo.

E ripeto: se viene rilevata una mancanza l'organizzazione e' comunque denunciabile, ci sia o meno un'incidente di mezzo.
Vediamo di chiarire i termini della questione, visto che come dici giustamente anche tu le parole hanno un significato.
Generalmente parlando, una "manchevolezza" dell' organizzazione ha una natura ben diversa a seconda delle conseguenze. Facciamo un'esempio di una mancata applicazione del regolamento della Federazione o dell' Ente di Promozione Sportiva. Ne può derivare una semplice "irregolarità" sportiva (es. errata attribuzione di categoria o errore nelle classifiche) che può solo essere censurata dalla FCI o EPS, magari punendo l'organizzatore o più probabilmente lasciata correre; oppure potrebbe capitare un incidente ad un biker, che potrebbe chiedere i danni all'organizzazione se dimostra l'esistenza del danno e la causalità tra comportamento e danno (es. mancata segnalazione di un punto pericoloso e conseguente caduta), ed in questo caso si potrebbe avere una causa civile; oppure ancora, ed è il caso più grave, che danni gravi o peggio irreparabili avvengano a seguito dell'infrazione degli organizzatori ad una legge (per esempio, il malore di un concorrente ammesso alla gara agonistica senza la certificazione medica prescritta), ed in questo caso si rischia una denuncia penale.
Dev'essere chiaro però che se non succede niente, nessuno può essere citato per danni, e meno che mai "denunciato". In altre parole, se non c'è il cartello ma nessuno cade non si può fare causa, e meno che mai denunciare penalmente la società organizzatrice perchè si è fatto partire un concorrente non adeguatamente tesserato.


Prendendo spunto da questa discussione mi rendo conto che non tutti hanno lo stesso concetto di responsabilita'. Dove si ferma quella dell'organizzazione e dove comincia quella del biker?
Quoto sostanzialmente la risposta di bikersgiant. Si deve esercitare quella che nel linguaggio giuridico si chiama "la diligenza del buon padre di famiglia", che significa sostanzialmente di fare tutto quello che è ragionevole fare in quella situazione. Quindi in primo luogo rispetto integrale dei regolamenti, perchè se si agisce in maniera difforme e succede qualcosa la responsabilità è evidente. Purtroppo (o per fortuna) i regolamenti non contemplano moltissimi aspetti dell' organizzazione delle gare, e in caso di vertenza non è improbabile che sia un giudice a decidere se si è operato in maniera corretta o no. Va detto che talvolta è una questione di assicurazioni: se un incidente è responsabilità del' organizzazione l'assicurazione paga, se è responsabilità del biker no: e quindi se il biker, a torto a ragione, vuole essere risarcito non può che far causa all'organizzazione.
 

Billo

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Nella Fucina di eroi.
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Ma io ho incominciato nel 2005 con pochissime velleità: feci il classic e risultarono 1800 e passa arrivi, l' anno scorso stesso percorso 150° assoluto su 1400 e più... tanto per darti i numeri.:spetteguless:
Secondo me ho iniziato la mtb proprio nella sua fase decadente:arrabbiat:
Non so giudicare come fosse l' ambiente e la Rampilonga negli anni precedenti il mio esordio, ma il compagno di sci stretti Marconazzi mi ha raccontato che il giorno prima della gara c'era la fila per il ritiro del numero:medita:
Forse l' anno scorso è stata l' ultima volta della Rampilonga, la gara che più di tutte rappresentava la mtb in Italia, l' amore per le ruote grasse; penso che sia stato anche il Rampitour a darne rilievo e nel suo piccolo a promuovere la mtb nello stivale:medita: (... non dimentico chiaramente la Pezzo...)
Con questo non giudico l' organizzazione della Val di Fassa, che complice il cattivo tempo, ha avuto un' esordio così così:nunsacci: ma ripeto non è giudizio attendibile, sicurissimo però del fatto che i media hanno "pompato" (giustamente:hahaha:) l' evento con assiduità :medita:
Nulla contro gli amici fassani, ma penso che non riusciranno mai a raggiungere il fascino e la storia di quella che era la Rampilonga...:medita:
Mi dispiace diro, ma hanno messo le mani e preso quello che non gli spettava:omertà: ma il prossimo anno vi parteciperò per potere dare un giudizio all' evento e magari complimentarmi con l' organizzazione!!!:celopiùg:


Fondista scusa, ma quest'anno a che gare hai partecipato?
 

ekezio

Biker serius
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Treviso prov.
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Ho fatto tanto xc, gf 1000grobbe,Cimbri,Folgaria M.bike,Valleogra e poi ho saltato Lessinia (allergia) e Valdifassabike(che palle il tempo!).
A dimenticavo Prosecchissima nella melma...


Caro fondista, considerata la tua partecipazione a FolgariaMegaBike e a Cimbri potresti descriverne le difficoltà tecniche delle discese di queste due importanti gf nel topic gran fondo 2008 e discese. un piccolo vademecum..

grazie per la collaborazione
ciao
 

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