La Valcavallina e' massacrante punto e basta !!!
Nonostante abbia impiegato un'eternita' mi sono divertito ma di sicuro se decido di tornarci sarà con un'altra preparazione.
Pensavo sono solo 45 km da riffa da raffa si fanno, invece che batosta .... Che dire mai un attimo di respiro sia in salita che in discesa dei single track non ne parliamo se ti distraevi un secondo eri spacciato, contento di aver pedalato e camminato su di un percorso sempre tecnico, non c'era mai un momento in cui poter tirare il fiato sempre da guidare.
Il Faeto mi ha (s)finito.
Fortuna che sono sempre stato in ottima compagnia, tra l'altro pure due giovani ragazze una bionda e una mora con cui fare quattro chiacchere per ammazzare il tempo ...
Non ho la gamba, sapevo che avrei sofferto ma non immaginavo cosi tanto, bestiale ....
Nel single track dove si e' schiantato il ragazzo che hanno caricato sull'elicottero ci hanno fermato parecchi minuti per poter soccorrere lo sfortunato, e' stato bellissimo quando siamo ripartiti, in una decina poco piu', nessuno ha avuto il coraggio di rimontare sulla mtb se non dopo aver metabolizzato la cosa e camminato per un po' anche dove in realta' era piana, anche perche' essere il "secondo" era da coxxxoni ...
Quanto all'organizzazione:
ottimo il pasta party finale e il disbrigo delle operazioni di ritiro pacco gara.
Concordo col dire che al primo ristoro dopo 20 km di gara, è necessario metterlo oltre che idrico, anche con qualcosa di solido (proprio perchè il Faeto poi ti avrebbe sicuramente ucciso ....).
Ottima la presenza del meccanico al ristoro con lo speaker con il berretto d'alpino (di solito se ne vanno via molto presto e gli ultimi si devono arrangiare)
Per gli addetti al percorso io non posso dire niente sempre presenti, forse al limite serviva posizionare qualche cartello in più.
Saluti a Glicerina ero io che sul Grena ti ho affiancato e chiesto: "Sarai mica Glicerina?" ci si vede alla 100 km dei forti, e li sara' un'altra storia ....
Eccoti qui!!!!!!
Come stai?
Alla fine quanto ci hai messo?
Io sono riuscito a tenerti a tiro fino al drittone del Grena (non quello in asfalto, quello sterrato dopo i fotografi), poi non ce l'ho più fatta.
Ero messo male, davvero male: reduce da 100 km in bici da corsa fatti il giorno prima assieme a mio fratello e da due settimane precedenti senza aver toccato pedale.
Anche io, come te, ero convinto che comunque, bene o male l'avrei sfangata e portata a casa senza troppa fatica.
Invece è stata una mazzata!
Più che altro a livello psicologico: dopo una salita infinita (magari fatta slalomeggiando tra sassi e radici e con il padellino ormai diventato rovente) non vedevi l'ora di mollare un pò i
freni ma poi...anche con la pendenza negativa era tutto uno stare in guardia (ti dico solo che ieri ho definitivamente mangiato le pastiglie...)
Mi ha ucciso l'ultimo strappo (quello fatto in discesa appena partiti).
Non nascondo di aver odiato l'addetto al percorso.
Quando mi sono sentito dire: "Dai che è l'ultima" ho avuto un attimo di rabbia.
Era da dieci km che mi sentivo dire che la salita che stavo per affrontare era l'ultima, non ne potevo più!!!!
Certo che ci vediamo alla cento dei Forti! Tu fai il lungo o il corto?
Io, se riesco a prepararmi decentemente, il lungo!