che sfiga oggi ............si prende per bordal e pioviggina..........vabbè vado verso cimana e piove di brutto............ pazienza domani mi rifaccio con Fabiol..........
...io giovedì con carb............
Ciao, il sentiero è il 622 (non il 662):un info ai local.
sul baldo il 662 ke da malga campo scende giù a san giacomo è fattibile? in alternativa il 650 ke dal graziani va a festa?
sono rognosi
grazie o-o
il 622 è fattibile ma sono anni che non lo faccio perchè è troppo corto rispetto al 650; il 650 è decisamente meglio sotto tutti i punti di vista (sopra festa piu o meno a quota 1100 c'è una variante sulla destra con una serie di piacevoli tornatini)un info hai local.
sul baldo il 662 ke da malga campo scende giù a san giacomo è fattibile? in alternativa il 650 ke dal graziani va a festa?
sono rognosi
grazie o-o
...io giovedì con carb............
ciao, si era una meraviglia, putroppo dopo la ristrutturazione di malga campei circa la metà è stato disintegrato e trasformato in strada era uno spendido single con fondo compatto e innumerevoli salti naturali quando passo di li mi sento come un Nexus 6 .... I've seen things you people wouldn't believe...All those... moments will be lost... in time, like tears... in rain.... è uno dei tanti tratti meravigliosi scomparsi senza reale ragione (in realtà credo per portare 4 vacche al pascolo evitando di dover camminare). Comunque il tratto di zete è ancora integro e molto divertente, è rimasta quasi mezza meraviglia.Ciao Fabio, per caso hai mai fatto il tratto che da Bocca Poltrane (sul sentiero 622 circa a metà tra il Damiano Chiesa e Malga Campo) scende invece a sinistra in Val del Parol? Guardandolo dal Varagna si vede una bella serie di tornantini ma non si riesce a capire come è messo.
Comunque il tratto di zete è ancora integro e molto divertente, è rimasta quasi mezza meraviglia.
Ciao, il sentiero è il 622 (non il 662):
la discesa dal Damiano Chiesa fino a Malga Campo è bella e panoramica (ci sono un paio di punti dove occorre fermarsi ma giusto per passare delle piante o dei sassoni in mezzo al sentiero). Da Malga Campo fino all'inizio del bosco è bello (attenzione a non piantarti quando passi vicino alla fontana per le mucche, il terreno è impregnato d'acqua) poi il tratto nel bosco è molto sassoso e rovinato dall'acqua. Circa a metà di quest'ultimo tratto puoi deviare a sinistra ignorando il cartello del 622 che ti manda a San Giacomo e scendere su un tratto molto bello e flow fin sulla strada sterrata che poi porta indietro fino a San Giacomo. Quando arrivi su questa strada ti trovi quasi di fronte anche il sentiero (anche questo un po' sassoso) che conduce a Festa.
...dico solo una cosa...Certo che avete sempre un cu... ehm, una curiosa "esperienza" per beccare bel tempo
speriamo che nel frattempo non venga asfaltato o diventi una strada o un sentiero dell'arte etc. etc.perfetto grazie mille sia a fabry ke a fabio....purtroppo per lavoro mi salta il giro ma tengo buone le segnalazioni
Come sempre succede in inverno la testa comincia a fare strani scherzi. Praticamente nello stesso istante scrivo e ricevo una email:
scrat
( ciao Maurizio per questa estate hai in mente qualcosa di particolare? Stavo pensando ad una traversata Carega-Pasubio. Che ne dici)
Carb
(ciao Paolo, è un po’ che mi frulla nella testa l’idea di unire il Carega al Pasubio in un unico giro)
E qua mi scoppia una risata, la stressa mia idea e si che era un po’ che non ci sentivamo e personalmete ho ancora in testa questo giro Doppio Sella ronda in giornata (con video)
Cominciamo allora a mettere giù un ‘idea, io pensavo di salire prima sullo Zugna per poi raggiungere il Carega e il Pasubio, carb lo pensava alla viceversa.
Cominciamo a prendere informazioni e approfitto per ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nel disegnare l’itinerario da questa discussione info discesa fraccaroli - campogrosso
Piano piano il tutto prende forma traversata totale Pasubio-Carega e salita allo Zugna e prefissiamo come giornata il 21/07 invito carb a casa mia visto che mi trovo con due letti liberi e la partenza sarà alle primissime luci del giorno. Alla sera puntualmente ci troviamo all’uscita dell’autostrada e così abbiamo un po’ di tempo per verificare assieme la traccia e per caricarle sui nostri Garmin. Tutto è pronto. Gli zaini sono pieni: sacca idrica, cibarie, vestiario e giacca a vento, ricambi e attrezzi. Si va a dormire e ci si sveglia alle 4, una frugale colazione e si parte.
Ancora non è sorto il sole e la strada è subito in salita.
Ore 7.45 transitiamo davanti al rifugio Lancia e ci incamminiamo sul 105
Bello pedalabile sempre se si dispone di una buona tecnica
Seguiamo il sentiero che ci porta a costeggiare il Roite, uno spettacolo contornato da una giornata da incorniciare
Velocemente giungiamo al rifugio Papa e non sono ancora le 9 di mattina, è una di quelle rare occasioni di assenza di nebbia e una foto ai nostri destrieri è d’obbligo
Ora si scende per il primo tratto della strada degli Eroi fino alla galleria D’Havet
Seguiamo il sentiero 179 molto tecnico con alcuni punti che ci costringe al piede a terra, abbiamo innanzi ancora tutta la giornata e sarebbe da stupidi rischiare di rovinarla
Alle 10 siamo al Pian delle Fugazze dove alcuni bikers tedeschi stanno per iniziare il loro giro, mentre noi abbiamo già percorso più di 2000m di dislivello. Ora inizia il tratto meno all mountain ma certamente non rilassante, ci aspetta un lungo tratto su sterrate non conosciute fino a Recoaro 1000, un tratto che sinceramente ci sfianca e non poco.
Ore 13 siamo all’attacco della pista da sci, per fortuna la sterrata di servizio che porta in cima si dimostra pedalabile e clemente.
Siamo nuovamente in quota e ci apprestiamo a raggiungere dapprima il rif Scalorbi e poi il rif Fraccaroli. Il sentiero in quota è stupendo con un panorama sulla bassa Padana e sui Lessini da mozzare il fiato
Finalmente si giunge al rifugio Scalorbi ore 16 e qua prendo in mano la cartina per studiare una eventuale via di fuga, ma non ce il tempo e siamo già sulle rampe per raggiungere il rif Fraccaroli posto sulla cima del Carega
Ore 17.20 siamo al rif Fraccaroli e il più è fatto ora ci aspetta la discesa e la breve ma intensa salita allo Zugna
Ore 18.50 siamo al passo Buole e cominciamo a salire il 105 che aggrappato alle pendici prima ci mostra la Val d’Adige e poi la vallarsa ma incomincia a piovere
Ultime fatiche con bici a spalla e poi finalmente giù purtroppo non sul 105 che sarebbe stato l’apoteosi del giro mka su altri sentieri conosciuti in terra battuta per evitare i lastroni e le pietre bagante del mitico sentiero.
Ore 20.50 siamo dove eravamo partite, carb si fa un veloce bagno che non descrivo, ci salutiamo in quanto è invitato ad una cena, non so in che condizioni ci arriverà ma conoscendolo farà la sua bella figura dopo una sgaloppata di ben:
112km
4850m di dislivello fatti
13.35 ore in movimento
2.19 in sosta e una giornata da incorniciare
...bene...sarò on line solo da sabato 30...ci si mette daccordo allora...o-odirei più che un giro in mtb trattasi di transumanza ....per il 31 gia messo in agenda
...domani me ne vo al mare sotto l'ombrellone...