Uscite XC/AM: Quanti siamo? Dove andiamo? Quando partiamo? Un fiorino! - 3^ parte

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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tostarello

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caro peppe la tua idea è bella, ma manca una cosa molto importante al giro, lo renda very strong cioè il capitolo discese, dopo tante salite serve una discesa dai 3000m un sigle track che ci porti a zero.SOLO per rendere più diciamo completo:duello:

Tranquillo MAXI, da quelle parti se vuoi c'è una discesa adatta ai tuoi gusti: quella della SS Trinità. Ci sono anche belle pronte tante belle croci da utilizzare sulle tombe per chi vuole farsi 3000 metri di dislivello e poi buttarsi da quella discesa :smile::smile::smile:

Maxi, a quella discesa te ce devo portà, godrai come un riccio :free:

però la facciamo col recupero auto, per godercela belli freschi :il-saggi:
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Tra Latina e Quartu S.Elena
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Gran Giro dei Lucretili

Partecipanti: Vence, Geppo960, Guapo73, Do Brasil, Ivan Encinoso, Dumil, Carnialman e Pippixe.

Distanza percorsa: Km 39,6

Dislivello accumulato: metri 1380

Circa un mese fa ci avevamo provato con XR400R, Toty69, AnelloMancante e Guapo73. Quel giorno c’era davvero troppa neve che cominciava già a quota 800, alla base di Monteflavio. Eravamo comunque saliti fino ad un pianoro da cui potevamo vedere di fronte a noi sulla destra gli antennoni del Gennaro.

Secondo la traccia da me preparata dovevamo essere vicini al Casale Capo di Porco che, erroneamente, cercavamo in basso a destra. Sempre in quella direzione cercavamo un sentiero che ci portasse in direzione del Gennaro. Quel giorno non trovammo la soluzione e decidemmo di tornare indietro. Alla fine il mio GPS segnava un dislivello complessivo di quasi 1100 metri.

Domenica ad un certo punto con Guapo ci siamo guardati, rendendoci conto che eravamo arrivati di nuovo in quel punto. Nelle nostre menti il terrore di essere di nuovo arrivati al “punto morto” e quindi costretti a tornare indietro.

Ma stavolta non c’era neve e il sentiero era visibilissimo a sinistra (quindi in direzione opposta rispetto a dove la scorsa volta lo cercavamo), perfettamente tracciato sul GPS dalla mano di Anellomancante. Rispetto alla scorsa volta per arrivarci abbiamo fatto un giro più largo, passando dalla Pineta di Monteflavio in quanto la nostra idea è quella di fare prossimamente la traversata della Cresta del Pellecchia, la splendida discesa in ST pietroso, per poi puntare al Pratone del Gennaro e fare la Scarpellata.

Foto del passaggio in Pineta di Monteflavio
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Foto della valletta in cui la scorsa volta non trovammo la traccia.
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Quel sentiero finalmente visibile ci porta nel giro di poche centinaia di metri al Casale Capo di Porco.
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Da qui la traccia ci porta su un ampio sentiero che punta al Monte Guardia, restando però sempre in quota e quindi risparmiandoci una stancante risalita.

Questo sentiero ad un certo punto si divide e istintivamente verrebbe da prendere la direzione a destra perché più pulita. Invece la traccia punta a sinistra su una salita in cui a tratti c’è da spingere per la presenza di rami e grossi sassi che mettono a rischio forcellini e cambi. Il buon Vence, che conosce meglio di chiunque altro i Lucretili, ci dice che tempo addietro, nel tentativo di raggiungere Monte Gennaro, sbaglio' e prese il sentiero a destra che lo portò a valle del Monte Guardia, punto da cui non sarebbe più riuscito a raggiungere il Gennaro.

Continuiamo sul sentiero che alla fine si butta in un bosco in cui non sempre si può pedalare. In questo periodo i sentieri sono molto sporchi a causa dei rami caduti per terra. Dopo un po’ di spingismo ci fermiamo per una pausa in quanto c’è bisogno di ingerire cibo. Io non ho fame e vedo un crinale a circa 200 metri di distanza da me. Ci sarà da salire per circa 30 metri di dislivello e decido di arrampicarmi lungo la ripida salita. Arrivo in cima dove trovo la croce che indica il punto più alto: sono sulla vetta del Monte Guardia e innanzi a me vedo un lembo di pratone. Inizialmente pensavo si trattasse del famoso Pratone di Monte Gennaro ma poi capirò che si trattava della piana di Campitello.

Ad un certo punto il sentiero diventa pedalabile e comincia a scendere su lastre di pietra, sassi e radici. Che splendida scoperta: cominciano le mie urla di piacere a suon di UNDE BAKKKKEEEEEEE(*). L’abbondante acqua caduta nei giorni scorsi lo trasforma in un ruscello, comunque pedalabile. Dumil lo battezzerà sentiero ruscellato.
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Dopo che il sentiero si butta in uno sgarrupo davvero gagliardo, ci troviamo in un bel prato ai piedi di una fontana da cui sgorga tanta acqua.
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In questa foto Geppo viene colpito da un ramo secco che gli causerà una piccola ferita vicino all’occhio.

Inizialmente si pensa possa essere la Fonte di Campitello (o Campitiello o Campitelli) ma Dumil che in quelle zone bazzicava fin da giovine ci dice che la fonte da noi nominata è poco più in la.

Sono gasato, e rompo gli indugi, proseguendo lungo il sentiero bello tecnico. Poche centinaia di metri e sbuchiamo finalmente nel Pratone di Campitello dove si erge la famosa fonte.
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Non ero mai stato in questo posto e ammetto di esserne rimasto folgorato: il verde dei prati è quasi accecante, cavalli in libertà ci guardano senza paura. Dumil emozionato ci racconta che da ragazzo giocava su quei prati a pallone con gli amici TUTTI RIGOROSAMENTE NUDI (scena che non riesco a togliermi di mente :smile:). Vence comincia ad arrampicarsi sugli alberi.

Attraversiamo il pratone e la traccia ci conduce in un sentiero che sembra un fiume di pietre. Non si può pedalare perché i sassi sono grossi come palloni da calcio che rendono complicato persino il passaggio a piedi.
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Questo Calvario pietroso è lungo circa 1 Km e finalmente sfocia nel magico Pratone del Gennaro, uno dei posti più suggestivi che abbia mai visto.
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Avrei voluto trattenermi un po’ ad ammirare questo spettacolo naturale, ma comincia ad essere tardi e dobbiamo ancora affrontare la Scarpellata. Lei è dall’altra parte del Pratone che quindi attraversiamo sulle nostre bici. Finito il prato c’è un breve tratto di sentiero che porta all’imbocco della famigerata Scarpellata.
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Ci cambiamo, indossiamo le protezioni e siamo pronti all’orgasmo finale.
Per più di uno è la prima volta che si affronta la famosa discesa, non a torto definita "tossica". Io la percorro per la quarta volta: la prima esperienza fu tragica e la feci al 90% a piedi (nell’altro 10% rimediai qualche capitombolo); la seconda volta la feci in solitaria e fu un’emozione unica; la terza volta fu con tante persone l’autunno scorso e mi lasciò un po’ deluso perché troppo arida e sabbiosa. Quest’ultima volta ho rivisto la Scarpellata che amo. Sembro un cretino ed urlo in continuazione UNDE BAKKKKKEEEEEEEEEE(*).

Non vi descrivo il percorso e vi invito a guardare il video.

Mariuccio, Tostarello, procuratevi i pop corn perché dura circa 9 minuti mmmmmhuahuahuahuahua :smile::smile::smile:

Scarpellata 20/03/2011 on Vimeo

Torniamo alle macchine stanchi ma soddisfatti. Penso che a maggior ragione lo siano quello che affrontavano la mitica Scarpellata per la prima volta.



(*) Grido di battaglia degli Scatenati sui Sentieri, forgiato dal Sergente Mariuzzi (quelli della foto non sono uno dei bassotti e Pietro Gambadilegno, ma il Sergente Mariuzzi e Toty69).
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Il Sergente dichiara che l’origine della frase è teutonica: si tratterebbe infatti delle urla di piacere emesse dagli attori germanici di film porno anni 70, rigorosamente vestiti di soli calzini bianchi.
 

tostarello

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non ci crederai ma ho visto tutto il filmato :mrgreen:

unde bakkeee (*) :}}}:

(*) wunderbar - meraviglioso :smile:
 

samuelgol

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Ora scusate se vado o.t. :smile::smile::smile::smile: ma vorrei fare un'ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE che ho già pubblicato su Cicloappuntamenti.

Ragazzi, da tempo ho un’idea che mi frulla nel cervello e che volevo condividere con voi. Quest’anno finalmente vorrei fare una vera maratona in MTB, che parta all’alba e si concluda al tramonto. Il mio obiettivo è quello di percorrere circa Km.100 e fare circa 3000 metri di dislivello IN UN SOLO GIORNO.
Per questa sfida (per me estrema) ho pensato ai Simbruini. In realtà ammetto che sul progetto ci stavo lavorando da un po’ con altri bikers di mia conoscenza, Matts e Samuelgol, e dovevamo farlo la scorsa primavera. Era tutto pronto ma poi ci furono degli imprevisti che sconvolsero i nostri piani e alla fine non si fece niente.
Per rendere questa sfida aperta a più persone si potrebbe pensare ad un giro che Hash definirebbe Multilevel e Multivitaminic: partendo dal mio giro di cui sopra, si potrebbero prevedere alcune vie di fuga. Ad esempio si potrebbe pensare ad un sotto-giro di 2000 metri di dislivello ed uno di 1000 metri.
Così in tanti potrebbero unirsi alla prova (con se stessi) e anche i “più ambiziosi” avrebbero comunque la possibilità di abbassare l’asticella se si sentissero stanchi.
Vorrei mettere in pratica quest’idea verso metà maggio, e fare il giro il sabato in modo che ci si possa riposare la domenica.
Si tratterebbe ovviamente di un giro pedalato, il meno tecnico possibile per evitare inconvenienti di tipo meccanico.
Ai partecipanti sono richieste tre cose fondamentali: buon allenamento, autosufficienza e indipendenza di ogni tipo, consapevolezza.
Sul primo punto non credo ci sia niente da aggiungere ma sugli altri due voglio essere chiaro: per poter chiudere un giro di questo tipo si deve mantenere un certo passo e quindi non si può sperare che quelli che vogliono fare il giro più lungo rallentino per attendere chi sta indietro e che magari vuole fare il giro di 1000 metri di dislivello. Tutti i partecipanti devono essere nella condizione di rimediare ai guasti meccanici (forature, rottura alla catena e cose semplici di questo tipo) e devono avere la bici in ordine. Inoltre chi partecipa deve essere in condizioni di tornare alla partenza in ogni momento e quindi è richiesta una certa capacità di orientamento e di utilizzo di strumenti come il GPS.
Chiedo scusa se a qualcuno posso sembrare troppo selettivo ma evidentemente questo non è un giro classico, di quelli che facciamo, e che faremo, tutti i w.e.
Il mio è un progetto aperto e quindi ciascuno può intervenire per migliorarlo come meglio crede, tanto se poi si discosta troppo da quanto avevo in mente, mi cimenterò da solo in altra occasione.
Ovviamente se ci sono troppe contro-proposte in conflitto tra loro, si decide in modo democratico: la maggioranza DEI PARTECIPANTI, vince.
Volontari?

Ho letto qui e ho letto il 3d che hai aperto su Cicloappuntamenti. In linea di massima mi piacerebbe. Premesso che a maggio secondo me è prestino, tocca vedere tre cose per quanto mi riguarda:
a) come sono messo con le gare, perchè non me la sento di fare un giro del genere sabato e poi una gara la domenica, quindi o infrasettimana (mercoledì) o lontano da gare per quanto mi riguarda;
b) quanta gente decide di aggregarsi, perchè detto fuori dai denti, anche il solo partire in parecchi, vie di fuga o meno, implica una lentezza logistica che cose del genere non permettono. Queste cose vanno fatte in pochi, allenati e affiatati. E' vero che io e Nonnocarb prima dello Stoneman non ci conoscevamo nemmeno, se non via forum, però eravamo solo in due a non conoscerci e comunque sapevamo entrambi le possibilità dell'altro.
c) ho letto il percorso proposto da Hash....ritengo migliore e più tosto quello che su mia indicazione costruì Matts e che passava nella prima parte per Cervara, Campaegli, e senza andare per la Val maiura tirava dritto verso Monte Livata e Campo dell'Osso per poi riprendere la strada che saliva al belvedere dell'Autore....giusto per fare il perimetro completo dei Simbruini :soffriba:

Un ultima cosa: Beppe, tu che ancora devi vedere le Dolomiti....sappi che io ho in progetto, oltre che ad agosto, di farci due settimane a Giugno (13/25 giugno), salvo imprevisti di lavoro che al momento non so prevedere. Se vuoi fare lo Stoneman quello vero..........:duello:
Detto questo, resto in finestra e scruto gli eventi :celopiùg:
 

ConCubina

Biker immensus
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alla neuro di roma
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Numero 29
Oppure: traccia caricata ed ognun per sè?

Sicuramente questo che ho evidenziato. Devo trovare la formula per essere chiarissimo da questo punto di vista e non far nascere alcun dubbio.

Non è il nostro classico giro tra amici.

Per fare felice RHS è indispensabile la propria indipendenza e non bisogna fare affidamento sulla disponibilità altrui.

In pratica ci si trova tutti insieme alla partenza e poi, pronti via......ciascuno per se.

Credo che poi sia naturale si formino dei gruppetti omogenei per caratteristiche fisico-atletiche.

Anche per le pause penso sia normale che chi faccia il giro di 3000 si fermi più avanti rispetto a chi fa quello di 1000.

E' una sfida con se stessi e quindi ciascuno deve vivere l'esperienza come meglio crede.


Non so quanti vogliano condividere questa esperienza. Sull'altro forum già ci sono parecchi interessati. Certo sarebbe un bel segnale se alla partenza si fosse in tanti. Poi qualcuno vorrà vivere l'avventura fino in fondo, qualcun altro farà una passeggiata, altri faranno un giro classico.

Va bene tutto.

Personalmente ho preso un po' spunto dall'esperienza di altri forumendoli di questo forum come Nonnocarb e Samuelgol allo stoneman, e mi piacerebbe tanto vivere l'avventura più o meno come hanno fatto loro.



io vorrei alzare l'asticella :nunsacci::nunsacci::nunsacci: ho fatto 1700 l'anno scorso, a 2000 forse ce la faccio:nunsacci::nunsacci: anche se ora la gamba non è tonica.......

evitate battute.....stardi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

tostarello

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io vorrei alzare l'asticella :nunsacci::nunsacci::nunsacci: ho fatto 1700 l'anno scorso, a 2000 forse ce la faccio:nunsacci::nunsacci: anche se ora la gamba non è tonica.......

...

ce la fai ce la fai :i-want-t:

come tempo fa dissi a Beppe che già aveva i 3000 nelle gambe, si vede che l'ho stuzzicato, ci ha pensato sopra e gli è venuta la voglia di farli ;-)
 

MAXI285

Biker superis
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LA FOTO DI TOTY E DI CARBOMARIO, E FICHISSIMA PROPONIAMO COME FOTO DELL'ANNO PER MTB FORUM:smile::smile::smile::smile::smile::smile::smile: domanda ma stavate facendo il provino per la corrida in onda su canale 5?
 

Dariuckus

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Per rendere questa sfida aperta a più persone si potrebbe pensare ad un giro che Hash definirebbe Multilevel e Multivitaminic: partendo dal mio giro di cui sopra, si potrebbero prevedere alcune vie di fuga. Ad esempio si potrebbe pensare ad un sotto-giro di 2000 metri di dislivello ed uno di 1000 metri.
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Il mio è un progetto aperto e quindi ciascuno può intervenire per migliorarlo come meglio crede, tanto se poi si discosta troppo da quanto avevo in mente, mi cimenterò da solo in altra occasione.
Ovviamente se ci sono troppe contro-proposte in conflitto tra loro, si decide in modo democratico: la maggioranza DEI PARTECIPANTI, vince.
Volontari?

Bello, solo che 'ste cose si fanno rigorosamente in pochissimi. Due massimo tre bikers. Io le faccio da solo come l'estate scorsa.
Quando parli di dislivello intendi solo quello positivo immagino.
Mi unirei anche con una sola pedivella!!
 

tostarello

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@Maxi nun se vedono...

@tutti: cercate di scrivere gli ot "conclamati" in "zona franca", senza che debba stare a spostarli, altrimenti si avvicina il week-end e chi cerca informazioni sui giri non si raccapezza facilmente
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo