questo è chiaramente esagerato......ma se provi a capire perchè ha messo un manubrio del genere, capirai che un motivo c'è.....
ed è quello che cerco di dire...............il manubrio nn è obbligatorio metterlo in un modo: ha una funzione che dipende da quello che ci fai con la bici....e dire " il manubrio va largo " è una minchiata se si esula dalla discesa
il motivo è che questa foto l'ho presa da un blog di gente che è in fissa con le bici da CITTA' , per girare fra le macchine e nel traffico cittadino si sono inventati questo obrobrio .... di cui non ne nascondono neanche loro gli svantaggi come scrivono di loro pugno e riporto:
-<< Un manubrio stretto ha una leva inferiore con conseguenti svantaggi di un minore controllo alle basse velocità e una maggiore attenzione su superfici sconnesse quando la bici "imbizzarrita" richiede una notevole forza per tenere la traiettoria, utilizzare un manubrio strettissimo come quello della foto è veramente impegnativo.
OGGI ALFA' Ce l'ho con te ...
dal TECH CORNER di questo sito:
http://www.mtb-forum.it/manubrio-meglio-largo-o-stretto/
In salita
In realtà questo parametro non è così importante durante la salita. Manubrio largo significa busto più basso, quindi sotto certi aspetti è anche vantaggioso, ad esempio sulle salite ripide e tecniche. Inoltre la posizione con le braccia più aperte, quindi più rilassata, per molti è piacevole in salita, garantendo maggior comfort, senza contare poi la maggior stabilità dellavantreno sui tratti tecnici a bassa velocità in cui risulta più facile tenere una traiettoria rettilinea senza sbandare per la fatica o per gli ostacoli.
Il problema invece riguarda essenzialmente laerodinamica. Una posizione con le braccia vicine offre una superficie frontale inferiore e di conseguenza una posizione aerodinamica più favorevole (la resistenza del vento per un ciclista è seconda solo alla resistenza dovuta pendenza), mentre una posizione con le braccia maggiormente allargate offre un maggiore effetto vela. Sarà quindi sui tratti di pianura o quando si pedala in controvento che si potranno percepire degli svantaggi.
In discesa
In realtà i maggiori effetti di un manubrio largo si percepiscono in discesa. La larghezza del manubrio influisce essenzialmente su due fattori: si aumenta il braccio di leva e si avanza la posizione del busto.
Il braccio di leva maggiore offerto da un manubrio più largo fa si che a parità di rotazione della ruota il manubrio più largo compia uno spostamento longitudinale maggiore. Questo significa due cose: da un lato per curvare bisogna muovere maggiormente le braccia, dallaltro che le sollecitazione indotte dal terreno alla ruota per determinare una certa rotazione del manubrio, devono farlo muovere di una lunghezza maggiore, permettendoci quindi di contrastarle più agevolmente.
Altro effetto della larghezza del manubrio riguarda la posizione in sella. Proviamo ad impugnare un bastone, prima con le mani vicine e poi allontanando le mani verso le estremità: il bastone si avvicinerà al nostro busto. Questo è proprio leffetto che si ottiene con un manubrio più largo, in cui le manopole sono più lontane e quindi il nostro busto (a parità di OV e attacco manubrio naturalmente) si troverà necessariamente più avanti.
A questo punto è chiaro come un manubrio più largo faccia si che la ruota anteriore sia più stabile. Per via del maggiore braccio di leva, come abbiamo visto in precedenza, le sollecitazioni indotte alla ruota dalle asperità del terreno si trasformano in un movimento più ampio del manubrio, movimento che noi riusciremo a contrastare più facilmente e con meno forza. Questo quindi significa che un manubrio largo garantisce una migliore direzionalità specialmente sui tratti scassati, ovvero risulta più facile far tenere alla ruota anteriore la direzione che vogliamo e seguire le traiettorie che decidiamo noi.
Nelle mtb moderne si tende ad avere angoli di sterzo sempre più aperti, arrivando su alcune bici da DH ad angoli di anche 62°. Maggiore angolo di sterzo (intendendo con maggiore più aperto) significa migliore direzionalità e stabilità sullo sconnesso, ma anche difficoltà nello sterzare e nel caricare correttamente lavantreno. E proprio su questi due aspetti che un manubrio più largo può venire daiuto. Il maggiore braccio determinato da una larghezza maggiore, permette di curvare con minore sforzo e più facilità, rendendo quindi la bici meno faticosa da guidare. Inoltre un manubrio più largo fa si che, grazie allimpugnatura più distanziata, il busto si trovi più vicino al manubrio, più basso quindi e più avanzato. In questo modo si riesce a caricare maggiormente la ruota anteriore evitando pericolose perdite di aderenza, specialmente in curva. Insomma il manubrio largo diventa una necessità con gli angoli aperti che ci sono in giro adesso: 63-62° significa avere il mozzo ben più avanti al manubrio rispetto al solito, quindi un manubrio largo avvicinando il busto allanteriore minimizza le conseguenze dellallontanamento del mozzo.
Alfà mettilo come ti pare sto manico.... mi viene il sospetto che siamo andati un pò OT