Ieri mi ero svegliato presto ed ero in "abiti da lavoro" già dalle 8:30 perchè anche se piuttosto nero pareva che non piovesse; ma proprio quando ero sull'uscio con la bici in spalla per fare le scale la mogliettina mi chiama:
"...Antonio... sta piovendo..."
Stupito mi affaccio e fuori piove, anche piuttosto forte.
Non ripeto in questo santo luogo "
le massime" che mi sono venute fuori dalla bocca, ma vi assicuro che sarebbero degne di menzione
per la finezza del linguaggio e la complessità delle mescolanze fra antico idioma Lucano e moderno fiorentino.
Incaxxato ma testardo mi spalmo sul divano, telecomando in mano, rimandendo in
abiti da lavoro.
Verso le 9:45 la mia testardaggine viene premiata e non piove più; qualche spiraglio tra le nuvole mi fa scattare come un bambino dal dannatissimo divano; un bacio a moglie e figlioletto, e via!!! giù per la scale come una furia con la bici in spalla. Chiamo Barney con cui ero rimasto in sospeso la sera prima ma ha il cell spento ...dormiglione
!!!
Ok...è tardi! Pedalata rabbiosa in stile
crisi di astinenza nei primi km! Che faccio? Asfalto?...La campagna sarà piena di fango... ma sì... visto che sono stato testardo faccio uno strappo alla mia
regola anti-fango e faccio sterro. Mi butto senza un giro preciso dalle parti di rimaggio-terzano insomma la zona sotto l'Incontro. Ricerco avido qualunque pozza ci sia in giro (e ce n'è molte); il fango è bello liquido e schizza dappertutto senza affaticarmi tanto. Mi diverto come un matto quando sul rientro passo il torrentino "in piena" dalle parti di Villa La Massa e sollevo acqua bagnandomi tutto compreso i piedi. Ma va bene così. Rientro dopo 2 ore e una trentina di km "completando il lavoro" nel parco dell'Albereta. Mi diverto a tornare a casa passando dal piazzale e dal centro dove la gente mi scansa quando passo...
...devo essere davvero sporco!
Unica rogna... lavare la bici... per togliere la morchia dalle rotelline non c'è stato spazzolino che funzionasse; m'è toccato andarci di dito! ...