Oggettivamente il divieto è un divieto all'italiana non "assoluto", come probabilmente avrebbe dovuto essere...
da una parte si lascia adito a cause non espliciatamente motivate con la dizione "necessità" che in italia (e non solo, vedi i caz..i fancesi) potrebbe agevolmetne diventare"necessità di fare i cazzi propri", dall'altro mi sembra che senza un così chiaro motivo o esigenza sia
esplicitamente consentinto di fare sport all'aria aperta rispettando la distanza di un metro. :
ll comma sull'attività all'aria aperta, salvo non sia un grave errore di scrittura, non si riferisce alle precedenti casistiche di allenamento di atleti agonisti, destinati a eventi tipo olimpiadi, ma sembra chiaramento aperto a chiunque intenda praticare un'attività.
Premesso che la suddetta attività viene effettuata in condiizone "di sicurezza" e quindi non puo essere ne causa ne occasione di contagio, è probabile che il ragionamento (se un ragionamento esiste) sia stato fatto volutamente per dare un opportunità di svolgere attività salutari, di dare un svago, di salvaguardare la possibilita di fare "Moto" per tutti i cittadini, non solo per gli atleti...
Sarebbe quindi corretto" l'utlizzo della bici a fine di pratica sportiva individuale all'aperto.
Sicuramente potrebbe essere un controsenso se in tanti pensiamo che il virus si debella solo con un fermo blocco di tutte le attività, come avvenuto in cina con le persone bloccate in casa ( e non dimentichiamo che ci sono stati casi anche illustri di intere famiglie contagiate dove i familiari asisitevano inermi alla morte dei loro parenti piu stretti) e controlli severi con polizia che non esita a passare alle maniere forti sui trasgressori.
Ma l'italia non ha preso questa scelta, non ha adottato il modello cinese, probabilmente ha sbagliato o ritengono che sia sufficiente, o siamo una democrazia troppo debole, ossesionata dal garantismo e viziata dal menefreghismo per poter imporre misure drastiche pari a leggi marziali.
Lasciare aperti locali pubblici è un controsenso, ma quindi è consentito andarci, praticare sport individuale in sicurezza all'aperto potrebbe essere meno "controsenso", forse non prioritario, ma è esplicitamente consentito..
i treni non sono stati fermati, le stazioni e gli aeroporti sono aperti, i mezzi pubblci che sono la maggiore occasione di contagio per tutte le forme virali restano attivi, la gente deve stare a casa "quanto il più possibile"; ma non "In modo assoluto";
Che poi la nostra percezione morale ci indichi che invece una maggiore restrizione, come quella che era imposta nelle zone rosse dei primi focolai fosse stata la soluzione più opportuna da apllicare a livello nazionale è condivisibile, ma a oggi è stata fatta la solita "via di mezzo", non una zona rossa, un arancione che per qualcuno tende sempre piu al giallo e meno al rosso...