Oltre a questi ci sono altri 3-4 drop ricavati da piante cadute da sole o abbattute dai boscaioli del parco.
L'esistenza di questi salti non pregiudica l'utilizzo del sentiero a chicchessia essendoci sempre una via laternativa (escludendo i salti "naturali"), oltretutto non credo fosse molto utilizzato (forse addirittura chiuso) prima di diventare "il pistino". L'impatto ambientale che i salti danno è sicuramente basso (soprattutto confrontato ad altre opere autorizzate all interno del parco).La quantità delle strutture nel parco, nella bergamasca e in generale nell italia del nord (almeno dove ho girato io) non mi sembrano tali da gridare al disastro ecologico.
Se un appunto si puo fare sta nel fatto che PROBABILMENTE (ma qui nessuno si è mai informato) non esite l'autorizzazione per fare queste strutture.
Da qui ad accendere la miccia di sta bomba ecologica.....
NB le piante rotte, storte o cadute a terra che intravedete in alcune foto sono li da mesi e mesi e mesi e mesi nell abbandono piu totale....
Se fossi un attento osservatore del parco richiamerei l'attenzione piu su queste bestie da 15-20 m di altezza che hanno la base spezzata e che poggiano su altre piante marce....emettendo suoni sinistri....e rischiando di cadere da un momento all altro sulla testa di qualche pedalatore della domenica, podista della domenica, freerider della domenica......
ma siamo ancora qui a discutere di impatto ambientale?
innanzitutto non vedo perchè dover trovare altre giustificazioni, poi, con tutto il rispetto, credo che il tuo giudizio non sia quello che occorre sentire.
state cercando di mettervi in regola. perfetto. fateci sapere qual è l'esito della vicenda e saremo tutti più sollevati di avere finalmente un pistino a norma da utilizzare!