conosco le dolomiti, il gruppo sella ecc, e fare quei passi e quelle forcelle in bici è veramente da invidiare. Bravi, questa è veramente bici da montagna
Malattia che colpisce chi si avvicina a quel meraviglioso mondo che sono i monti della Laga.
Ed è anche l'unica malattia dalla quale non vorresti guarire mai (almeno per quel che mi riguarda)stavolta niente traccia e descrizione mi dispiace, bisogna essere malati di laghismo per poter fare questi giri.
tutte le foto qui:
[url]https://www.facebook.com/media/set/?set=a.666817916802290.1073741847.100004222636153&type=1&l=c76500d0da[/URL]
lumerennù;7923653 ha scritto:Stè ma che parte della laga è? giro senza discese?????
Laga selvaggissima non ci passano neanche i lupi
ho volutamente omesso descrizione e dettagli per non avere qualcuno sulla coscienza
lumerennù;7924032 ha scritto:ci volevo portare la moglie......
almeno hai fatto una bella discesa?
che avevi intenzione di ammazzarla ?
il giro doveva essere un altro e alla fine abbiamo dovuto abortirlo.
Discesa bella solo la parte finale della cresta ovest del Gorzano che arriva al SACRO Cuore l'hai mai fatta ?
Spettacolo Ste, c'è tanto da soffrire ma alla fine la Laga...ti ripaga! Sempre!
ho in mente un progettino tra i monti del mio cuore..sbrighiamoci, prima che le giornate si accorcino..servirà un afterhour...
per i monti della Laga sempre presente, quando si va ?
... se non vado al Tor Des Geants in VDA con Stex ..
Ieri finalmente vetta d'Italia conquistata anche se la cima non in bike in quanto non ha veramente senso arrivare in vetta con la bici.
Presto report altissimo (almeno 2912 metri)
p.s. Vence guarda le foto di repertorio del giro che facemmo noi l'anno scorso li riconosci ora i bolli ?
e la ferrata ?
l'unica piccola differenza è qui ma si tratta di 10 metri sopra a dove siamo passati noi ed è veramente poca roba
e per finire il passo del cannone che tanto cercasti ieri
il fuorisentiero che facesti per arrivarci
Non è una nuova bibita per biker , ma il giro che abbiamo fatto sabato io e il vence al CImone. Prima volta per noi ma non sarà assolutamente l'ultima in quanto il posto merita alla grande sia per il paesaggio che per i trail tutti molto divertenti. La gioranta è stata stupenda anche se già all'alba spuntavano i primi corni chissà di chi
Partiti da Piancavallaro sfruttando gli impianti subito il Cimone ha fatto bella mostra di se
La giornata è di quelle da bike e basta
La cima va sempre conquistata e allora decidiamo di salire per quella che ci sembra la via più pedalabile e cioè il 449. E all'inizio sembra anche che ci abbiamo azzeccato
il sentiero infatti all'inizio viaggia a mezza costa quasi in piano
e come scurviamo poi rimaniamo a bocca aperta alla visuale delle alpi Apuane
ma come svoltiamo a sx per la vetta del Cimone
il sentiero diventa da spingismo estremo con gli ultimi 150 metri di dislivello veramente hard
e con fatica guadagnamo l'agognata vetta
giusto il termpo per una breve visita alla piccola chiesetta che da quanto ci dicono risulta sempre chiusa
e per salutare il parroco mentre esce dalla chiesa
e poi giù per l'infinita e bellissima cresta del 447 fino a Libro Aperto
la prima parte fno a Monte la Piazza è quasi tutta discesa che alterna tratti prativi con parti rocciose
la bellissima cresta percorsa dalla vetta del Cimone
oltre la bellezza del posto non c'è nessuno e c'è un silenzio irreale tanto che ogni tanto ci fermiano in meditazione
arriviamo così all'imbocco di monte Lagoni dove si ricomincia a scarpinare un po, la salita non è lunga ma molto ripida
il Vence è in vena di pazzie e ci prova in sella
avevo detto ci prova e non ci riesce
ma conquistata le vetta veniamo ripagati con una bella crestina
prima dell'ultima pedabalissima risalita verso Libro Aperto
il Vence on the rock
in vista di libro aperto
arrivati al bivio volevamo salire in cima a Libro aperto per la ferratina, tanto oramai ci siamo avvezzi, ma siamo in netto ritardo sulla tabella di marcia e quindi dopo aver scambiato quattro chiacchere con il presidedente del Consiglio Renzi (oh la somiglianza era perfetta) tagliamo per il bel single track che lo taglia sotto a mezza costa
fino a sbucare a Monte Rotondo sullo 00 per cima Tauffi
qui inizia un tratto veramente tosto ed esposto e quasi tutto infattibile in bike. il Vence ci prova
ma eccetto il primo pezzino poi bisogna scendere di sella e fare dei bei pezzi a piedi
anche se non tutto
arriviamo così a Monte Lancino dove troviamo l'indicazione a sx per il 431 la prima discesa di giornata consigliata da Haplo al quale devo un profondo ringraziamento ( e a questo punto qualcosa più di una birra ) in quanto si rivelerà per i miei gusti la discesa più bella di tutto il giro. La discesa infatti dopo un primo tratto su prati molto ripido
arriva ad una sella dove c'è una biforcazione ed un guado, il posto qui è molto bello siamo sotto il crinale appena percorso
poi dopo aver costeggiato per un po il torrente
comincia lo show con le rocce
ed a seguire un tratto nel bosco tutto tempestato di sassi, drop, curve e tornanti da paura, a chi piace il tecnico lento e trialistico qui c'è da sbavare veramente. La discesa non è lunghissima ma in compenso appagante e sbuca sul torrente Doccione che si guada con un bel ponticello
Il giro prevedeva la visita alle cascate del Doccione ma è molto tardi e dobbiamo risalire al Colombino e quindi facciamo solo una piccola sosta ai Taburri per poi prendere la bellissima forestale del 445 per la Pilaccia che con i suoi mangia e bevi, più mangia che bevi ci porta al rifugio Pilaccia
dal rifugio il sentiero diventa un bellissimo single track tutto pulito e spazzolato sembra che ci siano passati con l'aspirapolvere da quanto è pulito veramente divertente e tutto pedalabile al 99% , questo è l1% che non si pedala
e infine con un bel traverso su prato sbuchiamo al Colombino dove ci attende la discesa regina del 425
qui abbiamo la graditissima sorpresa di incontrare lucky69, anche se in realtà c'eravamo dati appuntamento proprio qui alle 16,00
che ci fa da guida e cicerona per la discesa. Della discesa che dire, è molto lunga e varia anche se per i miei gusti un po troppo flow; la parte iniziale del 427 non è un gran che, dopo invece quando si riunisce col 425 diventa carina nel bosco con qualche gradone e bei tornanti e la parte finale dei Ponti un bel rock garden fino al fiume, comunque una discesa da fare sicuramente
Un grosso ringraziamento ad Haplo e a Lucky, ritornermo sicuramente sul luogo del delitto magari con un giro insieme stavolta o-o
e anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6065105617429801585
avete per caso la traccia del giro ? la cimonoata ?
C'è il detto che la bellezza della montagna non si misura col metro ed è giustissimo ma se la montagna appenninica è la più alta d'Italia ed è di una bellezza straordinaria come il Gran Sasso allora hai fatto proprio Bingo.
Il Gran Sasso non è pedalabile in salita, poco in discesa ma è di una bellezza straordinaria, è uno dei pochi posti dove sembra davvero di stare sulle Dolomiti e ieri ha dato veramente il meglio di se.
Partiti da Campo Imperatore in una giornata da urlo ci dirigiamo alla sella di Monte Aquila per il classico sentiero 101 per l'unico momento in cui i nostri posteriori hanno potuto assaporare il gusto delle selle
complimenti veramente spettacolare