Umbria All Mountain

stefanoscott

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Così cantava una nota pubblicità di merendine di qualche anno fa noi invece merenda l'abbiamo fatta con la superlativa amatriciana di Aida ad Acquasanta Terme :magna: veramente un valore aggiunto dello stupendo giro di ieri sulla Montagna dei fiori sul Monte Girella. Giro che ci ha riapprocciato alla montagna dopo la pausa invernale ma che non ha tradito le nostre aspettative in quanto ha saputo coniugare la bellezza dei posti con le discese impegnative ma mai estreme un connubio consigliato a tutti anche perchè le salite sono tutte pedalabili e fattibili anche se alla fine il dislivello non è dei più bassi (1600 metri) che si può però tranquillamente ridurre con un agevole recupero auto che lo portano a 1000 metri e quindi fattibile anche dai meno allenati.
Partiti da Ponte Rio sotto la strada che sale a Settecerri ci sciroppiamo 700 metri di salita tutta in un botto fino a San Giacomo. La salita però è molto tranquilla e per la maggior parte di asfalto anche se dopo la località I Carpini il provvidenziale Tot conoscendo le nostre bolle da asfalto riesce a trovare una variante che passando per Santa Maria


ci consente di disintossicarci un po con un sopraffino anche se breve single track


fino a risbucare ai Pozzi


ripreso l'asfalto lo riliasciamo quasi subito per salire sulla carrareccia in zona Croce siamo appena a 1000 mt di altezza ma sembra davvero di stare in località alpine visto il paesaggio pieno di conifere, Nasy sembra gradire il tutto




inoltre l'altopiano è anche balcone privilegiato sia sui Sibillini


che sulla Laga


ancora un po innevati ma quasi pronti per farsi calcare dalle nostre rotone (in barba al Puerco ). Arrivati a S. Giacomo recuperiamo gli altri due compagni d'avventura Barone Rosso e Marco che sono saliti su in auto e con loro prendiamo la bellissima sterrata panoramica del Prevosto che ci permette di ammirare dall'alto tutta la Valle Castellana


e tutta ma proprio tutta la catena dei Sibillini


e la Laga


ma girato l'angolo anche il Gran Sasso cominica a fare capolino




e si incominiciano a intravedere anche le Porchie


poi in prossimtà degli impianti giriamo a destra per quella che si rivelerà una delle più belle valli pedalabili mai percorse ovvero il cosiddetto Vallone vale a dire il sentiero che passando sotto Monte Piselli


e costeggiando il fosso il Vallone arriverà fino al Lago di Caccavelle. Il sentiero è quasi tutto pedalabile e all'inizio presenta anche un piccolo pezzino tecnico in discesa molto ma molto bello






e dopo con l'unico tratto veramente a spinta della salita




ma poi il Vallone davvero spettacolare un sentiero incastonato tra la Montagna dei Fiori e le Porchie quasi interamente pedalabile in salita avendo un po di gamba




certo un po dgamba ci vuole però




ma l'ambiente è sublime


si incominciano a vedere le caciare qui una delle tre


dobbiamo arrivare lassù


il new entry Marco detto er derma gran personaggio un gran bell'acquisto


l'unico tratto di vero spingismo i 50 mt di dislivello prima dello svalico


da dove girandosi si può ammirare il vallone nella sua interezza






allo svalico lo spettacolo del laghetto di Caccavella



per poi rimanere senza fiato alla vista delle Porchie un baratro di rocce impressionanate veramente da lasciare a bocca aperta




Tot ma ndo vai guarda che da li non scendono neanche quelli della Red Bull Rampage


meglio andare all'insù stavolta




da li prendiamo il sentiero 10 detto anche antica via dei pastori che costeggiando prima i baratri delle Porchie con un OMC sopraffino


con affacci notevoli e veramente scenografici







ci permettono di arrivare in sella fino sull'orlo del precipizio


veramente spettacolare


poi discesi sull'altro versante


inizia la parte più bella della discesa


con un traverso in single track un po esposto che passa proprio sotto le Porchie






che roba ragazzi


poi i sentiero entra nel bosco e si fa più tranquillo anche se sapete quale è stata la fine che ha fatto no ? il barone se la ride il più è fatto sopra si vede il nostro sentiero vederlo da qui fa veramente impressione pensare dove siamo passati


la discesa termina alla croce di Corano da dove con una comoda carrareccia e con solo qualche piccolo strappo possiamo raggiungere la Cordella dove la natura è veramente esplosa in un mare di fiori




sosta meritata al rifugio e poi l'ultimo sforzo con il bellissimo single track fino a Colle Fiatone e poi l'oramai nota discesa finale di Collegrato che non tradisce mai. In definitiva giro da incorniciare in quanto presenta il giusto connubio tra montagna e sentieri tecnici in un ambiente unico e particolare come la Montagna dei fiori ideale da fare in questo periodo come approccio alle più alte montagne ancora innevate e off limits.

e anche per stavolta è tutto

tutte le foto qui:
https://www.facebook.com/profile.ph...1073741840.100004222636153&type=3&pnref=story

e la traccia gps consigliatissima
 

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stefanoscott

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"uno dei più bei giri da fare in zona" queste le parole del Pazzo di Lucca sul giro di ieri sulle Apuane e con questo potrei già chiudere il post ho detto praticamente tutto
Ma invece no voglio aggiungere altre due righe
Le apuane sono veramente un posto superlativo perchè i sentieri sono proprio ganzi costruiti su posti eccezionali, modellati a dovere, puliti e segnati benissimo come in pochi posti d'Italia, panorami eccezionali e molto particolari insomma c'è proprio tutto il meglio.
A questo devo aggiungere che il giro di ieri è stato pedalato al 99% e questo per le apuane è veramente una cosa particolare in quanto c'è quasi sempre da spingere e mettersi la bici in spalla, il giro di iri invece si pedala praticamente tutto.
Lasciata un auto a Pontestazzemese siamo saliti con le altre a Passo Croce e subito abbiamo avuto questa accoglienza






Da li su bella carrareccia con 141 prima e 129 poi passando sotto le guglie del Corchia e con un tratto ciottoloso e tecnico


raggiungiamo il Rifugio del Freo e Mosceta per il primo passaggio. La discesa per arrivarci è molto bella con un tratto tecnico e gradonato bellissimo


e guardate intorno ai gradoni cosa c'è poi


sua maestà la Pania della Croce








Rifugio del Freo posto da abitarci tutto l'anno


Dopo una breve sosta d'obbligo in questo angolo di paradiso pirendiamo la nostra discesa col 9-127 che passando per Colle di Favilla ci farà arrivare fino a Isola Santa


la discesa è un super flow, forse l'unico sulle apuane magistralmente pultio e spazzolato da Richard che ha fatto veramente un lavoro superlativo ci si potrebbe andare in pantofole e in men che non si dica arriviamo in fondo dove ad attenderci c'è questo bel quadro d'autore


Da Isola ci attende il tratto più lungo d'asfalto fino alla galleriadel Cipollaio ma lo spettacolo ma la valle del Torrente Turrite Secca ci fa presto dimenticare che stiamo pedalando su bitumecol Sumbra imponente che svetta sopra di noi


Arrivati allla Romana piccola divagazione per ammirare una cava dismessa






e poi via dentro la galleria del Cipollaio da fare a tutta per non accendere le luci dopo aver fallito il tentativo di bypassarla per un bel sentierino lungo fiume che ci ha però costretti a fare dietrofront


Usciti dalla galleria la parte più dura di tutto il giro 2 km d'asfalto terribili che ti fanno guadagnare più di 200 mt di dislivello un vero muro che si ricollega al 141 per il Colle del Cipollaio, in compenso riguadagnata la cresta la bella terrazza apuanifera che ti si presenta davanti ripaga dallo sforzo fatto


laggù c'è il mare


da li parte il sentiero 10 che arriva aTerrinca passando per il passo Fordazzani; un sentiero molto divertente e che scivola giù in una parte eccezionalmente suggestiva della zona veramente un connubio perfetto






guardate dove scende il sentiero, un paretone dipinto di giallo spettacolo


il sentiero arriva a Terrinca ma noi lo interrompiamo un po prima e precisamente sopra Le Lame a quota 900 anche perchè dobbiamo ritornare a Mosceta per la seconda volta (sennò che double sarebbe ? ) rifacendo la stessa strada fatta al primo giro, comincia a farsi sera


devo dire che rifare il 129 per la seconda volta è stato ancora più bello della prima. Da Mosceta stavolta giriamo a destra per il 124 per il rifugio la Fania Collemezzano; l'imbocco è veramente impestato con tornantini super incazzati e ripidi e con un solcone sul sentiero che complica ancora di più la non facile vita del biker







il sentiero poi si addomestica un po e fino a Collemezzana diventa un bell'andare. Da Collemezzana dobbiamo infine scendere a Cardoso e prendiamo un taglio non segnato che doveva essere più divertente del 7 ma si rivelerà invece una apocalisse da evitare assolutamente come la peste bubbonica in quanto tutto franato e richiuso dalla sventagliata che ha fatto rimanere in piedi solo tre o 4 piante in tutto il bosco mi raccomando non tenetene conto della traccia se andate a farlo ma prendete direttamente il 7 da Collemezzana che invece risulta pulito. Fortunatamente la fortuna ci ha aiutato sennò ancora eravamo la a tribbolare e rientrati sul 7 ci possiamo godere il finale fino a Cradoso e che finale prima bello filante poi l'ultima parte superlativa con tutti tornantini nosepressosi e gradoni che ti fanno piombare su cardoso col sorriso che te lo vedono da Pontestazzemese bello bello.
Alla fine 1600 di dislivello che rispecchiano al 100% la frase iniziale detta ma d'altronde se lo dice il Pazzo che è il guru e il più prodonfo conoscitore della zona possiamo fidarci ciecamente o-oo-oo-o

E anche per stavolta è tutto.


Tutte le foto qui:
https://www.facebook.com/media/set/...073741841.100004222636153&type=1&l=deacaec488

e la traccia GPS
 

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stefanoscott

Biker dantescus
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..bello..prima o poi..chissà..forse...grazie della traccia intanto anche se con voi di quel 99% pedalabile c'è da avere qualche timore

no ti assicuro che le salite sono tutte pedalabili certo le pendenze ci sono quelle non te le toglie nessuno però pezzi da ingropparsi la bici non ce ne sono, alle brutte scendi e spingi ma su terreno comodo.


p.s. la discesa da Mosceta a Isola Santa è un super flow tutta spazzolata e tirata a lucido


p.p.s. se vuoi andare in quelle zone giri pedalati ce ne sono due o tre al massimo in tutte le apuane quindi omo avvisato ....
 

morina

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sono senza parole.........ormai ogni aggettivo è superfluo .........un pò di invidia..poca poca
idem per le Apuane
 

stefanoscott

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lumerennù;7859482 ha scritto:
al giro della girella si possono tagliare almeno 700 mt. di dislivello con qualche recupero???? ho visto che supera abbondantemente i 2000 mt.....


no no se parti da San Giacomo viene un millino tondo tondo mentre il giro completo è 1600 ti sballa un po il tuo contapassi mi sa
e poi c'era anche scritto sul report mi pare
 

lumerennù

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no no se parti da San Giacomo viene un millino tondo tondo mentre il giro completo è 1600 ti sballa un po il tuo contapassi mi sa
e poi c'era anche scritto sul report mi pare

c'era scritto? azz.... è vero, stava proprio all'inizio! Sarà che ormai stò per passare la soglia dei 50 anni.... ('sta faccina vuol dire che so vecchio, non saggio...) sarò rimasto affascinato dalle foto per leggere attentamente lo scritto!

a parte gli scherzi, ho scaricato la traccia e l'ho aperta su Google earth, dal quale si può visualizzare il profilo altimetrico che diceva più di 2100 mt. di dislivello complessivo.... stasera ci riguardo meglio.
 

stefanoscott

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le tracce su tutti i dispositivi abbondano sempre anche io quando le traccio con compegps mi danno sempre parecchio di più ma dopo facendolo si abbassa di brutto.

Il disl è quello fidati lascia stare la tecnologia farlocca
 

gaddo

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Bel giro,d'altronde con Tiziano non ti puoi sbagliare.

La zona è davvero bella e ci sono tornato + volte facendo anche altre bellissime discese (Le Voltoline-Terrinca -Cansoli , Fania-Caselle-Pruno-Cardoso).

P.S. Davvero i miei complimenti se avete davvero pedalato il 99% dei 40 km
di questo giro (e quindi a piedi solo 400 metri).
Sicuramente non è il mio caso
 

stefanoscott

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bene prendo nota grazie ma visto che ci sono volevo chiederti:
1) le voltoline è corto il pezzo bellino dopo è stradone poi per arrivare a Terrinca da dove passi ? e da Terrinca cosa fai il segnato nero per Vergaia per atrrivare a Cansoli ?
2) il 122 dal passo dell'alpino mi hanno detto essere più tranquillo ma pur sempre bello rispetto al 124-7 che abbiamo fafto noi confermi ?




p.s. quello però vale in generale , io ho pedalato il 99,9999999%
o si scherza è
 

gaddo

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Il giro che scende dalle Voltoline Terrinca Cansoli è questo:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10928

Molto bello è il sentiero 9 fino al Passo dell'Alpino e naturalmente le Voltoline.













Poi ,purtroppo c'è da fare un po' di asfalto per arrivare a Terrinca e da li' un bella mulattiera x Cansoli.
Ci sarebbe anche un collegamento in sentiero tra Levigliani e Terrinca ,ma l'ultima volta che l'ho fatto era pieno di alberi caduti.



Altrettanto bello ,secondo me, è poi arrivare fino alla Fania ,come avete fatto voi,poi prendere il collegamento (quasi tutto pedalabile) fino alle Caselle dove inizia una bella mulattiera
che porta a Pruno e poi prosegue per Ponte di Pruno -Cardoso.
Naturalmente è anche possibile scendere dal 9 fino al passo dell'Alpino e poi il 122 fino a Caselle ,pero' dal Passo per circa 1 km è molto scavato e dubito che si riesca a percorrerlo in bici al 99% .


P.S.Tra l'altro da Ponte di Pruno ,se ha piovuto abbastanza nei giorni precedenti è spettacolare arrivare alle cascate dell'Acquapendente


 

stefanoscott

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per le voltoline non me ne volere ma 300 mt di dislivello su stradone proprio non sta nel mio DNA mi vengolo le bolle solo a pensarci a quel punto secondo me conviene si scendere da Mosceta per il 9 al passo dell'alpino ma poi tirare dritto fino a Pruno per il 122 non trovi che sia meglio ?

La cascata è superlativa e l'avevo messa nel GPS per sabato ma dopo si è fatto tardi purtroppo ed è saltata ma rimane nelle cose da vedere assolutamente (tra l'altro le cascate sono la mia passione).


p.s. le foto che hai messo sono eccezionali grande
 

gaddo

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Dal Passo dell'Alpino fino alle Caselle il sentiero 122 è parecchio scavato e forse non riesci
a farlo in sella al 99%
Comunque è meno di 1 km.

Un ultima cosa ,
se vuoi arrivare alle cascate ti conviene passare sia all'andata che al ritorno sul sentiero lato est perché quello sul lato ovest è buono sono fino alla Torre di Belem e poi diventa impraticabile

 

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