Dopo la sosta estiva per il mare, (almeno per quanto mi riguarda), si riprende ad andare in montagna e che montagna, secondo me come il Gran Sasso non ce ne sono a livello appenninico, fate come vi pare ma il Gran sasso è la Regina degli appennini, li si che si può parlare di montagna con la M maiuscola. Così sfruttando la riapertura degli impianti della funivia del Gran Sasso salgo con l'ascensore
a Campo Imperatore accompagnato dal trio della banda della Magnana
Vence, Geppo e il Principe.
Non c'è niente da fare e nonostante ci solo andato tante volte ogni volta che scendo dalla Funivia mi prende un groppo alla gola e il primo pensiero è sempre lo stesso: che spettacolo di posto
dopo aver richiuso la bocca
si parte alla volta del rifugio Garibaldi che sin intravede lassù lontanissimo anche se complici le condizioni climatiche ottime in fatto di umidità pressochè azzerata e temperatura gradevole raggiungiamo in pochissimo tempo
anche se oggi però il culo la sella la vedrà pochissimo e da lontano
e infatti il Principe già comincia a recitare il suo personalissimo rosario
no scusate scusate, mi ero dimenticato l'eccezione che però conferma la regola
in realtà su 900 metri di dislivello positivi fatti in totale gli unici 20 metri
fatti pedalati sono stati proprio su questo tratto
Arrivati al Rifugio Garibaldi si apre sotto di noi uno spettacolo incredibile e il Vence è su di giri ed esulta con ragione, qui siamo in serie A in fatto di montagne
L'intermesoli con la Val Maone in questa stupenda giornata sembrano quasi un dipinto d'autore
questo invece è proprio un dipinto
Ma il giro è lungo è così riprendiamo il nostro cammino per il sentiero 100 che ci condurrà alla prima vera vetta di giornata il Monte Portella
dal Portella c'è poi una bellissima cresta fino alla sella della Portella e qui siamo su OMC puro e cristallino
OMC OMC OMC italianiiiiiiiii
OMCISSIMO
OMC da sopra
e OMC da sotto
ma anche sull'OMC cè la famosa eccezione
e la regola poco più sopra
la cresta è molto lunga e tutta fattibile in bike eccetto un piccolissimo tratto, pura libidine
quanto siamo piccoli al cospetto della natura
ancora creste e creste
il veste verso l'ultimo tratto con diversi passaggi tecnici
il Principe segue a ruota il Vence, che è sparito di sotto
che faccio ci provo ?
ma si vai si fa si fa
ma quanto dura questa cresta ?
Dalla sella della Portella ci dirigiamo verso Pizzo Cefalone per un bel traverso con l'eccezione che continua a fare l'eccezione
e la regola invece la regola
poi al bivio per salire al Cefalone prendiamo in discesa il bellissimo taglio del sentiero 1V che passando proprio sotto al Cefalone risbucherà all'omonima sella, ma mentre ci apprestavamo a scendere subito la prima sorpresa di giornata con un
bell'esemplare di stambecco sopra le nostre teste bellissimo.
Il primo tratto è ripidissimo e con breccione molto instabile e ci constringe a mettere più volte il piede a terra
ma devo dire che io lo metto più che volentieri, quando si tratta di scendere in simili posti
poi il sentiero diventa godibilissimo e il Vence può cominciare il suo venceStyleshow
planando verso Val Maone
poi però man mano che ci avviciniamo sotto il Cefalone il sentiero risale e con i detriti caduti dagli sfasciumi sovrastanti ci costringe a procedere a spinta ma il posto è da seghe a 4 mani, Geppo apprezza alla grande
l'unico nevaietto incontrato in tutto il giro
l'ultimo tratto per risalire alla sella del Cefalone è durissimo sia come pendenza che come fondo, tantè che il Vence lo paragone alla forcella della Roa anche se più in piccolo come distanza
tantè che si comincia ad abbassare la testa
ma come accade sempre in questi casi allo svalico lo spettacolo che ti si presenta davanti ripaga dello sforzo fatto
il Monte Corvo in tutto il suo splendore
e anche qui un altro stambecco wow due in un giorno si vede che siamo in posti da capre
Dalla sella del Cefalone dopo un piccolo strappetto ci buttiamo a capofitto per un altro bel crinale verso la Sella dei Grilli
chiamalo strappetto
anche stavolta lo svalico ci lascia senza fiato e parole alla vista della spettacolare Valle del Venacquaro
Geppo invece del crinale sceglie la linea bassa
noi invece OMC
Geppo e il Principe planando sulla sella dei Grilli
il Vence oramai rivettato su questa posizione
Alla Sella dei Grilli dopo aver ammirato i due corni del Gran Sasso
purtroppo i miei compari sono già alla frutta
e quindi decidiamo di abortire il giro originario e accorciarlo scendendo dall'1 verso la Val Maone, discesa molto ostica e penduta e resa ancora più dura dai numerosi sassi franati sul sentiero
poi con un taglio a mezza costa ci rimmettiamo sul sentiero principale che scende in Val Maone
la sempre bellissima Val Maone
un posto magico con un silenzio quasi irreale
e la pacatezza che si prova dando quelle 4 pedalate (ma 4 di numero
) a Campo Pericoli
ma la tranquillità viene di botto cancellata dal crostino che ci troviamo davanti e che dobbiamo affrontare se vogliamo risalire al passo della Portella
fortunatamente il tratto non è lungo anche se il passo lassù è ancora lontano
ma con calma si arriva dappertutto vero Geppo ?
alla Portella ci riposiamo un po anche perchè la stanchezza per qualcuno è al limite e scendere per 1300 mt di dislivello in condizioni non lucide può diventare un problema più grosso della salita stessa, ma poi imboccata la lunghissima discesa del 102 o del Vallone della Portella tutte le fatiche spariscono come d'incanto
Infatti il sentiero è una vera libidine: tutto tornantini non difficili ma da fare in derapata
poi man mano che si scende e il sentiero entra nel bosco diventa quasi un bike park naturale che deve essere affrontato a tutta e dove fare a sportellate grandioso, bello, bello, bello, l'avevo fatto tanto tempo fa questo sentiero è non mi era piaciuto forse anche perchè avevo sbagliato strada ma ieri è stata una bellissima riscoperta da annoverare in uno dei best che scendono da li forse anche più bello di quello che scende sotto la funivia.
Alla fine solo 900 mt di dislivello ma i miei compari erano sfatti come se ne avessero fatti 2000
; in realtà il giro è stato duro anche perchè tutto a spinta e una spinta ostica a causa sia della pendenza che del fondo ma i giri sul Gran Sasso sono così io l'avevo scritto è cicloaplinismo allo stato puro è OMC puro e cristallino fatto su posti unici per bellezza e grandiosità chi ama la montagna non può che apprezzare simili giri, sennò ci sono tante ciclabili in giro andate li
io il prossimo we torno la
tutte le foto qui
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e la traccia gps