Tubolari

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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marcopelle75

Biker ciceronis
20/11/06
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mariano comense
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Tra qualche uscita potrò darti un reportage più completo,abbi solo un pò di pazienza.
Poi metterò sul mercatino i MAXITUBOLARI usati per il colaudo della soluzione (chissà, magari pure con le ruote....) e comincerò la preparazione di un prodotto più leggero dalle dimensioni più "xcistiche".

Igor!!!!!!!!!!!cosa??????????sul mercatino????????!!!!!!!!!!!!!!!!se le dovessi trovare prima che tu mi abbia contattato mi riterro' offeso personalmente!!!!!!!!:il-saggi::il-saggi::il-saggi::il-saggi::il-saggi::il-saggi::arrabbiat::arrabbiat::arrabbiat::arrabbiat::arrabbiat:
 
Marchino.....siete in due a darmi la caccia...ma non dimenticatevi del fattore peso, non indifferente su ruote così tirate: io sono 66 kg.
Fatemele provare altre 4-5 volte per garantire la tenuta del cerchio, dell'incollaggio del tubolare e del tubolare stesso, se tutto va bene (al momento non ne ho il minimo dubbio, ma voglio esserne certo), io passo oltre con la soluzione:

cerchio 290 grammi
mozzi 407 grammi (ma con la flangia più grande dei Progress)
raggi Sapim

che dite, ci sto sui 1300?

Il tutto con i tubolari da 42 mm da far realizzare, e nell'attesa una coppia di Dugast da 42 per fare il paragone.
 

marcopelle75

Biker ciceronis
20/11/06
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mariano comense
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Marchino.....siete in due a darmi la caccia...ma non dimenticatevi del fattore peso, non indifferente su ruote così tirate: io sono 66 kg.
Fatemele provare altre 4-5 volte per garantire la tenuta del cerchio, dell'incollaggio del tubolare e del tubolare stesso, se tutto va bene (al momento non ne ho il minimo dubbio, ma voglio esserne certo), io passo oltre con la soluzione:

cerchio 290 grammi
mozzi 407 grammi (ma con la flangia più grande dei Progress)
raggi Sapim

che dite, ci sto sui 1300?

Il tutto con i tubolari da 42 mm da far realizzare, e nell'attesa una coppia di Dugast da 42 per fare il paragone.

Igor, mi dici in mp quali sono questi mozzi con flangia piu' alta dei progress...
per il peso: 290+290+407+333(64cx ray da 292+ nipples ergal )=1320!!!
 

Federico FVG

Biker forumensus
7/6/06
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Spilimbergo (PN) - Friuli V.G.
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Specy Stumpjumper FSR EVO 29" m.y. 2013
bella la bici, molto retrò!!!

a parte le preoccupazioni da grammomaniaco, mi potreste spiegare come mai non si vedono tubolari sulle 26" o per usi più cattivi del XC?? è difficile tenerli in sede? sembrano una cosa interessante specie su una front, se sono comodi come si dice (e come dite)
 

marcopelle75

Biker ciceronis
20/11/06
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mariano comense
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bella la bici, molto retrò!!!

a parte le preoccupazioni da grammomaniaco, mi potreste spiegare come mai non si vedono tubolari sulle 26" o per usi più cattivi del XC?? è difficile tenerli in sede? sembrano una cosa interessante specie su una front, se sono comodi come si dice (e come dite)
il confort e' da paura, come lo e' lla trazione e il superamento degli ostacoli, solo che se lo tagli te ne torni a casa a piedi e se sei in mezzo ai monti non e' una cosa carina, questo con un tubeless non e' un problema, con camera, ago e filo da pesca a casa ci torni sicuramente....
 
come dice Marco il tubolare è una soluzione ottima per il comfort, ma incaso di problema diventa difficile intervenire: la foratura è molto più difficile che succeda, la pizzicatura è impossibile, nel caso ci siano problemi di ordine minore (spine, vetrini) si può ricorrere al fast, ma se il tubolare è tagliato, non ci sono storie.....si torna a casa a piedi, si smonta, si manda in ditta e si fa riparare (circa 50€).....purtroppo sotto questo aspetto il confronto con il tubeless è perso....
Federico, si vedono tubolari, eccome se si vedono, nelle passerelle più importanti (tutto il team Swiss Power utilizza tubolari Dugast), come nelle granfondo nostrane (ruote Tufo, Wheelsbike, Ambrosio).
Il limite sugli usi più cattivi è dato dalla dimensione massima dei tubolari in produzione: carcasse da 42/45 mm non sono certo l'ideale per fare freeride.
Io sono il primo che ha fatto produrre un tubolare tanto generoso in dimensione (60 mm di carcassa), e ti assicuro che le prestazioni sono quelle di gomme da 2,5 pollici da freeride, ma con il peso di un copertone tubeless da 2,1........
 

hgrazia

Biker superioris
22/5/06
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casamassima
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Marchino.....siete in due a darmi la caccia...ma non dimenticatevi del fattore peso, non indifferente su ruote così tirate: io sono 66 kg.
Fatemele provare altre 4-5 volte per garantire la tenuta del cerchio, dell'incollaggio del tubolare e del tubolare stesso, se tutto va bene (al momento non ne ho il minimo dubbio, ma voglio esserne certo), io passo oltre con la soluzione:

cerchio 290 grammi
mozzi 407 grammi (ma con la flangia più grande dei Progress)
raggi Sapim

che dite, ci sto sui 1300?

Il tutto con i tubolari da 42 mm da far realizzare, e nell'attesa una coppia di Dugast da 42 per fare il paragone.
infatti!!!:arrabbiat::arrabbiat:
 

Federico FVG

Biker forumensus
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...Io sono il primo che ha fatto produrre un tubolare tanto generoso in dimensione (60 mm di carcassa), e ti assicuro che le prestazioni sono quelle di gomme da 2,5 pollici da freeride, ma con il peso di un copertone tubeless da 2,1........

ah fatto produrre apposta addirittura!! sul comfort ci credo ora che ho capito come funziona... certo la storia che se si taglia si è assolutamente fregati è 1 bella noia!! dovrebbero farli 2-ply!! se pesano così poco per me non è 1 problema che pesino di più, ora giro con HighRoller da 2,35 2-ply... ah, in salita il 22 è il mio più grande amico :celopiùg:!!!

vabbè, troppo sperimentale per le mie tasche ma molto interessante...
 
e continua l'esplorazione della soluzione tubolare: sono appena rientrato dalla seconda uscita coi gommoni, purtroppo sempre sul bagnato, purtroppo quindi non ho potuto saggiare il comportamento realmente sull' asciutto, ma la soluzione continua a stupirmi: sempre eccelsa la trazione, fenomenale l'assorbimento, ottima scorrevolezza.
Oggi mi sono fatto una salitella un pò più lunga, su asfalto, per saggiare le qualità della ruota sul rilancio e sulla pedalata regolare; come sempre si è scritto, c'è una soglia di velocità sotto la quale la 29" perde prestazione, oltre la quale il maggior diametro e la maggiore massa volanica diventano invece un vantaggio: non so stabilire quale sia la velocità soglia, ma una salita lunga da padellino su asfalto può diventare realmente più impegnativa, mentre ritengo che su sterrato le doti di grip e assorbimento di cui dispongono i salsiccioni, possano compensare la maggior pigrizia.
L'incollaggio tiene e resta ben stabile, nonostante le dimensioni inverse tra le due componenti (cerchio stretto e tubolare largo).
I Racing Ralph mi erano stati descritti come gomme estremamente morbide e dalla facile usura, ma forse la costruzione tubolare li fa lavorare diversamente, facendo soffrire meno il battistrada per la deformabilità della carcassa. dopo 3 uscite, di cui una su asfalto, la tacchettatura non è minimamente intaccata.
 

Federico FVG

Biker forumensus
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secondo voi queste pezze potrebbero riparare un tubolare squarciato?? sul sito dicono che riparano un tubeless (e 1 che le usa dice che dopo averne messa una il copertone è tornato praticamente perfetto)

http://www.competitivecyclist.com/r...-park-tool-emergency-tire-boot-4629.51.1.html

a dir la verità qui dice che si usa per riparare le spalle del copertone, ma non vedo perché non dovrebbe funzionare anche sul battistrada... anzi, è forse meno soggetto a flessioni delle spalle!! poi per le punture dovrebbe lavorare il liquido tubeless...

EDIT: penso di essermi risposto da solo!! non si può riparare il tubolare se non squarciandolo dall'altro lato perché è appunto un tubo chiuso...
OK ora vado a dormire!!
 
e continuano i test in casa petit napoleon!!!!!


Siamo alla quinta uscita, senza nessun problema di sorta.....ieri fango a gogò, pressioni medie (1,5/1,7) e percorso SMOSSO......nel fango il R.R. non eccelle particolarmente, ma non ha sfigurato e ha garantito prestazioni superiori a gomme da 26 ben più tassellate come le Conti Speedking.
Mi sono incocciato con un tipo, NOMAD munito con totem, è chiaro che in discesa il confronto è stato impari, evabbè sella bassa e 180+ 180 contro 80 e sella alta. (ma pure in salita ;-) ), ma si è pure lui stupito che con la front si potesse fare tanto......
Il merito va all'ottima Stambek, ma i tubolari (che forse proprio ieri hanno avuto il battesimo in discesa di "ritmo gara") hanno fornito quel plus di grip che ha permesso di restare staccato in termini cronometrici abbastanza ridotti.
Sotto la foto del copertone post dopo circa 130 km, come si vede non è minimamente intaccato.....nonostante la mescola del battistrada sia estremamente morbida.
 

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Cocomero

Biker urlandum
http://wheelfanatyk.blogspot.com/2007/06/how-tubular-are-made-and-maintained.html
Qualcuno lo legge, e mi da una blanda traduzione......io non conosco l'inglese....

L'ho tradotto di getto, non badare a punteggiatura e a doppie troppo doppie o mancanti.

Come sono fabbricati e come ci si prende cura dei tubolari
Il seguente articolo è stato scritto da Spence Wolf, ed è apparso per la
prima volta sulla rivista American Cycling nel Giugno del 1966.
Le immagini appartengono a Wheel Fanatic.
I tubolari costruiti a mano sono una necessità per i corridori
professionisti e per tutti quei ciclisti che pretendono il massimo per
quanto riguarda la risposta del mezzo e la facilità di pedalata.
Tubolari siffatti sono costosi, di spessore minimale e vulnerabili sia agli
agenti atmosferici che ai detriti che si trovano lungo la strada.
Tuttavia la durata ti tali tubolari può essere estesa grazie ad una attenta
manutenzione.
I tubolari da gara vengono costruiti avvolgendo un sottile filamento su
un cilindro, più o meno come si fà con una bobina elettrica.
Il filamento viene poi ricoperto con lattice liquido, il quale, dopo
qualche ora, avrà la funzione di tenere unite fra di loro le varie sezioni di
filamento e dare, quindi, all'insieme consistenza di tessuto.
Il tessuto vine separato dal cilindro mediante un taglio a 45 gradi e
posto sul banco di lavoro con il lato che presenta il lattice rivolto verso
l'alto. Quello che in sostanza si ottiene è un lungo e stretto
parallelogramma.
Tale parallelogramma viene tagliato a misura, ripiegato a metà e
laminato.
Successivamente le parti terminali di forma triangolare vengono
sovrapposte e laminate, andando a formare il giunto; a questo punto il
tessuto ha la forma di banda.
Se il giunto è ben fatto allora risulta indistinguibile dalle altre parti della
banda.
I successivi passaggi per l'ottenimento del tubolare non vengono
trattate in questo articolo.
Quello che è interessante è il fatto che il tessuto non viene vulcanizzato
ma è tenuto assieme solo grazie al lattice essiccato.
Il lattice tuttavia è di facile solubilità in solventi a base di petrolio o altri
tipi di solvente per cui questi agenti chimici (ad esempio mastice per
gomma, olio, benzina ecc.) non devono venire a contatto con il tessuto
del tubolare.
L'uso di mastice per tubolari è consentito in quanto la banda di
protezione, posta sul tubolare, preserva il tessuto del tubolare stesso
dal venire a contatto con il mastice.
La parte laterale esterna dei tubolari da strada viene ricoperta in
fabbrica al momento della produzione del tubolare stesso; tuttavia tale
strato è sottile e in breve tempo si consumerà esponendo i fili della
carcassa agli agenti atmosferici.
Per rimediare a questo problema si è applicata della gomma lacca sui
fianchi del tubolare ma i risultati sono stati insoddisfacenti in quanto la
gomma lacca è friabile e si sfalda.
Applicare mastice da gomma non vuol dir altro che causare problemi in
quanto il mastice accelera la disgregazione del lattice, il che comporta
una separazione dei fili della carcassa.
La migliore protezione dei fianchi è quindi il lattice naturale.
Al fine di preparare il tubolare per il lattice si deve innanzitutto installare
il tubolare sul cerchio, gonfiarlo e pulirlo adeguatamente con liquido per
piatti e acqua e risciaguare ben bene con acqua.
Quando i fianchi si sono asciugati allora i fianchi del tubolare sono
pronti per il lattice.
Dalla mia esperienza posso consigliare di utilizzare pennellini da
saldatore (quelli che si usano quando si stagna ndr) per applicare il
lattice.
Prima di tutto bisogna pulire i pennellini per eliminare l'eventuale olio
che possono contenere e chiaramente i pennellini vanno utilizzati solo
per cospargere i fianchi del tubolare con lattice.
I tubolari vanno mantenuti gonfi fin tanto che il lattice non è asciutto il
che vuol dire per almeno 24 ore.
Agita ben bene il lattice e intingi il pennellino solo nella parte schiumosa
così ottenuta questo ti consentirà di non raccogliere troppo lattice sul
pennellino.
In questo modo sarai in grado di applicare un velo sottile di lattice sui
fianchi del tubolare.
Se durante la fase di agitazione del lattice, questo non produce schiuma
allora puoi aggiungere un cucchiaio di ammoniaca per ogni litro di
lattice (per la precisione 1 Quart = 1,136 litri).
Se il lattice è troppo denso si può aggiungere acqua distillata.
Spargi il lattice sui fianchi del tubolare velocemente facendo attenzione
a non farne colare troppo.
Dopo aver eseguito la procedura lascia che il lattice si asciughi tenendo
la ruota in luogo riparato e a temperatura ambiente per 24 ore.
Ora non ti resta che passare i fianchi del tubolare con del borotalco per
eliminare l'appiccicosità residua e il tubolare è pronto per l'utilizzo.


Shambhala
 
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