Grazie a te, pedalare in tua compagnia è stato un vero piacere. Oltretutto, "sfruttare" la tua conoscenza del percorso nelle prime due discese sotto la pioggia, seguendo la tua traccia ad evitare le sconnessioni, mi è stato davvero di grande aiuto. Mi spiace che non sei riuscito a vedere l'arrivo a causa del tuo "fastidio", ti sarà di maggior stimolo per riprovarci (e riuscirci) il prossimo anno...
Per il resto, a ruota libera...
I complimenti all'organizzazione mi sento di farli, sinceramente. Però non è stato tutto da dieci, a cominciare dalle confuse comunicazioni su griglie e percorso. Io ho letto su FB (uno dei canali ufficiali della manifestazione) la notizia ufficiale del ripiego sul piano B, sono andato alla mia griglia (rossa) sul lungolago solo per essere rimandato dopo un po' al palaghiaccio e da lì, dopo parecchi minuti, di nuovo al lungolago e alla linea di partenza, dove evidentemente lo speaker aveva già dato la notizia del ripristino del piano A. Evidentemente siamo stati in molti a farci i fatti nostri disinteressandoci delle comunicazioni, visto che a Cocoku e me il dubbio del riallungamento è venuto solo quando, in Val Marzon, abbiamo incrociato Hynek, Walker, Longo e Lakata (lui un po' meno a dire il vero) impegnatissimi ad uscire ed entrare nelle varianti nel bosco. La conferma ci è arrivata da un volontario al successivo ristoro all'attacco della salita per il Carpi.
Altra cosa strana (le classifiche fanno parte della sfera organizzativa anche se affidate a strutture esterne) è che ai GPM ed ai punti intermedi ci sono meno passaggi che nella classifica finale. Forse alcuni dei molti che scendevano contromano in vari punti della gara sono passati lo stesso dal palaghiaccio finendo tra gli "Epici", come mi sembra che qualcuno abbia già confermato... E probabilmente si sarebbero dovuti presidiare meglio anche gli innesti nel sottobosco del finale.
Un grosso ringraziamento all'organizzazione comunque per aver messo in piedi la gara e anche per aver avuto alla fine il coraggio di mantenere il percorso previsto in origine, senza tagli. Ma soprattutto grazie ai volontari che ci hanno assistito per tutta la giornata, in modo particolare a quelli che si sono sorbiti le intemperie sul ripidone del Vallon.
Grazie anche ai miei compagni della prima metà di gara, particolarmente Cocoku come già detto.
Personalmente, di solito finisco nell'ultimo 10% delle GF o Marathon normali, nell'ultimo 15% in quelle tipo SRH o DSB (o 3Epic), dove i "turisti" come me (senza offesa per nessuno) sono in numero maggiore. Pedalo per divertimento, quindi se piove non esco e neanche se le previsioni sono tanto negative. Ecco perchè ho fatto fatica a decidere di partire. Ma non volevo essere un altro Viganò e sono partito con l'intenzione, se il tempo non fosse migliorato, di rientrare ad Auronzo dopo i primi 2 GPM. Prima di Lozzo ero quasi intenzionato a tornare indietro, tanta era l'acqua, ma all'attacco della prima salita Giove Pluvio ha dato tregua. La compagnia di Cocoku ed altri 2 o 3 sventurati, subito davanti alla moto del fine gara, mi ha dato l'ultima spinta e sono andato avanti. All'attacco del Carpi Cocoku mi ha esortato ad allungare per cercare di prendere il cancello di Misurina (che poi non c'era), visti i suoi problemi. Da lì in poi ho recuperato diverse posizioni in salita, strano per me, ma negli ultimi 2 km ho dovuto cedere e camminare un po'. Altre posizioni le ho guadagnate nel fango dopo il Monte Piana, ma lì ho iniziato a temere che il Crossmark dietro, scelto per il parecchio asfalto e perchè non mi aspettavo comunque tanto fango, non fosse la scelta ideale. La salita all'Auronzo l'ho patita: ho dovuto camminare per un buon tratto dopo la metà, ma sono arrivato comunque sui pedali al GPM. Infine l'ultimo tratto. Molto impegnativo il Vallon, forse anche perchè dopo 1000 passaggi era un po' rovinato rispetto ai primi, con qualche pietra/buca in più. Comunque bello, anche se molto duro a fine gara. Mi sono piaciuti anche i tratti nel bosco in Val Marzon, ma lì ho avuto l'amara conferma che il Crossmark non andava bene... Su un ripidone fangoso, dopo aver passato un biker più prudente di me (a ragione...), complici anche gli
occhiali da vista sporchi e appannati che nella poca luce mi facevano vedere ben poco, ho perso la ruota posteriore, ho mollato i
freni per raddrizzare la bici, ma questa ha ovviamente preso velocità. Ho ripinzato, perdendo ovviamente l'anteriore a questo punto, e finendo a terra di fianco. La spalla ha iniziato a farmi male, ma mancavano circa 8 km all'arrivo. Ho stretto i denti, ho fatto a piedi un paio di altre varianti (non vedevo veramente nulla con gli occhiali...) e tra una fitta e l'altra sulle asperità sono arrivato al Palaghiaccio, non prima che mi scendesse la
catena proprio all'attacco della salitella dopo il lago, facendomi perdere i 3 che avevo davanti. Grande la soddisfazione per averla chiusa comunque, anche se in 9h45'. Secondo me, probabilmente a causa delle condizioni meteo, è stata molto dura, forse più della Hero corta che pure mi ha fatto soffrire.
Ieri mattina le radiografie mi hanno dato l'ultimo responso: frattura della clavicola, per cui per un mesetto niente MTB. Ma comunque ne valveva la pena.
Il percorso non mi è dispiaciuto, nemmeno l'asfalto in quantità rilevante. Anzi, visto il tempo ha dato una mano. Peccato, appunto, che mancasse il panorama che ce lo avrebbe fatto apprezzare di più.
Ancora un appunto sul vestiario.
Io avevo intimo e calzini della Sixs acquistati sabato nel piazzale, completo estivo e antipioggia, slacciandoli in salita e chiudendoli in discesa. Sacchetti di plastica nei piedi e copriscarpe leggeri. Casco con cuffia da doccia e bandana normale e guanti estivi. Avevo un cambio quassi completo (mi mancava la salopette) nello
zaino, ma non l'ho usato e sono rimasto 10 ore sotto l'acqua senza particolari problemi, solo un po' di intorpidimento a pollice e indice in alcuni dei tratti di discesa più elevati e qualche sensazione di fresco all'attacco del Vallon.
Infine, ora l'ho fatta. Mi spiace per il tempo, soprattutto per non aver nemmeno visto i fantastici panorami della zona, se non per un attimo la Cima Grande in uno sprazzo tra le nubi. Il prossimo anno sono intenzionato a reiscrivermi, ma la rifarò solo col bel tempo. Se dovesse ripiovere, farò il Viganò, tanto non devo dimostrare niente a nessuno...
Scusate la prolissità...