Fanini sbuca sempre fuori in occasioni come queste, sempre quando c'è da ottenere visibilità e pubblicità gratuita verso la sua squadra (che altrimenti si filerebbero davvero in pochi).
Mister "Love and Life" al posto di parlare alla stampa dovrebbe andare da Torri, dai Carabinieri, dal Ris o da chi diavolo vuole lui e fare nomi e cognomi, portare documenti, prove, evidenze...
Così è uno sparare nel mucchio che, pur essendo verosimile (i rientri anticipati dalla Vuelta mi puzzavano anche a me: cos'è, non ci si stanca a casa allenandosi? Non si corre il rischio di cadere anche allenandosi a casa?) non ottiene niente altro se non alzare un polverone assurdo.
Viene tirato per l'ennesima volta in ballo Pantani e quel fantomatico scambio di provette con Forconi (che, a dire di Fanini, il giorno dopo sarebbe andato a confessarsi da lui...)
Ma io dico: caro Fanini, se Forconi ti viene a dire che si è "sacrificato" per Pantani, tu che fai tanto il santo immacolato perchè non lo vai a denunciare subito? Perchè ti sei tenuto dentro tutto per dieci anni salvo poi ricordartene quando ti fa comodo?
Ormai non credo a nessuno e a niente.
Il ciclismo, lo sport professionistico in generale, sono una mafia. Un mondo dove comandano i soldi. A nessuno fa comodo parlare davvero, a nessuno.
Tutti e ribadisco tutti, fanno parte dello stesso ingranaggio.
Però non è giusto che paghino solo i corridori.
E dico un'altra cosa: se sua santità immacolata "love and life" Fanini dice che Riis e altri non dovrebbero stare più nel ciclismo, lui cosa ci fa ancora in mezzo ai maroni???
Anche lui ha avuto le sue belle beghe di casi di doping in squadra e alle sue dipendenze ha un direttore sportivo che, per sua stessa ammissione, si aiutava...
E allora perchè non ha parlato da subito?
Perchè parlare ora, con il mondiale in Italia (noi italiani siamo bravi a tirarci le mazzate sui maroni da soli, oh...) e con tutto il mondo che ci guarda?
Dov'era a Gennaio, a Dicembre?? Dov'era quando la stagione non era ancora ripartita?
Più ci penso, più penso al mondo professionistico e più mi gira la testa per la nausea e lo schifo...
Domenica volevo andare a Varese per la gara dei prò, ma mi è passata la voglia...
Resto sempre più convinto che la parte sana del ciclismo siano quei pochi (come noi del forum) che prendono le gare e gli allenamenti dalla giusta prospettiva: tanta fatica, tanta voglia di mettersi alla prova, tanta voglia di aggregarsi e conoscersi e tanta, tanta autoironia per il risultato più o meno modesto.
Gli altri, quegli stessi che si dopano per un prosciutto o che magari ti insultano perchè tu osi rallentarli di due secondi nel bel mezzo di un sentiero sono solo uomini piccoli piccoli...