Mi spiace per gli inconvenienti di cui avete dato testimonianza e spero che gli incidenti non abbiano avuto conseguenze serie. Nella 102 Km, a quanto ho potuto vedere, ci sono state meno situazioni delicate, ma a prescindere da questo mi pare che la manifestazione sia stata ben organizzata ed altrattanto ben gestita. Lungo il percorso era stata schierata una quantità impressionante di persone a presidiare i punti critici e questo rassicurava. Sul percorso stesso non posso che dire bene; queste sono le gare che a me piacciono: lunghe, con molta salita, numerosi passaggi tecnici e discese quasi esclusivamente su sentieri! Una gara, a mio avviso, può dirsi veramente completa quando mette alla prova non solo le gambe dell'atleta, ma anche e soprattutto tecnica, resistenza e determinazione mentale.
Non posso che essere soddisfatto per come sono andate le cose, soprattutto perché quasi tutto è filato liscio! Ci tenevo molto a questa manifestazione, che sento un pò come quella "di casa". A posteriori devo ammettere che la conoscenza del percorso (per me limitata al solo settore montano) si è rivelata molto utile; sapere cosa aspetta e gestirsi di conseguenza non è cosa da poco. Il mio obiettivo era uno e solo uno: finire la prova. Non ho velleità agonistiche particolari (e come potrei, visto che vado piano?), ma a darmi soddisfazione è solamente il confronto con me stesso. Nonostante ciò ho concluso con mezz'ora in meno rispetto a quanto stimato. In partenza ho visto diverse persone spingere come forsennate, salvo piantarsi poi alla prima salita... Un classico. Io ho avuto la fortuna di agganciare un gruppetto, con il quale sono arrivato praticamente fino a Sequals. Qui ho avuto il piacere di incontrare the.mtb.biker, che saluto. Poco prima avevo visto un compagno di squadra a terra: al termine di un drittone con svolta secca a sinistra era finito lungo, scivolando sul greto sassoso un paio di metri sotto. Per fortuna stava alzandosi, rassicurando al tempo stesso un'addetta alla sicurezza che gli andava incontro. Per noi la prima salita vera, escludendo il Col Palis, iniziava solo dopo 45 Km, praticamente tutti passati a spingere senza mai rifiatare... Nel secondo ristoro ho trovato un ragazzo con la gomma a terra, che mi ha chiesto una mano: qualche minuto l'ho speso volentieri per aiutarlo, ma tra me e me non potevo fare a meno di pensare: "ragazzi, cosa aspettate a montare i tubeless ed a farla finita per sempre con le forature?" Molto bello il sentiero a saliscendi dopo il Col Palis, ma la partita vera iniziava a Travesio. Ho gestito le salite come faccio sempre, cioè tenendo un'andatura agile, il più possibile costante. L'obbligo era preservare le energie, in vista dei numerosi saliscendi, anche molto ripidi e dal fondo infido, che sarebbero seguiti. Per scelta mi ero caricato in spalla lo zainetto (anche la bici però non è una piuma), ma nonostante questo in salita mi sono difeso abbastanza bene. Macinare dislivello e rampe tossiche abitua a soffrire!
Il settore montano quindi è volato senza che me ne rendessi conto... Prima della salita da Manazzons ho preso il mio unico gel (a proposito, anche in questa gara non sono mancati i soliti "campioni" di incivilta che hanno lordato l'ambiente con ogni genere di porcheria), ho riposto nella tasca la confezione e mi sono apprestato a superare quella che sapevo sarebbe stata la salita peggiore, non solo perchè molto ripida, ma anche perchè da affrontare con oltre 80 Km sulle gambe. Poi, i sentieri del monte Santo, di Vigna e di Oltrerugo sono stati una goduria, ma le mie previsioni sul rientro a Splilimbergo si sono purtroppo rivelate esatte: immaginavo che sul Tagliamento avrei sofferto, ma non pensavo così tanto! Arrancavo su quel fondo sciolto con il consueto vento avverso, pregando che l'agonia finisse presto, ma una volta arrivato in paese, ove sapevo avremmo dovuto salire ancora, mi sono accorto che occorreva faticare sul sentierino sotto la chiesetta e non su asfalto come avevo pensato. Non amo spingere a piedi quindi... Sotto a pedalare ancora, dando fondo alle ultime energie! Entrato nel piazzale della chiesa con espressione stravolta, ho visto ET (reduce dalla 51 Km) che mi ha accolto incoraggiandomi. Ripreso un pò di fiato, ho coperto gli ultimi metri in centro storico, giungendo al traguardo felice per essere riuscito a terminare la gara. Arrivederci alla prossima 100 Km!