Del tuo post, condivido pienamente l'esigenza di regolamentare le qualifiche. Trenini, impedimenti più o meno consapevoli, attese reciproche lungo il circuito, pseudo-strategie da DS nei box... non si possono vedere. Dovessi e potessi decidere io, ristabilirei superpole in uso anni fa in SBK con giro lanciato per ogni pilota. Tra l'altro, renderebbe le qualifiche ben più attrattive dal punto di vista televisivo.
Sull'incidente di MM non la vedo come te (e altri). Posto che per esprimere la propria opinione non occorra aver personalmente vissuto l'esperienza che si commenta (altrimenti tutti potremmo esprimerci su ben poche cose), io in pista ci sono andato per 15 anni, anche assiduamente. Nell'incidente tra Marquez e Bulega non ci vedo responsabilità o comportamenti censurabili da parte di nessuno dei 2. Erano vicini e "ingarellati", come è giusto che sia, probabilmente prossimi (o oltre) al limite fisico di moto e gomme, in una situazione in cui non tutto è sotto controllo nè prevedibile: spesso va bene, altrettante volte capita l'incidente. Se non sei disposto a spingerti fino a lì, non fai il pilota a quel livello.
Perchè capita spesso a Marquez (ma non solo a lui)? Perchè è un pilota risoluto, coraggioso, combattivo ed estremamente veloce. Per arrivare dove è arrivato lui, devi essere così... un cagnaccio come lo era Rossi dei tempi migliori, determinato oltre ogni dubbio e incertezza. Altri piloti sono stati e saranno altrettanto veloci, ma senza quella "rabbia" (una sorta di trance agonistica, che poi è quello che popolarmente definiamo "chiudersi la vena") che ti fa guidare sul margine del disastro, mancherà sempre qualcosa per arrivare nell'olimpo del motorsport, non tanto in termini di risultati (anche), quanto di prestigio e riconoscimento. Ed è ciò che amano (o odiano, in base al posizionamento) anche gli appassionati/tifosi.
Quindi sì, Marquez è spesso presente nei casini... perchè pur non essendone sempre il diretto responsabile, puoi giurarci che lo troverai spesso lì al 110% dell'impegno, oltre la soglia (già altissima) in cui la maggior parte dei piloti accende il lato consapevole del cervello e chiude (un pochino) il gas.