A parte che essere giornalisti non assicura di essere intelligenti, oppure obbiettivi.
Ma come si fa a non arrivarci? Qualunque team manager vorrebbe dal suo fornitore di moto la migliore... cosa ci trovi di strano o di complottista?
Che questo sia fatto specificamente per impedire al bimbominkia, o a chiunque altro, di essere competitivi è un parto di una mente malata di idiozia galoppante.
Strano che voglia galoppare anche tu in compagnia.
Mi fa piacere che ti diverta... vedo che esci con argomenti tanto tristi e ritriti, che magari ti svaghi un po'
Secondo te, nella MotoGp, Rossi non ha alcun peso politico ed è una figura irrilevante sia per Ezpeleta, sia per la dirigenza Ducati.
Ok!
Quindi Guidotti ha chiesto per Marini la moto uguale Nakagami ahahahahahahah
io sarò analfabeta ma tu e la Moto Gp siete un ossimoro ….
E tu mi pare che sia dedito all'ippica
Suvvia!
A proposito, visto che, da tifosi 46, siete costretti a giustificare le carognate dei grandi campioni (eccetto quelle del suo erede Marquez), fatemi una bella lista delle porcate fatte in pista da Stoner e Rainey.
EDIT:
"Una rinfrescatina alla memoria"
«
Vale è il mio idolo, ho il suo poster in camera», cinguettava Marc appena sbarcato in MotoGp nel 2013.
«
È la mia versione upgraded. Pure Stoner diceva di essere un mio vecchio fan, ma non era vero. Marc invece è sincero», confermava Rossi apparentemente sedotto da quel piccolo irresistibile piacione.
Così
erano stati baci, abbracci e complimenti pure il 21 luglio 2013 a Laguna Seca, quando lo spagnoletto aveva apparecchiato la presa del potere.
Il suo sorpasso al leggendario Cavatappi non fu solo un mirabile gesto tecnico, ma un chiaro atto simbolico:
Marquez infilò Rossi nello stesso punto, zona tombino, dove Rossi nel 2008 aveva sverniciato Stoner con una manovra entrata nella storia. «
Lui voleva farlo apposta, a me, proprio in quel posto, uguale», commentò Rossi quasi con ammirazione. «
Gli chiederò il copyright...», sorrise
Marquez, il cui processo di identificazione col maestro a quel punto pareva compiuto: simpatico, leggero, talentuoso come nessuno nella storia a parte Vale.
Si poteva non amare uno così? Infatti la
gara finì con Rossi che strozzava simpaticamente Marquez. Fratellone e fratellino. Che poesia.
L’ultimo momento felice è il passaggio di Marquez al Ranch di Rossi a Tavullia nel settembre 2014: c’è una foto dove sorridono felici dopo un pomeriggio di cross. Come stona con la foto del 19 aprile 2015 a Termas de Rio Hondo, Argentina: Marquez, più lento di Rossi, tenta l’impossibile, tampona la Yamaha blu e cade. Vale vince e dice: «Marc è sempre duro. Prima mi ha sportellato, poi mi ha colpito da dietro. Ha sbagliato».
Marquez abbozza, ma comincia a ruminare astio. Che esplode ad Assen il 27 giugno: all’ultima curva Rossi è davanti, Marc tenta una manovra disperata, contatto, Rossi esce di traiettoria, taglia la curva sulla ghiaia, rientra in pista e vince.
L’altro è secondo e furioso.
«Che cosa avrei dovuto fare, sparire? È lui che mi ha sbattuto fuori», ringhia Vale.
«Ora so come comportarmi in futuro», sibila Marc.
Il punto di non ritorno è qui.
Marquez si convince che Rossi gli ha fatto perdere definitivamente il terzo Mondiale e pianifica la sua opera di disturbo. Non che si sia innamorato di Lorenzo, ma è deluso da Rossi.
Anche Marc però candido non è,
e pure in questo i due continuano a essere uguali.
Sepang è stato solo l’episodio finale e clamoroso di una lunga storia