Secondo me è vero: non bisogna spingersi troppo soprattutto quando si è stanchi. C'è comunque da dire che scendere in tratti molto impegnativi o magari esposti, sia perchè uno non se la sente o magari si sente stanco non è affato disonorevole. Tanto non c'è nulla da dimostrare: non si diventa certo eroi rischiando la pelle. Anche si qualcuno rimane un po indietro si aspetta. Non c'è nessun problema, anzi ci si riposa un pò. Questo credo che valga in tutte le nostre uscite: se c'è qualcuno di meno esperto, non viene criticato: si cerca sempre di dare una mano con consigli o suggerimenti e se necessario si aspetta.
Certo che il gruppo certe volte ti spinge a osare un po di più (magari se sei da solo la paura di cadere e di non avere nessuno che ti aiuta ti spinge ad essere più prudente), ma questo dipende anche da persona a persona.
La mountainbike è un'attivita piuttosto pericolosa e tutti ne dovrebbero essere consapevoli. Una caduta può avere esiti rovinosi, anche a velocità bassa.
Secondo me il capogita non ha alcuna responsabilità (non parlo dal punto di vista legale, di cui non sono per nulla esperto) se qualcuno si fa male. Sta al buon senso di ognuno di valutare se è in grado di effettuare un percorso ed eventualmente informarsi sulla difficoltà prima di partire. D'altra parte è impensabile che una sola persona possa badare a tutte le persone che compongono il gruppo. Anche lui ha il diritto di godersi la gita. Poi non siamo dei bambini che hanno bisogno della balia... Ognuno deve avere la proria responsabilità.
Dico questo come considerazione generale, senza alcun riferimento all'incidente di Andrea. Li eravamo in fila dietro a Monorotula e andavamo ad una velocita normale, non folle. Si è trattato un incidente che sarebbe potuto accadere a chiunque di noi, complice anche il fondo viscido.