test 29 a garda vr il 06/01/2011

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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maurilio 58

Biker superis
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garda
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Rgazzzi vi prendo in parola. Anche se ci si deverte perchè abbiamo due quad un trattorino con fresa che arriva in primavera, moto da enduro un Buggy una moto da trial una fresa tipo manuale e motoseghe di vario tipo tagliasiepi decespugliatori etc
un L 200
Tutto questo con i soldi della G.F. I Comuni non volevano farlo lo abbiamo fatto noi con grande successo da prendere ade esempio da altre località. A fine mese per coronare il tutto nascerà la Fondazione d'impresa Benacus Terre del Garda che cederà il testimone al Velo club del Garda che si occuperà degli eventi sportivi e altro.
Quando volete io sono pronto.
Credo di avere capito chi sei. Hai per caso una 29 con un manubrio che sembra il timone di una caravella?
Maurilio
 

Glicerina

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Milano
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Bike
Cannondale Topstone 3
Ti fai sentire per quella tua idea
Maurilio

Ciao Maurilio, ti scrivo io perchè Laura in questi giorni (e per almeno le prossime due settimane) non riuscirà a collegarsi ad internet. La sua chiavetta usb ha pensato bene di passare a miglior vita.
Cortesemente puoi mandarmi in MP il tuo numero così ti faccio chiamare?

Grazie mille!
Max
 

maurilio 58

Biker superis
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Col senno di poi. Parlando con chi utilizza la 29 qualche volta ad alto livello, Celestino, o tra gli amatori sentendo e guardando le reazioni. Diciamo che un percorso come quello di quest'anno a Garda non consentiva nella maggior parte dei casi di utilizzare la 29. Pochi secondo i DS delle squadre la sanno sfruttare gare nervose. Sicuramente come dice Bechis chi ha la fortuna di avere a disposizione un telaio facile al rilancio non trova particolari difficoltà
in questo tipo di gare. Ghirotto invece non tocca nemmeno l'argomento nessuno o quasi dei suoi utilizza questa misura di ruote.
Sentiamo chi l'ha utilizzate venendo magari direttamente dalla 26 come si è trovato in situazioni del genere.
Maurilio




volevo informarvi che il 6 gennaio a garda verrà organizzato un test bike lungo il percorso della gf Paola Pezzo con 29, scott, event, titici, focus, sunfil, linskey, specialized.
Partenza dal lungolago verso le 9,30/10 (appena so l'orario preciso e le modalità vi informo).
Al termine per chi vorrà ci sarà la possibilità di un confronto diretto con i produttori che illustreranno i loro prodotti.
NN resta che sperare che la befana porti un meteo decente!

Naturalmente possono partecipare alla pedalata anche le 26...
 

ios66

Biker forumensus
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dosso (FE)
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Col senno di poi. Parlando con chi utilizza la 29 qualche volta ad alto livello, Celestino, o tra gli amatori sentendo e guardando le reazioni. Diciamo che un percorso come quello di quest'anno a Garda non consentiva nella maggior parte dei casi di utilizzare la 29. Pochi secondo i DS delle squadre la sanno sfruttare gare nervose. Sicuramente come dice Bechis chi ha la fortuna di avere a disposizione un telaio facile al rilancio non trova particolari difficoltà
in questo tipo di gare. Ghirotto invece non tocca nemmeno l'argomento nessuno o quasi dei suoi utilizza questa misura di ruote.
Sentiamo chi l'ha utilizzate venendo magari direttamente dalla 26 come si è trovato in situazioni del genere.
Maurilio


Ciao Maurilio,

Io non ho esperienze dirette con le 29er,pero' mi sto interessando a tale tipologia di mtb,per il momento cerco di documentarmi il piu' possibile e sulla base di cio',a mio modesto parere il percorso della P.Pezzo e' invece adatto all'utilizzo delle 29er.

Provo di spiegarmi meglio,la prima parte del tracciato con la prima salita,come del resto la prima discesa abbastanza sconnesse si prestano alla grande all'utilizzo di tali mtb,come del resto la seconda parte del tracciato dal km 20 in poi,risulta molto veloce e scorrevole per cui sopratutto da qua' fino alla fine le 29er sono molto avvantaggiate.

Ripeto NON sono un possessore di 29er,per cui le mie considerazioni sono puramente personali.

Mi pare di ricordare che lo scorso anno mi sono trovato in griglia di fianco ad Azuma,il quale se non ricordo male,partecipo alla gara con una Scott scale 26er con forka rigida carbon,quindi alla luce di cio' perche' non dovrebbero essere avvantaggiate le 29er?

Attendo conferma da coloro che hanno partecipato alla GF in sella ad una 29er,io non ero in gara ma in giro per Garda ne ho viste veramente tante.

P.S. x Maurilio...oggi prima vittoria stagionale per il nostro modesto team,il nostro presidente Michele,che hai avuto il piacere di conoscere ha colto il primo successo stagionale aihme in bdc.:}}}:
 

wilcoyote

Biker perfektus
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Col senno di poi. Parlando con chi utilizza la 29 qualche volta ad alto livello, Celestino, o tra gli amatori sentendo e guardando le reazioni. Diciamo che un percorso come quello di quest'anno a Garda non consentiva nella maggior parte dei casi di utilizzare la 29. Pochi secondo i DS delle squadre la sanno sfruttare gare nervose. Sicuramente come dice Bechis chi ha la fortuna di avere a disposizione un telaio facile al rilancio non trova particolari difficoltà
in questo tipo di gare. Ghirotto invece non tocca nemmeno l'argomento nessuno o quasi dei suoi utilizza questa misura di ruote.
Sentiamo chi l'ha utilizzate venendo magari direttamente dalla 26 come si è trovato in situazioni del genere.
Maurilio

Ciao Maurilio, Sicuramente i pro hanno esigenze diverse e lontane anni luce da Noi normalissimi "bikers della Domenica" che arrivano al traguardo dopo 40-50-60..100 minuti ed oltre dopo il Vincitore,
per quel poco che può valere il mio modesto contributo, ho partecipato a quasi tutte le edizioni della G.F. Paola Pezzo con bici da 26" tranne le due ultime edizioni 2010 e 2011 fatte con la 29er,
Tralascio commenti sull'edizione 2010 dove ho avuto molti problemi di code e rallentamenti, quindi non ho potuto avere un confronto diretto,
per quel che riguarda l'ultima edizione...Mai divertito tanto con la 29er, son partito con molta calma e con l'unica ambizione di arrivare al traguardo in discrete condizioni, poi man mano che passavano i primi durissimi 20 km. di gara, aumentava il divertimento, non Ti dico quanto ho apprezzato le qualità della 29er in tutte le situazioni presentatisi sul bellissimo percorso 2011, dall'asfaltone iniziale, alle prime 2 discese tecniche fino alla discesa verso il Crero, poi la salita durissima con pendenze da paura fatta totalmente in sella senza particolari problemi (ho dovuto Zigzagare tra molti bikers che salivano a piedi..tutti con 26er..:smile:)
Poi via via fino all'ultimo strappo che portava alla Rocca e che ho fatto in sella (...unico del gruppo che transitava in quel momento).

Concludendo, posso tranquillamente affermare che il percorso 2011 era adattissimo alle 29er,
naturalmente secondo il Mio parere, si sa...."...non tutti i gusti sono alla Menta..."
 

Bubotta

Biker superis
Alla prova del percorso di Garda tenutosi questo inverno, io ho voluto provare la 27.5.
Di seguito il mio ricordo.

Siamo andati lì apposta a provare le 29 pollici, ma ad attendermi c’era una bella 27.5 e non mi sono lasciata scappare la possibilità di provare una bella bici nuova, leggera, diversa, colorata.

Tutto è nato perchè stavamo correndo sul nostro percorso.
Trattorino (la mia bici), si stava comportando benissimo come al solito e la sua amazzone in sella veloce come un razzo, era in cerca di qualcosa. …la giornata era ricca di sorprese.
Distratta dalla vista meravigliosa del lago, dai compagni di avventura che facevano da punti di riferimento..a un certo punto siamo arrivati ad un specie di “info point”.

Vedo un camioncino, un tavolino se non ricordo male, e 3/4 ragazzi.
Mi fermo di scatto e la mia curiosità da “femminuccia” mi fa fare la fatidica domanda, senza un minimo di timidezza.
Che succede qua ragazzi? Si provano le 29’, vero?

Eravamo in compagnia di 3 ragazzi di Verona e Venezia conosciuti nel percorso e con i quali stavamo pedalando insieme.
Il Lav65 , Wil Coyote e il 3° (non mi ricordo più il nome, mi pare Giuseppe).

Dall’info point mi rispondono che c’è la prova delle bici e che se vogliamo e se siamo interessati possiamo farci avanti.
Chiedo se c’è la possibilità di provare una bici per me, e mi propongono subito una bella Axevo “Small” (unica taglia piccola disponibile) in carbonio con le ruote da 27.5’ pollici, e accetto.
Non avevo mai sentito parlare delle 27.5’ e sinceramente non ne conoscevo neppure l’esistenza..
Lascio il mio documento d’identità per le generalità, lascio Trattorino, con la promessa che non l’avrei mai più tradita e mi prendo questa bici sconosciuta, tutta da impostare per me.
I ragazzi mi ci fanno salire sopra e vedono subito che la sella è troppo alta.
Luca Bussola (si penso proprio lui), me la regola; pare essere ok.
Quanto ai pedali sono a posto, le tacchette si incastrano subito e sganciano con non-chalance, perfetto.

Si parte quindi.
C’è subito un drittone che mi manda fuori asse, nel senso che ho difficoltà a cambiare in tempo i rapporti della 27.5.
Sono diversi da quelli della 26, e non sapendolo, rimango un po’ sperduta.
Mi sembra di aver capito che davanti di cambi ce ne sono solo 2 invece che 3. Dietro non ricordo (non ho ancora imparato bene quanti, quali ecc…) e quindi rimango subito bloccata sulla salita, che comunque è gia ripida di per sé.

Mi pento un po’ del cambio fatto, ma cerco di farmela passare subito e di tirare avanti veloce, quindi con spirito positivo ridiscendo un pezzo e ci riprovo.
Un po’ in bici un po’ in sella arrivo in cima.

Mi volto e penso cavolo!!! .. proprio su questo strappetto del …… (commento sgraziato, non si addice a una signora, anche se le biker non fanno testo), dovevo iniziare con una bici diversa e che non conosco?

Dialogo tra me e me.

Mi volto di scatto e riprendo a pedalare inseguendo i compagni.

Il distacco con il gruppo si fa rilevante, è proprio diverso guidare questa bici, non ho confidenza; con Trattorino ero sempre in testa al gruppo o quasi; con questa bici sono l’ultima della fila del gruppetto milanesi/veronesi/veneziani.

Max cerca di farmi coraggio dicendomi che ho sotto una gran bella bici, io vedendo il calo di performance da parte mia mi arrabbio un po’ e perdo d’entusiasmo, ma poi in fondo penso che alla fine del giro devo comunque arrivare e mi impongo di tirar fuori lo spirito combattivo e la calma.

Si è vero la guida è differente, e che il gioco non sia facile me ne accorgo subito. Non ci sono le mie manopole con l’appoggio, i cambi sono più duri ma la biker è sempre la stessa e quindi di problemi non ce ne devono essere dico sempre tra me e me e cerco di non far pesare la cosa ai compagni…e poi in fondo è una prova.

La prima differenza che sento sono subito i cambi più tirati..normale ruote più grosse; in salita non riesco a mettere il padellino quando necessario come con la 26’ (perché non c’è), ma forse è anche un bene; con la 27.5 si rimane un po’ più sul filo del rasoio, ci vuole una gamba più tonica, leggera e potente.

La sfida la sento e laddove ce la posso fare non esito a provarci alzando il rapporto dietro e rendendolo più agile.

Già la sento mia anche se mi causa ancora una serie di problemini.
A volte non incrocio bene i cambi e la bici gracchia, devo essere più fluida e tenere la catena più allineata.
Così decido di farmi dare lezioni di guida da Wil Coyote.
Mi vede in difficoltà e vedendo che ritorno indietro un pezzo prima di affrontare un’altra salita che inizia subito con un curva a gomito, mi suggerisce di tenere i rapporti in un certo modo in salita; mi si apre un mondo, decido di mettere subito in pratica; lo ringrazio e affronto lo strappo, ma le gambe non mi tengono lo stesso sono tirate al massimo così come i rapporti e appoggio i piedi.

In ogni caso sono soddisfatta perchè sto iniziando a conoscere una nuova bicicletta, un nuovo modo di pedalare e di conoscere la MTB e ad entrarci in confidenza… uscendo così dagli schemi e allargando la mia visione.

Noto che in discesa invece la bici va come un treno..su un pezzo di sterrato aumento i rapporti al massimo e la bici schizza via per lanciarsi dritta in un campo da golf.
Mi esalta la cosa e inizio ad apprezzare la bici da 27.5, ruote più grandi, maggiore velocità.
Inoltre è più leggera della mia, forse un po’ meno accomodante per via delle ruote più grosse in salita che sono meno agevoli , ma lì con sotto un biker con i contro “C”, tutto è possibile sia con 26, una 27.5 o una 29.

Ci vuole un po’ più la gambetta, che con una 26’ ma niente di che, insomma mettiamocelo in testa!!!!

Chiaro quando schiacci con una bici da 27.5 figuriamoci con una 29, recuperi molti più metri di strada rispetto a una 26’, e questo può essere sicuramente un vantaggio enorme laddove si devono macinare km e acquistare minuti.

Inoltre con il fatto di avere solo 2 rapporti invece che 3 come sulla 26’, la guida risulta meno impegnativa dal punto di vista mentale e più focalizzata verso il rendimento fisico.

Mi piacerebbe provare anche una 29’, spero ce ne sia presto la possibilità , come in questo caso.

Provare un bel percorso come quello di Garda con una 27.5’ è sempre d’ispirazione.

Riconsegna della bici al Bussola e ripresa del mio Trattorino.

Commento: guidando anche una bici da corsa, la gamba la si ha, già pronta a tenere i rapporti più duri.
Ho amici che guidano la 29’ in percorsi impegnativi anche per un 26’ e mai farebbero cambio.
La Passione è soggettiva, ci sono amanti di 26’, 29’, tutto dipende da come noi ci troviamo in feeling come una determinata cosa e come questa risponde alle nostre aspettative e appaga i nostri bisogni.
Bisogna provare per credere, quindi io invito sempre laddove se ne presenta la possibilità di provare “il ben di Dio” che ci viene messo a disposizione fin che ce n’è.

Tutto questo ci aiuta ad avvicinarci sempre più a questo sport che tanto ci da, in termini di salute, contatto con la Natura, voglia di vivere.

Ancora un grazie a chi ha organizzato la prova ’29.

Finito il test…con amarezza lo sguardo è rivolto verso il finestrino e si perde nelle acque del lago.
Con la speranza di ritornarci presto….(a distanza di 3 m circa avevamo la "Gran fondo Paola Pezzo).

Laura.
 
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ios66

Biker forumensus
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Commento: guidando anche una bici da corsa, la gamba la si ha, già pronta a tenere i rapporti più duri.
Ho amici che guidano la 29’ in percorsi impegnativi anche per un 26’ e mai farebbero cambio.
La Passione è soggettiva, ci sono amanti di 26’, 29’, tutto dipende da come noi ci troviamo in feeling come una determinata cosa e come questa risponde alle nostre aspettative e appaga i nostri bisogni.
Bisogna provare per credere, quindi io invito sempre laddove se ne presenta la possibilità di provare “il ben di Dio” che ci viene messo a disposizione fin che ce n’è.

Tutto questo ci aiuta ad avvicinarci sempre più a questo sport che tanto ci da, in termini di salute, contatto con la Natura, voglia di vivere.

Ancora un grazie a chi ha organizzato la prova ’29.

Finito il test…con amarezza lo sguardo è rivolto verso il finestrino e si perde nelle acque del lago.
Con la speranza di ritornarci presto….ed un futuro in tasca per ora nelle vie di Milano.

Laura.[/QUOTE]


Complimenti....report fatto con il cuore,da vera appassionata,finalmente qualcuno/a che non sia un prof o un bomber,che analizza le caratteristiche positive e non di questi mezzi...:up:
 

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