Telescopico Tranzx jd-ysd12

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  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Bene ragazzi finalmente ho cambiato il reggisella di serie per il telescopico Tranzx 125mm.

L'installazione è stata semplice e ho adottato alcuni espedienti che adesso vi illustrerò.

Comiciamo rispondendo a @Boro che è uscito pazzo per trovare la giusta lunghezza.

La guaina l'ho lasciata originale senza accorciarla in quanto i vari passaggi interni al telaio me lo hanno permesso però prima di tagliare il cavo ho fatto una prova con un altro cavo che avevo in garage e con un serrafilo facendo il percorso inverso.
20181018_145045.jpg
Questo mi ha permesso di testarne il funzionamento, se le curve obbligate e le strozzature della guaina interna dessero problemi, lo spazio per poterlo sfilare dal canotto e la misura giusta per tagliare il cavo.
Sopratutto ricavare la giusta lunghezza del cavo per effettuare il taglio alla giusta misura che nelle istruzioni sembrava eccessiva.
20181018_145741.jpg
18/19mm sembravano troppi e mi preoccupavo di ritrovarmi a dover regolare il registro del comando remoto al massimo non avendo poi la possibilità di ulteriori registrazioni quando il cavo si sarebbe assestato alla sua tensione col tempo.

Per la corretta misura da tagliare ho preso come riferimento dal termine della guaina fin sotto la boccola (11mm) più il serracavo che ho messo dopo, così come in figura...e testando il funzionamento andava benissimo (vedi video precedente).
20181018_145622.jpg
Così ho proceduto a infilare il cavo originale con gli accorgimenti che fanno di un meccanico-ciclista...un GRANDE MECCANICO.

Blocco della guaina sul canotto con pinza in plastica.
20181018_150103.jpg
Grasso al Litio Bianco come protezione dall'ossidazione e dalle intemperie.
20181018_150534.jpg
20181018_151118.jpg
Vasellina come lubrificante interno a tutta la guaina, assicura una perfetta scorrevolezza e non asciuga mai...spero.
20181018_151752.jpg
20181018_153254.jpg
Frenafiletti nel serra-cavo.
20181018_152703.jpg
Colla acrilica sull'estremità del cavo troncato per evitare sfilacciamenti.
20181018_153135.jpg
In ultimo, cosa non fotografata, una bella passata di grasso al Litio Bianco su tutta la superficie dell'inserimento del telescopico nel canotto.
Ah, preventivamente ho preso le misure della sella come altezza, distanza dal manubrio e angolazione per poterla riportare alle giuste quote originali...fatelo.

Beh che dire, alcuni di voi questi espedienti li conosceranno sicuramente ma sono certo che altri no.
Avevo del tempo a disposizione e mi sono dedicato a dare dei suggerimenti a chi si cimenterà per la prima volta sperando di rendere a chi lo farà l'installazione più semplice e sicura possibile.

Detto questo se qualche esperto vorrà intervenire per aggiungere o correggere qualcosa è gradita la sua partecipazione e in ultimo aggiungo, citando un Amico...anche un bambino ci sarebbe riuscito ed è inutile che ho dedicato del tempo a mostrare come ho fatto io.

Ciao ragazzi[emoji6]

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Ma com'è che io ne avrò montati almeno cinque e non mi è mai balenato per la capoccia di farci un tutorial?
 

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La corretta misura da tagliare è di circa 11/12mm così come in figura
La misura che hai preso tu non è la lunghezza da tagliare; se ad essa ci sommi il diametro del blocca cavo più altri 2 mm ti ritrovi quanto scritto nelle istruzioni
Giusto ?

Suppongo che le istruzioni siano queste, anche se marchio diverso
 

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La misura che hai preso tu non è la lunghezza da tagliare; se ad essa ci sommi il diametro del blocca cavo più altri 2 mm ti ritrovi quanto scritto nelle istruzioni
Giusto ?
Se vedi la foto col calibro li siamo a 11mm senza il serracavo che non ho misurato, ma sarà 4/5mm arriviamo a 16 va. Cmq per precisione ho preso la misura dal termine della quaina fino alla boccola (alloggio del serracavo) ed è 11. Poi sul cavo originale ho infilato il serracavo a quella distanza e tagliato l'eccedenza.
Non mi fidavo a tagliarlo subito come nelle istruzioni per non avere troppo gioco sul remoto ed è per questo che prima di farlo ho montato tutto virtualmente[emoji106]
20181018_145741.jpg

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La misura che hai preso tu non è la lunghezza da tagliare; se ad essa ci sommi il diametro del blocca cavo più altri 2 mm ti ritrovi quanto scritto nelle istruzioni
Giusto ?

Suppongo che le istruzioni siano queste, anche se marchio diverso
Cmq grazie per la precisazione, ieri quando ho scritto la mia procedura in tarda serata era tardi e non pensato a descriverlo meglio[emoji6]
Corretto[emoji106]

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Si il PDF è giusto.
 
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Eccepisco solo sul grasso al litio bianco. Col tempo e la polvere tende a fare una pastone colloso immondo. Io uso solo quello di vaselina. Fra telaio e cannotto reggisella poi metteri pasta antisize e non grasso.
Bel tutorial.
Grazie Boro[emoji6]
Dalle foto potrebbe sembrare che lascio le trafilature di Lito dappertutto ma non è così. Pulisco a fondo facendo si che il grasso sia solo interno e non a contatto con l'esterno. In più sono un maniaco della pulizia e non lascio mai che la bici resti sporca.
Converrai con me che il lito è anti-acqua, anti-dilavamento e anti ossido-corrosione.
Vasellina solo nelle guaine o per altro....i tatuaggi che hai capito[emoji23]

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Boro

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Anche la vaselina e antiacqua, resiste meno al dilavamento in senso meccanico, ma in quei punti non e' come ad es. nei pressi del movimento centrale dove l'acqua arriva energicamente, serve come protezione da pioggia e umidita' in genere la preferisco perche' non attrae polvere e fa poca morchia. Poi sono questioni di lana caprina...
 
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@Big Steak One
In base a quello che ricordo di aver letto sul tuo uso della (e)MTB, non vedo un solo motivo per cui ti possa servire un reggisella telescopico, se non per appesantire ulteriormente la bici. Capisco perfettamente la sindrome scimmiesca da upgrade, ma la capisco meno quando è (o sembra essere) fine a sé stessa, senza alcuna motivazione tecnica (o estetica, perché no..), frutto della smania del momento e senza ancora averne maturato un reale "bisogno". Questo modus operandi, a mio avviso, non solo ti priva della gioia di apprezzare veramente la sostituzione di un componente inadeguato con uno che soddisfa le tue necessità, diventate(ti) ormai chiare, ma soprattutto ti mette nelle condizioni di rischiare di fare delle colossali minchiate, per dirla in francese, e di buttare via un sacco di soldi inutilmente in acquisti che al momento giusto non faresti o faresti diversamente.

Ho intravisto che hai recentemente affrontato una strada sterrata di qualche centinaio di metri, mi pare per la prima volta e posso capire l'emozione di aver rotto il ghiaccio dell'offroad (senza ironia) e come questo primo approccio non possa che rappresentare un inizio, ma posso garantirti che fino a quando non affronterai percorsi realmente impegnativi, per caratteristiche del terreno e per pendenze negative, il telescopico sarà assolutamente inutile e finirà inutilizzato, appunto; se non, eventualmente (e un po' tristemente), per agevolare la salita e la discesa dalla sella.

Detto questo: l'escursione (C*) di un reggisella telescopico si calcola dalla base del morsetto sella (B* - 4cm dell'immagine allegata) fino alla sommità del collarino integrato nel reggisella (D*), che di norma ha un'altezza di circa 3cm da sottrarsi quindi ai (17.5 - 4) 13.5cm, il che porterebbe ad una possibile escursione utile di circa 10.5cm. Ne consegue (se non ho preso un abbaglio) che un reggisella telescopico da 100mm e circa 370 di lunghezza totale, sia l'unica possibilità, a meno di non guadagnare qualcosa dall'eventuale minore ingombro del morsetto sella (B*) rispetto a quello attuale (4cm) pe rpoter quindi puntare , al pelo, su di un 125mm.

P.S Perdona la schiettezza. Il tutto, al netto di possibili errori di memoria o di mancata conoscenza delle tue abitudini ciclistiche, che possono capitare non essendo il tuo biografo, e di cui mi scuso preventivamente. :-)

* Vedi l'allegato 262147



Wow Rad...innanzitutto ti ringrazio infinitamente per il tuo intervento obbiettivo e sopratutto per esserti ricordato chi sono (in bici) e cosa ne faccio. Gia solo per questo ti stimo ancora di più.

Arrivati a questo punto ti metto al corrente che alcuni tipi di percorsi cittadini che affronto in alcuni tratti sono scassatissimi, più del Carbon e in altri, per alcuni km sono in discesa costituiti da sampietrini e basolati (sempre scassatissimi), da sopra l'aereoporto di Capodichino fin giu Napoli centro, strade in cui resto in piedi sui pedali senza mai sedermi, ovvero avrei sempre voluto sfiorare il sedere su una sella più bassa per abbassare il baricentro e avere le ginocchia piegate per ammortizzare meglio anziché non poterlo fare per via, appunto della reale altezza della stessa, dovendo per forza avere le gambe stese.

Pensa...che mi sposto completamente all'indietro allargando le gambe e facendo passare la sella tra le cosce per restare basso ed evitare di cappottare (sensazione) su queste discese ripide, in cambi di traiettoria e frenate brusche quando i dementi alla guida di auto etc mi si parano davanti...ma che sò invisibile.

Un altro motivo che mi ha fatto ragionare e orientare ad avvalermi del sistema telescopico è come hai accennato tu, la discesa facilitata dalla sella, non perchè sia diventato artrosico precocemente ma per mettere più facilmente il piede a terra senza dovermi catapultare in avanti nelle mila e mila situazioni in cui debba farlo. Incroci, rotatorie, ingorghi ecc.

Spiego meglio; ad esempio, gia in lontananza quando c'è una rotatoria zeppa di auto mi preparo scalando qualche rapporto (per le ripartenze) e mi alzo in piedi per osservare meglio per affrontare l'ingorgo. Il più delle volte, anzi quasi sempre ho necessità di mettere i piedi a terra e da sempre avrei desiderato un modo più comodo per farlo senza dover ogni volta scendere dalla sella...ma restarci seduto.
Anche qui entra in gioco il telescopico che mi permetterebbe di non sbilanciarmi abbassando l'altezza e nell'eventualità (cioè quasi sempre) di mettere il piede o entrambi, a terra senza scompormi ogni volta. Dovresti vedere com'è brutto farlo, dare il colpo di pedale, scalare di nuovo la "vetta" per risalirci e dover di nuovo e repentinamente riscendere per il successivo e continuo stop&go in mezzo all'ingorgo, finché poi, superata definitivamente la rotatoria, incorcio o quel che sia, e ricominciare a pedalare per il successivo tratto scorrevole. Non so se ho reso l'idea.

Un altro motivo che mi spinge a volere il telescopico è simile al precedente, ossia le isole pedonali...li è ancora peggio. Certo da anni luce che guido le due ruote ho sviluppato capacità interpretative che ritengo essere fuori dal comune...sono davvero bravo! Qui voglio esprimere un concetto che mi è sempre appartenuto e che da quando sono sul forum, interessandomi a 360° su tutto ho appreso essere una prerogativa di un buon rider: Una delle prerogative di un buon rider è riuscire ad interpretare il percorso in un batter d'occhio se non addirittura istantaneamente per trovare la traiettoria migliore. Vabbè qui sbavo proprio ed è quello che faccio da anni, forse le uniche volte che non ho da interpretare nulla è in pista magari quando sono in testa, ma per tutte le altre occasioni si. Sono sicuro che capisci cosa intendo.
Tornando alla ZTL, i pedoni...mamma quanti pedoni, per quanto possa eccellere nel prevedere, guidare (pedalare) tra i pedoni per me è una cosa nuova (oddio forse da ragazzino in motorino sui marciapiedi và) è una cosa nuova e per farlo in sicurezza mi adeguo al passo d'uomo. Puntualmente, ripetutamente anzi costantemente, c'è qualcuno che cambia traiettoria parandosi davanti. A nulla serve il mio megaclacson in quelle occasioni, se gli automobilisti sono distratti per mille motivi, cellulari e affini, i pedoni fanno PAURA. Vivono in un mondo tutto loro facendo zig zag assurdi, poco prevedibili eheh e non sentono nulla. E lì dagli di sali/scendi continui, sbilanciamenti rischiosi per me e per loro e non nascondo a volte un mezzo trauma testicolare per buttarmi giu dalla sella repentinamente e in malo modo. Avendo gia a priori una sella più bassa diventerebbe una goduria.

In ultimo ma non per ultimo, l'essermi finalmente affacciato a scampagnate (nel vero senso della parola eheh) nei dintorni e qualche uscita semiseria in compagnia di persone fenomenali come voi che dal vivo sto conoscendo sempre di più, sia per il modo di vivere che di numero. Si stanno presentando sempre più occasioni (avendo ampliato la rubrica) di escursioni per monti e sentieri, per ora solo il Parco Nazionale di Cuma ma ci sono il Cratere di Bacoli, Vesuvio e la famigerata CessTrack di Caserta Vecchia da raggiungere in auto... con tracciati e persone toste che finalmente hanno stretto un buon rapporto con me e sono disposti a venire a casa per caricare bici e un bambinone emozionato con loro. Ecco anche qui vorrei essere preparato con un telescopico per riunire tutte le varianti descritte su con l'uso che ne concerne per la vera essenza di questo sport.

Ah dimenticavo la scimmia ahahahah.

Rad tutto ciò che ho scritto e descritto non serve a convincerti che farò un acquisto dettato dalla smania o per reali ragioni ma per fare in modo che tu mi conosca meglio e stringere un ulteriore legame con te e con gli altri, sopratutto se hai qualcosa da dire fallo come hai sempre fatto con schiettezza e sincerità come fanno i buoni amici e magari un giorno lo diventeremo anche noi...o gia lo siamo? Eheh.

Grazie ancora infinitamente e spero in un tuo commento, per ora non aggiungo nulla di tecnico sull'orientamento all'acquisto che devo scappare a lavoro, sono ancora in pigiama e ho da affrontare una 40ina di km di inferno d'asfalto coi soliti spiriti indemoniati che lo popolano.

Un bacio, grazie e a dopo;-)

@rad77 dove seeeeeeeeei?
Stamattina primo test in sella e confermo tutte le motivazioni che mi hanno spinto a prenderlo....tranne una.
Non ho ancora affrontato la discesa scassatissima da Capodichino al centro di Napoli
Screenshot_20181019-094126_Maps.jpg
e non sono ancora passato per le ZTL ma per come l'ho usato stamattina è un gran successo[emoji123].
Movimenti e azioni programmate di avvicinamento agli ingorghi: Scalo, Scendo, Suono il clacson ([emoji23]) e quando mi lascio il traffico alle spalle rifaccio il contrario.
Non sai quanti specchietti ho evitato di colpire per il maggiore controllo e soprattutto per la possibilità di mettere il piede in terra senza catapultarmi giù all'ultimo momento.
Si si, confermo, riconfermo e straconfermo che ho fatto benissimo.
Dopo il primo turno di stamattina mi fionderò giù Napoli per il secondo e li oltre alla discesa e moooolto più traffico, ci saranno i pedoni impazziti...la bassissima velocità e il piede a terra sono fondamentali
Screenshot_20181019-095304_Maps.jpg
Detto questo...non vedo l'ora di adoperarlo per l'uso consono per il quale è stato costruito...À Muntagna[emoji23]

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