considerato che FR e DH mi sembrano fuori della discussione e forse anche l'AM, mi pare che tu faccia un caso di crash piuttosto pesante in XC. In quel caso presumibilmente anche un telaio in alluminio va a farsi benedire
. Piuttosto l'alluminio ha una scarsa elasticità e una botta tipo quella ipotizzata potrebbe squiternare il tutto in modo irrimediabile anche se non condurre a rotture di schianto. Non vorrei certo utilizzare un telaio in alluminio raddrizzato con la dima 
. Piuttosto la soluzione mista telaio alu o magnesio e foderi alti in carbonio condivido che sia ottima per le bdc.
considerato che FR e DH mi sembrano fuori della discussione e forse anche l'AM, mi pare che tu faccia un caso di crash piuttosto pesante in XC. In quel caso presumibilmente anche un telaio in alluminio va a farsi benedire
Io ho una vecchia prince comodissima, con questa soluzione, e anche la dogma combina bene rigidità con il confort.
guarda che nelle mie zone su salite con carrarecce piene di pietroni verso il pian Cansiglio, particolarmente dal lato friulano, in salita o discesa, e dall'altra parte sul greto del Piave (immagino non occorra descrivere il tipo di fondo) i sassi del Piave sono diventati perfino un marchio commerciale, ho avuto modo di andare con le mie due Mtb in carbonio, scale e genius, anche a manetta e sollevando sassi di ogni genere. Me ne ricordo un paio maledettamente dolorosi sulle scarpe e anche ovviamente sulla scatola del movimento particolarmente robusti. Risultato zero a parte qualche graffio sulla vernice esterna. Devo dirti che in discesa mi sono lanciato alcune volte in percorsi più AM che XC, in discesa e, sarò stato particolarmente fortunato, ma nessuna conseguenza anche qui con sassi smossi maledettamente impegnativi. Di più una volta, per mia insipienza, in salita, un'altra, per un guasto meccanico, in discesa ho fatto due brutti voli. In entrambi i casi le bike si sono comportate assai meglio di me. Nel primo caso frattura del polso sx e bike intatta, nel secondo (uscita contro una scarpata stradale a oltre 50 kmh per evitare il peggio) ne sono uscito senza fratture, ma con contusioni che ho assorbito in 40 gg e bike intatta. Insomma credo che dobbiamo avere fiducia delle nostre bike
, purtroppo ci rompiamo prima noi. Circa due anni prima della frattura del polso sx mentre ero con la prince un genio in sosta mi ha aperto la portiera. Non ho fatto in tempo neppure a togliere la mano dal manubrio ad oltre 35kmh e zac scafoide mano dx
. Ciò nonostante la bdc se l'è cavata con 20 di danni: raddrizzamento ruota anteriore, controllo generale e un paio di graffi.
guarda che nelle mie zone su salite con carrarecce piene di pietroni verso il pian Cansiglio, particolarmente dal lato friulano, in salita o discesa, e dall'altra parte sul greto del Piave (immagino non occorra descrivere il tipo di fondo) i sassi del Piave sono diventati perfino un marchio commerciale, ho avuto modo di andare con le mie due Mtb in carbonio, scale e genius, anche a manetta e sollevando sassi di ogni genere. Me ne ricordo un paio maledettamente dolorosi sulle scarpe e anche ovviamente sulla scatola del movimento particolarmente robusti. Risultato zero a parte qualche graffio sulla vernice esterna. Devo dirti che in discesa mi sono lanciato alcune volte in percorsi più AM che XC, in discesa e, sarò stato particolarmente fortunato, ma nessuna conseguenza anche qui con sassi smossi maledettamente impegnativi. Di più una volta, per mia insipienza, in salita, un'altra, per un guasto meccanico, in discesa ho fatto due brutti voli. In entrambi i casi le bike si sono comportate assai meglio di me. Nel primo caso frattura del polso sx e bike intatta, nel secondo (uscita contro una scarpata stradale a oltre 50 kmh per evitare il peggio) ne sono uscito senza fratture, ma con contusioni che ho assorbito in 40 gg e bike intatta. Insomma credo che dobbiamo avere fiducia delle nostre bike
e basta con questa storia dei sassi e del carbonio/vetro
Chi di voi ha mai provato a tirare una martellata ad un telaio in carbonio e stare a vedere cosa succede?
Il mio vecchi telaio Wilier Rosso Rubino, allu/carbo, che tanto piace si è praticamente bollato e poi ne è venuta fuori una cricca proprio nel punto del movimento centrale. Da buttare
Ora pedalo carbo, e lo trovo molto superiore ai telai misti nella complessità dell'utilizzo.
Una riflessione.
Anni 80 auto da F1 in lastre di alluminio.
Anni 2000 auto di F1 quasi interamente in carbonio.
Anno 2008 il primo aereo di linea in carbonio.
Mi pare che di urti ai 300 all'ora ce ne siano stati in F1 ma non è che il telaio conosciuto anche con il nome di cella di spoppravvivenza ( e il nome dice tutto), si sia disintegrato. E non venitemi a dire che in F1 non badino all'allegerimento estremo!
Meditate gente, meditate, poi se in MTB XC fate di più di una F1 allola lasciate stare il carbo
ciao ciao
detto così mi sembrerebbe un tantinello profeta di sciagure
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detto così mi sembrerebbe un tantinello profeta di sciagure
Per il resto non mi pare che Turi dica cose sbagliate. Le fibre composite in carbonio si stanno facendo strada in molti settori dove si richiede resistenza, elasticità oltre che attenzione al peso. Oltre agli esempi portati pensiamo ai diversi impieghi nell'avionica militare e, cosa, molto più banale, come ricordavo anche in un altro post i flettenti degli archi olimpici di punta almeno qualche anno fa erano fatti proprio di questo materiale per la straodinaria resistenza unita all'elasticità che minimizzavano i rischi da fatica di altri materiali. Insomma mi fletto ma non mi spezzo
detto così mi sembrerebbe un tantinello profeta di sciagure
Per il resto non mi pare che Turi dica cose sbagliate. Le fibre composite in carbonio si stanno facendo strada in molti settori dove si richiede resistenza, elasticità oltre che attenzione al peso. Oltre agli esempi portati pensiamo ai diversi impieghi nell'avionica militare e, cosa, molto più banale, come ricordavo anche in un altro post i flettenti degli archi olimpici di punta almeno qualche anno fa erano fatti proprio di questo materiale per la straodinaria resistenza unita all'elasticità che minimizzavano i rischi da fatica di altri materiali. Insomma mi fletto ma non mi spezzo
)
Forse la ragione sta nel mezzo, nel senso che probabilmente c'e' carbonio e carbonio. Quella di una bici blasonata che costa nmila euro probabilmene e' diverso da quello della bici entry level e non basta dire solo "carbonio" per pensare di avere un pezzo di F1 o di aereo sulla propria biga (anche se e' bello crederlo
Comunque a me il carbonio qualche pensiero lo da, non fosse altro perche' dicono tutti che c'e' da stare molto piu' attenti ed e' bene usare la chiave dinamometrica, cosa che con l'allu e' meno sentita. Inoltre ci sono avvisi come quello riportato in basso a destra su questa pagina: http://www.trekbikes.com/legacy_site/carbon_care/06TK_Carbon_Care_Flyer_it.pdf che non mi fanno stare tranquillo. Poi magari con la diffusione aumenterà la conoscenza e diventertà un materiale come tutti gli altri.
. In caso di incidente o crash più o meno catastrofico, non importa di quale materiale è la biga, credo che tutti procedano a controlli accurati prima di un pieno riutilizzo. E come ho detto nel primo post non credo che andrei in giro con un telaio in alluminio ammaccato o peggio raddrizzato con la dima, come non andrei i giro con un carbonio criccato .
credevo si stesse ragionando seriamente
....in ogni caso, io mi documenterei su la durezza brinell, forse dopo riesci anche a capire di cosa stiamo parlando....
ciao
contax
...in ogni caso ti consiglieri di provare un telaio in carbonio. Così riusciresti a capire a cosa mi sto riferendo.
detto così mi sembrerebbe un tantinello profeta di sciagure
Per il resto non mi pare che Turi dica cose sbagliate. Le fibre composite in carbonio si stanno facendo strada in molti settori dove si richiede resistenza, elasticità oltre che attenzione al peso. Oltre agli esempi portati pensiamo ai diversi impieghi nell'avionica militare e, cosa, molto più banale, come ricordavo anche in un altro post i flettenti degli archi olimpici di punta almeno qualche anno fa erano fatti proprio di questo materiale per la straodinaria resistenza unita all'elasticità che minimizzavano i rischi da fatica di altri materiali. Insomma mi fletto ma non mi spezzo
secondo me il carbonio è il futuro!!!!!prima acciaio poi alluminio poi carbonio poi........tra qualche anno saremo qua' a discutere su qualche altro materiale!!!!!!!!
non credete?
Era la stessa domanda che mi facevo io leggendo i tuoi post.
Tornando in tema.
Un danno al telaio è un danno al telaio. Qui non ci piove.
Un bollo su un telaio in allu, e mi ripeto, si può evolvere in una cricca.
Non E' VERO che un bollo rimane un bollo specialmente se è in una zona sottoposta a forti sollecitazioni carbo o allu che sia.
Mi ripeto, il carbo è il futuro, leggero, comodo, flessibile e allo stesso tempo rigido.
Parlo da uno che ha avuto un telaio ALLU/CARBONIO e ora pedalo tutto CARBONIO. Non ce nè, non ce nè, non ce nè.
Come di allu ce ne sono diversi tipi ci sono diversi tipi di carbonio.
Il telaio può essere progettato male o realizzato anche peggio sia venga fatto in allu che in carbonio.
Nei telai, l'elevato prezzo, almeno secondo me, non deriva principalmete dal costo della materia prima o dalla lavorazione ma dalla PROGETTAZIONE.
Cioa ciao
sono sei?ho perso il conto!!!!!