Esatto! Io non posso lamentarmi se un litro di latte fresco dopo tre giorni si caglia e che se lo sbatto per un’ora mi diventa burro. :)….. il bello del pregiato plastica carbonio
Esatto! Io non posso lamentarmi se un litro di latte fresco dopo tre giorni si caglia e che se lo sbatto per un’ora mi diventa burro. :)….. il bello del pregiato plastica carbonio
Chi ha detto che il composito è destinato alla prestazione e non alla durata? Si usa in ambiti dove la fatica è determinante. Di nuovo, se si usa nell'aviazione civile pesante, dove la prospettiva è tenere in linea di volo una macchina per decenni (con la dovuta manutenzione, ma non sostituendo molte parti strutturali primarie), è chiaro che non è il tempo il limite dei compositi.Tendenzialmente dipende dal numero di reclami ricevuti: se il caso di rottura in determinato punto è unico è difficile, anche per il produttore in buona fede, capire se il difetto è di fabbricazione o da usura. Li conta poi la sensibilità dell'azienda.
Se invece i casi si ripetono allora subentra il concetto di difetto di origine, progettazione o produzione, che non è soggetta a limiti di garanzia (si parte dal presupposto che con soldi buoni compro roba buona) e che può esporre l'azienda a ritorsioni legali in casi di danni a cose e persone.
Purtroppo col carbonio, più che con altri materiali ed essendo destinato alla performance e non alla durata, si va incontro alla contestazione dell'usura, proprio perché ha un suo deperimento naturale oltre che per stress.
Ciao Luca , lo specifico anche qua , la vernice non si crepa tanto per ma si crepa se sotto il carbonio o qualsiasi altro materiale si rompeDi norma in Italia la garanzia legale di un bene come una bici si riferisce al primo proprietario, che la registra con suo nome cognome e fattura o ricevuta intestata, Canyon è tedesca, probabilmente in Germania si mantiene detta garanzia anche su altri proprietari, ma non direi gatto prima di averlo nel sacco.
@sembola che è piuttosto informato in merito potrebbe dare ulteriori notizie, magari è cambiato qualcosa, so che c era un intero 3D sulla garanzia, ma non so ripescarlo.
A mio avviso, una crepa cosi lunga e ben delineata potrebbe essere segno di qualcosa di più serio che una semplice crepa di vernice.
Sono curioso di seguire sviluppi, augurando il miglior risultato possibile.
anche perché se il telaio fosse soggetto ad usura dovrebbe esserci un avviso molto chiaro, tipo "sostituire dopo 10000km".Chi ha detto che il composito è destinato alla prestazione e non alla durata? Si usa in ambiti dove la fatica è determinante. Di nuovo, se si usa nell'aviazione civile pesante, dove la prospettiva è tenere in linea di volo una macchina per decenni (con la dovuta manutenzione, ma non sostituendo molte parti strutturali primarie), è chiaro che non è il tempo il limite dei compositi.
Non è necessariamente così, a prescindere dal caso specifico. È come dire che un intonaco che si crepa è segno che il muro ha un danno strutturale. Se l'intonaco non è stato steso a regola d'arte può essere benissimo che si crepi per i fatti suoi.Ciao Luca , lo specifico anche qua , la vernice non si crepa tanto per ma si crepa se sotto il carbonio o qualsiasi altro materiale si rompe
Ecco...come ho detto prima..."mai dire gatto, se non ce l hai nel sacco"...assolutamente no (forse).
Casso ma che paragoni fai , una crepettina nel muro non ti fa un baffo , ma una crepettina nel telaio il baffo te lo fa…Non è necessariamente così, a prescindere dal caso specifico. È come dire che un intonaco che si crepa è segno che il muro ha un danno strutturale. Se l'intonaco non è stato steso a regola d'arte può essere benissimo che si crepi per i fatti suoi.
non è semplice, perché una bici in negozio la compri con lo scontrino (suppongo, mai comprata una in negozio).Ecco...come ho detto prima..."mai dire gatto, se non ce l hai nel sacco"...
Poi può essere come dici tu...
uno nella mia squadra, in gara, per una caduta ha tranciato un fodero sinistro e ha continuato ad andare, se n'è accorto quando glielo hanno fatto notare...come ha fatto a non accorgersi subito di star andando via col carro storto
con canyon lo scontrino mi sà che non c'è :Dnon è semplice, perché una bici in negozio la compri con lo scontrino (suppongo, mai comprata una in negozio).
lo scontrino non è nominale, quindi il problema non si pone.
con la fattura bisognerebbe capire cosa succede. in ogni caso basta che chi ha venduto la bici si faccia carico anche della garanzia (se non è un infame lo fa).
A parte il fatto che dubito assai che i telai delle biciclette siano costruiti su specifiche aeronautiche ma la questione è che ogni materiale ha le sue caratteristiche.Chi ha detto che il composito è destinato alla prestazione e non alla durata? Si usa in ambiti dove la fatica è determinante. Di nuovo, se si usa nell'aviazione civile pesante, dove la prospettiva è tenere in linea di volo una macchina per decenni (con la dovuta manutenzione, ma non sostituendo molte parti strutturali primarie), è chiaro che non è il tempo il limite dei compositi.
Assolutamente no o almeno non è detto. Per la bici vale il principio di tutti gli altri prodotti consumer: funziona finché non si rompe. Inoltre, sempre per i prodotti consumer, la responsabilità del corretto funzionamento e della sicurezza nell'uso del bene è demandata al consumatore stesso (è comune trovare nelle istruzione di un elettrodomestico l'avvertenza di controllare lo stato del cavo di alimentazione elettrica).anche perché se il telaio fosse soggetto ad usura dovrebbe esserci un avviso molto chiaro, tipo "sostituire dopo 10000km".
Il problema dell'igroscopia (soprattutto della resina) è stato, assieme a quello della affidabilità dei sistemi di controllo qualità, il principale freno all'adozione dei compositi in campo aerospaziale. Ancora adesso si utilizzano coefficienti di contingenza più elevati su un composito rispetto a un materiale metallico. Ciò comunque si è assestato al punto tale che se ne fa un utilizzo esteso anche in aviazione civile mentre un tempo l'utilizzo era esclusivamente in campo militare.A parte il fatto che dubito assai che i telai delle biciclette siano costruiti su specifiche aeronautiche ma la questione è che ogni materiale ha le sue caratteristiche.
La fibra di carbonio, o meglio il prodotto composito a matrice polimerica, subisce un invecchiamento con l'aumento della temperatura a cui è sottoposto, con un crollo totale all'avvicinamento e superamento della temperatura di transizione vetrosa della matrice stessa (Tg).
Qui puoi scaricarti una lettura interessante a riguardo https://www.researchgate.net/public...h_of_Carbon_Fibre_Reinforced_Epoxy_Composites
Il valore Tg valore da nuovo del manufatto è in verità piuttosto alto ma il problema sta nella natura igroscopica di molti polimeri usati come matrice, che causa l'abbassamento della Tg vicina a valori più comuni. Quindi la qualità della produzione (l'uso dell'autoclave, con buona bace di coloro che riparano telai con pelli appiccicate con pennello e rullino, l'orientamento delle fibre, la qualità della resina e soprattutto la competente progettazione) fa la differenza tra un manufatto relativamente durevole e uno che si cricca in una manciata di mesi.
Con questo non voglio dire che la fibra di carbonio sia un materiale di cacca, ci mancherebbe, ma chi lo compra dovrebbe sapere cosa compra, in termini di qualità del manufatto, e che compra pregi e difetti intrinseci del materiale stesso.
Assolutamente no o almeno non è detto. Per la bici vale il principio di tutti gli altri prodotti consumer: funziona finché non si rompe. Inoltre, sempre per i prodotti consumer, la responsabilità del corretto funzionamento e della sicurezza nell'uso del bene è demandata al consumatore stesso (è comune trovare nelle istruzione di un elettrodomestico l'avvertenza di controllare lo stato del cavo di alimentazione elettrica).
Cosa diversa in altri ambiti (posso citarti gli elettromedicali, che frequento) dove è responsabilità del produttore indicare la vita utile del prodotto (in anni e/o cicli di processo).
Nessun problema con @albatros_la perché in sostanza diciamo la stessa cosa ma da punti di vista diversi: lui è dell’idea che il rischio dei telai in carbonio valga la candela, io no.Non pensavo di sollevare una discussione di tale portata!
E comunque non è necessariarichiesta al primo proprietario non la può far fare
In realtà non è che non posso farla fare al primo proprietario, semplicemente mi pare assurdo chiedere a lui una cosa che canyon dice che può essere fatta da chiunque entro i due anni dall' acquisto.cmq state facendo tutti un processo all'intenzione... aspettiamo che risponda Canyon e poi si vede, tanto da quello che ho capito la richiesta al primo proprietario non la può far fare. Quindi la farà lui.
Io mai avuto problemi di garanzia con Canyon su componenti della bici, sempre sostituiti con semplice foto. Il telai per fortuna non si sono mai rotti
Tienici aggiornati. Se davvero Canyon fornisse la garanzia anche al secondo proprietario sarebbe una novità molto interessante.In realtà non è che non posso farla fare al primo proprietario, semplicemente mi pare assurdo chiedere a lui una cosa che canyon dice che può essere fatta da chiunque entro i due anni dall' acquisto.
Per aggiornare, hanno risposto alla mia richiesta specifica di intervento in garanzia legale chiedendomi il numero di telaio. Aspettiamo di vedere che dicono ora..