Telaio crepato

scinty

Biker superis
1/4/12
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Saronno
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cannondale bad habit
quoto

procedimento indicato x la ghisa per il ritiro= rottura , per alluminio si fa / faceva per invecchiare il metallo d'apporto nuovo e uniformarlo a quello vecchio , va lasciato alle intemperie , il grosso della differenza dipende se saldatura a tig o mig , se il telaio è vecchio partono micro crikke certe
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Picola ma carattarastica...
Telaio rotto valore 0.
Tempo perso per smonta rimonta, sempre se ne sia capaci e non si ricorra al mecca, altrimenti aggiungere il suo importo, più la ricerca di un buon telaista, magari a 100km da casa...
Telaio riparato costo 100, sicuro fino a quando?
Telaio riparato vintage "funzionante" valore 50.
Telaio nuovo, sicuro garantito e magari con geometrie moderne e migliori 250/300 eur...
Non mi farei tante domande per cambiarlo...
Non ascolterei più chi dice di prenderlo a martellate...
 
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ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
www.arsie.net
Ho letto cose abbastanza raccapriccianti...
Tenere al caldo un telaio appena saldato, se non si sa che lega è, se non si controlla la temperatura, se non si controlla il tempo, non serve a niente.

Se è una lega serie 2000 o 7000 che invecchia spontaneamente, ancora ancora, ma bisogna che la saldatura si sia raffreddata con la giusta velocità nell'intervallo critico di solubilizzazione, che non sia stata successivamente scaldata oltre i 200°C da altre passate di saldatura nelle vicinanze, e che abbia avuto il tempo di permanere in temperatura per il necessario riassetto microstrutturale.
Se è una lega della serie 6000, dopo averlo raffreddato bruscamente (da 540°C a 20°C entro 30 secondi) o gli si fa caldo per bene (150-180°C x 2h) o è come avergli fatto un po' di caldo e un po' di freddo, cioè il nulla.

Anche quella di aggiungere spessore per rinforzarlo è una cosa sbagliata, così facendo anzi si aggrava la criticità della zona, si romperà prima.
Mi rimane il dubbio che siano stati i colpi di martello per estrarre il MC inchiodato alla calotta (senza riuscirci, peraltro).
Ho pensato "proviamo picchiando senza esagerare", ma forse ho fatto una cazzata.

Questa la storia dello smontaggio:

A quella bici tengo abbastanza.
Dite che l'idea è di cambiare il telaio, ma come si ritrova uno con geometrie simili?
Non sono le martellate ad aver fatto il danno, è la sollecitazione ripetuta data dalla pedalata.
Si chiama "fatica dei materiali", è un problema che hanno tutti i materiali (responsabile, per esempio, della maggior parte dei disastri aerei e di due degli incidenti ferroviari più gravi degli ultimi anni, cioè Viareggio e Pioltello) nessuno escluso, e l'alluminio è uno dei più delicati in tal senso, non ha una durata "illimitata" come l'acciaio (a determinate condizioni) ma anche se poco sollecitato finisce per cedere.
Se tieni alla bici, ti conviene conservarla appesa come ricordo, continuando ad usarla finirai per distruggerla.
 

frenco

Edonista della MTB
21/11/16
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padova
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Fuel ex8
Be' ma ti raccapricci con poco!
Il mio Niner è serie 7000 ed è stato riparato da un professionista che ha fatto tutto al meglio, consegnandomelo mi ha chiesto di lasciar invecchiare la saldatura tot tempo, siccome lo tengo in un ricovero gelato, gli ho donato un po' di tepore!
E oggi, 10000km dopo, col mio dolce peso di 96kg, la zona di saldatura è ancora perfetta.
Se il telaio è riparabile e lo ripara uno bravo, che sa fare il suo lavoro, può donargli anni di vita, certo senza certezze, certezze che nemmeno hai coi prodotti nuovi peraltro, ma bisogna tenere sotto controllo la saldatura e pure il resto, e questa è una regola generale, la bici andrebbe sempre tenuta sotto controllo per scoprire fenomeni di fatica prima delle rotture catastrofiche.
Proprio qualche giorno fa ho incrociato sui Colli uno che scendeva con la bici a mano, mi son fermato per vedere se aveva bisogno d'aiuto, aveva in mano metà pedivella "leggera", spezzata miseramente. Nelle tante rotture di pedivelle che ho visto nella mia vita professionale, anche di marchi blasonati, c'era sempre una parte della frattura "nera", risultato della fatica, e poi una parte pulita, lo schianto finale. Una regolare ispezione ne avrebbe evitate una grossa parte se non tutte.
 

andrea.matteo

Biker novus
2/4/06
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Lissone MI
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Grand Canyon CF SL 2015, Focus Raven max, Focus 01E
Io ho fatto saldare il mio vecchio nella zona del morsetto reggisella, stessa cricca sulla saldatura del tuo, ma non mi sono più fidato di usarlo come prima, lo tengo per ricordo e lo uso solo sui rulli.
Un altro telaio biammortizzato mi si era tranciato a metà del canotto reggisella, aveva l'ammo verticale e secondo me il progetto era fatto male, l'ho dato ad un amico che l'ha fatto saldare ma dopo pochi mesi si è tranciato poco più sopra e alla fine l'ha dato al rottamaio.
Non ti fidare a saldarlo, almeno che lo usi per andare a fare un giro al parco.
 

alexec

Biker serius
6/11/09
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roma
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canyon nerve 8.0 / BH atom x lynx 6 pro s
il cedimento è in un nodo estremamente critico dove le forze si scaricano maggiormente , per cui affettività o no una volta saldato non sarà più affidabile come prima lo potrai usare giusto per giri tranquilli da ciclabile.
valuta tu se l'impresa vale .
 

Solda Gianluc

Biker augustus
23/12/13
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Varese
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SBCF-1 29er + Sid Brain 100mm 8.890kg
Ho letto cose abbastanza raccapriccianti...
Tenere al caldo un telaio appena saldato, se non si sa che lega è, se non si controlla la temperatura, se non si controlla il tempo, non serve a niente.

Se è una lega serie 2000 o 7000 che invecchia spontaneamente, ancora ancora, ma bisogna che la saldatura si sia raffreddata con la giusta velocità nell'intervallo critico di solubilizzazione, che non sia stata successivamente scaldata oltre i 200°C da altre passate di saldatura nelle vicinanze, e che abbia avuto il tempo di permanere in temperatura per il necessario riassetto microstrutturale.
Se è una lega della serie 6000, dopo averlo raffreddato bruscamente (da 540°C a 20°C entro 30 secondi) o gli si fa caldo per bene (150-180°C x 2h) o è come avergli fatto un po' di caldo e un po' di freddo, cioè il nulla.

Anche quella di aggiungere spessore per rinforzarlo è una cosa sbagliata, così facendo anzi si aggrava la criticità della zona, si romperà prima.

Non sono le martellate ad aver fatto il danno, è la sollecitazione ripetuta data dalla pedalata.
Si chiama "fatica dei materiali", è un problema che hanno tutti i materiali (responsabile, per esempio, della maggior parte dei disastri aerei e di due degli incidenti ferroviari più gravi degli ultimi anni, cioè Viareggio e Pioltello) nessuno escluso, e l'alluminio è uno dei più delicati in tal senso, non ha una durata "illimitata" come l'acciaio (a determinate condizioni) ma anche se poco sollecitato finisce per cedere.
Se tieni alla bici, ti conviene conservarla appesa come ricordo, continuando ad usarla finirai per distruggerla.
finalmente un intervento sensato su questo argomento, che salta sempre fuori.
in cui, non mancano mai interventi "pericolosi".
 

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