Leggendo tutto il post, mi ha colpito l'incredibile otttimismo di "sgamarco"
Non guasta in queste situazioni..a dir poco assurde...!!!! ed..in bocca al lupo
Vorrei fare una domanda a "tacito" sperando di non andare OT, e di non approfittarne:
Volendo denunciare chi privatamente reputo (dico reputo perchè si dovrà dimostrare che il rpodotto sia giunto già rovinato) mi abbia truffato, quanto costerebbe in termini economici arrivare al risultato finale, sempre pensando che sia positivo nei miei confronti..??
Grazie
figurati... non approfitti....
come detto da bello fresco la presentazione della querela è gratis...
la puoi scrivere descrivendo i fatti con la massima precisione possibile e allegando tutta la documentazione (lettere, email, ricevute di bonici bancari, bolle di accompagnamento e quant'altro) inerente i fatti narrati...
ti presenti presso una stazione dei carabinieri o presso un tribunale e la depositi (teoricamente si potrebbe anche inviare per posta...).
In calce al querela puoi chiedere che ti vanga comunicato l'eventuale provvedimento di archiviazione (contro il quale puoi proporre opposizione entro 10 giorni dal ricevimento del provvedimento di archiviazione).
Dal momento in cui la querela viene depositata cominciano (dovrebbero ) le indagini da parte del pubblico ministero che conclude la sua attività o con la richiesta di archiviazione o con la richiesta di rinvio a giudizio che sarà esaminata da un altro giudice (il GIP).
La querela deve essere presentata entro 90 giorni dalla data della conoscenza del fatto-reato, sempre chè il reato prospettato nella querela non sia perseguibile d'ufficio (truffa aggravata ad esempio) per cui i termini sono molto più lunghi.
Svolte le indagini (che sono segrete) il PM può chiedere l'archiviazione oppure il rinvio a giudizio. Come già detto il GIP decide di sua sponte e indipendentemente dalle richieste del PM (che cmq solitamente vengono sempre accolte).
Se vi è il rinvio a giudizio si svolge un regolare processo contro l'imputato e il querelante può parteciparvi quale parte civile per ottenere un risarcimento del danno. Viceversa se vi è un decreto di archiviazione si corre il rischio di subire una "contro querela" da parte del querelato per calunnia.
Teoricamente e in modo estremamente semplicistico e riduttivo (inutile addentrarsi nei tecnicismi esasperati... non è una lezione di procedura penale) questo è l'iter.
In pratica.
Depositi la querela. Viene accatastata insieme a mille mila altre querele presentate per i motivi più disparati (una volta una mia cliente presentò una querela perchè i condomini la chiamavano signora e lei era signorina).
Se non c'è un avvocato o il querelante che mensilmente va dal PM a sollecitare le indagini, nella stragrande maggioranza dei casi sarà archiviata.
Considera che se prendi una procura tipo quella di Catania, i PM devono occuparsi di reati molto più gravi di una banale querela, banale in senso oggettivo e se paragonata a stragi di mafia, omicidi, rapine e amenità varie, per cui devono obbligatoriamente seguire delle priorità tipo i reati con fatti di sangue (le indagini, qualunque sia il reato ipotizzato, devono essere concluse entro un determinato lasso di tempo...).
E quì viene il bello. Se la querela è archiviata e il querelante non propone opposizione (cosa molto probabile perchè dopo due anni si è pure dimeticatio di aver presentato una querela) rischia di vedersi a sua sua volta querelato per calunnia.
Se invece si rinvia a giudizio anche in caso di condanna non è detto che il querelante riesca a recuperare i quattrini perchè se il condannato non possiede nulla non beccherà neppure un euro.
Non entro nel merito del sistema.. giusto o sbagliato che sia... queste sono le regole ed io devo adeguarmi ad esse...
Per concludere io sconsiglio quasi sempre, soprattutto per piccole somme e per casi di questo genere di procedere a querela, perchè seppur inizialmente è una procedura che non comporta costi, in realtà nel prosieguo può richiedere l'intervento tecnico di un avvocato che dovrà essere comunque pagato, senza avere alcuna certezza di recuperare i propri quattrini (a meno che il querelato non abbia un cospicuo patrimonio personale tipo immobili o si possa procedere a sequestro conservativo, ma quì serve un avvocato) e con il rischio di essere costretti a pagare un legale per difendersi da una querela di calunnia.
Ovviamente questo è il mio pensiero...poi si può dire e fare tutto e il contrario di tutto...