Ciao a tutti da SCR1.
Condivido con tutti voi il test eseguito stamani mattina, con i nuovi Formula Cura 4 pistoni.
Bene prima di estrinsecare le mie sensazioni, vediamo come è stata costruita la pinza Formula Cura 4
.
Il calibro si presenta molto compatto e leggerissimo,, quasi non si direbbe fosse un 4 pistoni ,, stante il fatto che anche le pastiglie sono di misura diversa, molto più ampie, per erogare un plus di potenza di morso impegnando maggiore superficie sul disco , ma nel contempo essere più modulabili.
Il diametro dei 4 pistoni è costante sono di 18 mm ciascuno e si muovono con una dolcezza assoluta
Ecco come si presentano:
Come potete notare il corpo pinza è rastremato, essenziale, la pinza viene pre-spurgata, in maniera che un possessore di freno Cura 2 come nel mio caso, possa in 5 minuti di orologio , cambiare totalmente il set up della propria bici, passando da un freno già potente, ad uno super potente, anche a seconda del tracciato che magari scelga di fare.
Altra cosa importantissima è il peso, che differisce dalla sorella
Cura 2 di appena
10 grammi, dato importante per chi volesse come il sottoscritto, usare questo freno su bici relativamente leggere
.
MONTAGGIO:
IL montaggio del sistema è davvero facile, intuitivo e rapidissimo, basta spostare la molletta di sicurezza verso l'alto, preparare la pinza collegata, resettando a zero i pistoni sempre previa pulizia per evitare ogni problema, staccare il nipplo ed attaccare la nuova pinza:
eccola montata:
Il centraggio è stato immediato, la pinza pre-spurgata si trova in posizione zero, dunque la si centra sul disco ad occhio lasciando le viti di bloccaggio leggermente frizionate, due pompate e siamo in assetto di frenata.
Qualche correzione aggiuntiva e via andare , tempo totale tra smontare rimontare la nuova e ri.centrare max 10 minuti.
TEST OFF ROAD:
Bene intanto sembra che la Cura 4 abbia un Rool Back leggermente maggiore della Cura 2 , di un inezia ma almeno la mia è così, dunque la luce tra il disco e le pastilglie è ottimale, il Bit point però rimane sempre molto contenuto e la corsa della leva minimale, almeno rispetto ad altri freni.
IL test di stamattina si è svolto con circa 1500 mt di dislivello, tanta salita , ma anche tanta discesa. Il disco usato è un normalissimo 180mm, in metallo pieno senza spider, Burn in eseguito in pianura nella giornata precedente al test.
Come potete osservare dalle foto le pastiglie sono metalliche , i Cura 4 vengono forniti di serie con pastiglie Metalliche color oro.
TEST:
Dopo la prima ascesa, forte
, ho liberato i bloccaggi ammortizzatore e forcella e mi sono buttato a capofitto in una discesa polverosa e con terreno smosso, che dura circa 3 km, iniziando a percepire che sensazione poteva darmi il nuovo freno ed anche con relativa attenzione , perchè credetemi , questa belva frena e lo fa in maniera prepotente.
Il tocco è diventato ancora più leggero, la si sfiora, e la risposta è immediata,
lineare, sempre con un occhio attento su strada polverosa,, a non perdere l'anteriore, dove io ho montato la nuova Cura4, mentre dietro ho lasciato la Cura 2 per avere un mix da XC-AM.
In questi 3 km vi sono alternanze tra fondo molto smosso a fondo molto compresso, dunque sul diciamo "duro" ho affondato la frenata,. il risultato è stato spesso di trovarsi con la ruota posteriore in galleggiamento.
La seconda discesa invece è molto più lunga circa 5/6 Km di strada con pendenza medio alta e passaggi anche lenti, dove volevo testare il morso a bassa velocità.
Bene i risultati sono:
Potenza alle alte velocità direi molto alta un 25% almeno più del due pistoni (Cura-2), che attenzione di forza ne ha da vendere dunque sicuramente un ottimo risultato (credo dovuto molto alla superficie maggiore di attacco sul disco).
Potenza alle basse velocità sempre costante, attenzione non è facile, parlo di muri molto erti, dove se, ed ho provato, ci vogliamo fermare totalmente, basta premere sulla leva per avere uno stop quasi immediato.
Sorprendente il punto di Bit/morso,
mai dico mai variato in tutto il percorso, sempre costante e sempre assolutamente nel medesimo punto, dunque un freno che
aumenta la Fiducia, perchè sai che lui è sempre pronto in ogni occasione e sempre nelle stesse condizioni.
Ottime le pastiglie metalliche, con sezione maggiorata, che io naturalmente ho testato stamani sull'asciutto, ma con mia sorpresa non ho avuto rumorosità anomale, solo un leggero sibilo quando il sistema si raffredda, per poi sparire dopo due pinzate.
Naturalmente si sente che l'aggressività dei pad sul metallo è diversa, diciamo più ingorda rispetto ad una pastiglia più tenera, ma sicuramente adatta a chi vuole andare forte.
Non ho avuto nessuna variazione di posizione dei pistoni, non ho avuto sfregamenti al disco neppur leggeri dunque i 4 18esimi, sono rimasti costantemente al loro posto.
Ho usato anche una percentuale inferiore di pressione sulla leva, perchè , almeno con la mia bici ed il mio peso, la leva va solamente sfiorata, e qui interviene la
modulabilità (capacità di variare la frenata in base alle condizioni del tracciato,,, + modulazione uguale + controllo), che attenzione richiede davvero poco sforzo, ma accortezza perchè una zappata distratta sul freno,, secondo dove,, potrebbe provocare un innalzamento del posteriore, cosa che si attenuerà usando pastiglie di diversa natura.
In conclusione un freno sicuramente per chi va e vuole andare forte in discesa, sicuramente da DH, ma adattabile anche ad altra disciplina, per coloro che amano esuberanza assoluta nella frenata e che non vogliono stancare l'articolazione del comparto mano avambraccio.
Non acquistateli se vi piacciono le frenate debosciate, non sarebbero adatti.
Saluti SCR1