Ragazzi,
Come uno dei primi che ha seguito l'Enduro, devo necessariamente dire la mia e ho la presunzione di poterlo fare a testa alta, senza mezzi termini e dicendo esattamente quello che penso, e che tutto sommao sono certo pensano molti dei top rider con i quali spesso scambiamo opinioni.
Molti di voi parlano di enduro e non hanno mai provato a fare una gara.
Parlano di di DH e non hanno mai fatto una gara.
Commentano, giudicano, esprimono pareri del tutto discutibili e non hanno mai preso parte ad una gara di queste discipline "sorelle".
Parlano di come andrebbero gestiti i tempi di risalita e non hanno mai provato a fare il giro di una gara, rimanendo nei tempi e affrontando le speciali come vanno affrontate in ottica agonistica (perchè di questo parliamo, non di shopping).
Molti di voi considerano i tempi di risalita non pensando all'impegno fisico di una speciale come Supermimosa fatta ad alti livelli che è diverso da farla per divertirsi e farsi una bella raidata.
Ma lo scopo dell'enduro non è di replicare una granfondo con bici da 15 kg, bensì di creare un impegno globale che è un mix di impegno fisico generale (il giro, le 5 ore in bici, l'accumulo di acido lattico dopo 4-5-6 speciali), di prestazione fisico-tecnica nelle speciali.
Secondo me alcuni di voi che scrivono tante belle parole non capiscono che guidare al limite, su Supermimosa o su Sant'Anna, su parti tecniche (affrontate a certe velocità su bici da Enduro magari su gomme da 2.1) dopo 5 minuti di fuori soglia, non è del tutto banale. Non è da meno rispetto a fare una bella salita tirata con una bici da XC. Un pò come dire che i 100mt sono meno impegnativi dei 5000mt.
Ognuno al suo livello può provare cosa vuol dire davvero, in termini di impegno fisico, non concedendosi il minimo respiro, il minimo riposo, non permettendosi di sedersi se può alzarsi sui pedali a spingere oppure non permettendosi di cambiare una linea perchè in prova la faceva da riposato ma in gara da stanco è più impegnativa è difficile: se vuoi andare forte devi farla e devi porti in condizione di arrivare lì e farla... senza compromessi, anche dopo 6 minuti.
Prima di parlare dovreste provare questo e allora, forse, comincerete a capire e smettereste di pigiare i tasti tanto per dire qualcosa.
Quando esci da 300 mt di falsopiano (si, è solo falsopiano) e sei fuorisoglia, ti metti su una parte guidata dove devi pennellare, guidare al limite, ollare, schiacciare.... a volte ti verrebbe da mollare... perchè non hai più energie... e devi trovare la forza di continuare... non solo.... anche di recuperare, oppure vai a passeggio e allora è un altro discorso... perchè puoi permettertelo anche da stanco.
A chi dice che è DH...non è nemmeno DH, e (se permettete) parlo con cognizione di causa, contrariamente a qualcuno di voi che la DH non sa cosa sia: per fare DH (intesa come sport) non basta andare in discesa con una bici da 200mm.
DH ed Enduro sono due discipline diverse. Una con determinate difficoltà (più tecniche), una con altre (mix)
In DH hai una prestazione molto più intensa, di un livello tecnico superiore,mezzi superiori, conosci i percorsi a menadito.
In Enduro devi guidare più stanco, puoi non ricordare perfettamente i percorsi devi fare scelte di compromesso perchè ogni speciale può richiedere scelte tecniche diverse ma ne puoi fare solo una.
In DH mai o molto raramente ti trovi a guidare davvero stanco, è più esplosiva come prestazione.
In Enduro devi riuscire a recuperare anche mentre guidi forte perchè poi hai uno sprint di 300-400 mt (chi ha fatto Punta Ala ricorderà cosa comportavano per cuore e polmoni gli strappi a metà) per poi dover trovare la forza e la motivazione di rialzarti in piedi e guidare forte per altri 3 minuti.
Invito coloro che sputano sentenze e elargiscono teorie a venire a provare a fare una gara. Da dove si posizioneranno, forse, potrà parzialmente dipendere anche la facilità e l'autorità con cui commentano e giudicano certi aspetti.
Senza rancore, solo un punto di vista di chi inizia ad essere un pò stufo di leggere certe cose e vuole dire la sua.
L'enduro è una disciplina gravty, quindi è sacrosanto che premi la tecnica di guida, condita di un impegno globale (trasferimenti + speciali) e che richiede/premia stili anche molto diversi.
Non è solo chi pedala di più o chi pedala più forte.
E' chi trova la miglior chiave di lettura del terreno, chi fà le scelte tecniche più giuste, anche la gestione delle energie durante la speciale è fondamentale, nonchè, per finire, imparare a guidare forte con la bici da 160.
Che poi un Milivinti vada forte con una Prophet non significa nulla. Sulle qualità di Marco, come di tutti i discesisti forti, non si discute...tutti i forti in DH poi sono anche degli atleti, quindi dinuovo sono all'altezza della situazione, sono il primo a sostenerlo da sempre.
Essendo il Superenduro una disciplina gravity, in linea generale, il discesista con esperienza e ben preparato è il miglior candidato a fare bene.
Non c'è niente di scandaloso e non credo che nemmeno stringendo i tempi di risalita, al di là di scoraggiare buona parte di coloro che vengono per divertirsi, cambierà la musica nei prossimi anni.
ANDREA BRUNO