Raga, Stiamo parlando del nulla. La sicurezza in montagna c'è ma è sempre relativa. Gianfranco, (giancazza mi pare sul forum) amico di mtb e guida alpina di spessore , ha combattuto tra la vita e la morte per un incidente di pochi mesi fa dove la compagna morí per una corda che si staccò da un rinvio in un tratto "facile" sul monte bianco. Dopo due mesi di lotta non è riuscito a vincere e ha raggiunto la sua compagna. Questo per dire che puoi affrontare la montagna preparatissimo, puoi calcolare tutti i rischi ed anche una gita domenicale può diventare nefasta in poco tempo. Un conto è l'incidente, un conto è la negligenza per averlo cercato. I soccorritori con cui ho collaborato anni (ero infermiere ai traumatologici) mai una volta si sono lamentati per un recupero. Per quello che li conosco, i professionisti del settore non scendono a chiacchiere, soprattutto perché i recuperi sono una storia a sé, poco importa della scelta del paziente di andare in montagna poco preparato o incauto. L'importante è portare nel minor tempo possibile un paziente, stabilizzarlo, le chiacchiere stanno su un altro livello certamente più basso. Certo è che se sul breithorn occidentale vedi una in sneakers e jeans con l'
iPhone a fare fuori traccia delle foto, allora li 2 domande vengono spontanee. E se un recupero che ha sempre un elevato rischio per l'equipaggio puoi evitarlo, lo eviti solamente educando alla montagna.
Il video è bello. Certamente, ma la foto su un crepaccio , con una bici senza sicurezza alcuna può fare sorgere domande.
Senza critiche ai ragazzi che hanno compiuto l'impresa.