Sud della Tunisia in mtb, quarta tappa. Sogno o incubo?

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Coast2Coast

Biker novus
26/2/13
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Ciao a tutti.
Intanto grazie a Maurizio per il suo impegno nella nostra C2C Tunisia, l'ho visto sempre più emozionato giorno dopo giorno, tappa dopa tappa, per finire a vederlo giocare con la sabbia sulle infinite Dune del deserto del Sahara!
Come tutte le Coast2Coast, anche questa in Tunisia ha delle caratteristiche ben precise: avventura, conoscenza del territorio, amicizia, divertimento; tutte queste si sono nuovamente ritrovate in Tunisia in uin Gruppo fantastico, come se Coast2Coast catalizzasse l'attenzione di Biker che hanno un solo obiettivo: Enjoy and Ride! E forse é proprio così.
Rispondo ad un paio di domande sul tempo: il primo giorno abbiamo affrontato vento proveniente da Sud-Est, caldo e forte; la tappa del deserto invece di ponente, da Ovest. Il Sud della Tunisia é tutta zona desertica, rocciosa, sabbiosa e salata (chott) e spazzata frequentemente dai venti.
Non é possibile prevedere un itinerario in senso inverso non avrebbe alcun senso partire dall'Oasi, come lo stesso Nonnocarb scrive.
Per quanto riguarda Ksar Ghilane, é vero: turisticamente sfruttata, ma conserva tutto il suo fascino e noi siamo stati sempre bravi a trovare molta molta poca gente.
E poi ancora non avete visto il resoconto della ultima Tappa, totalmente nel deserto al Camp Zmela, una giornata Stu-pe-fa-cen-te!!!
 

Mar-cello

Biker urlandum
31/8/10
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Bellano
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Bike
Specialized Epic Comp
bellissimo report, bellissime foto, bellissimo posto
(sconsiglio di fare il bagno nella pozza, ho preso un infezione al birillo che è stata dura da debellare, l'acqua calda favorisce il proliferare di batteri)

ci sono stato 2 volte ma in moto! :-)
 

Coast2Coast

Biker novus
26/2/13
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Se non mi sbaglio anche in una precedente tappa avete lottato contro il vento.
Se il vento da ovest è predominante nella regione, non è che conviene fare l'itinerario in senso inverso?
In ogni caso: complimenti per quello che state facendo, mi piacerebbe essere li con voi, e un po' lo sono grazie al reportage di nonno ;-)

il secondo giorno abbiamo affrontato vento proveniente da Sud-Est, caldo e forte; la tappa del deserto invece di ponente, da Ovest. Il Sud della Tunisia é tutta zona desertica, rocciosa, sabbiosa e salata (chott) e spazzata frequentemente dai venti.
Non é possibile prevedere un itinerario in senso inverso non avrebbe alcun senso partire dall'Oasi, come lo stesso Nonnocarb scrive.
 

Coast2Coast

Biker novus
26/2/13
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massimo rispetto per tutti quelli che hanno pedalato fino a Ksar Ghilane!

però a mio avviso è la peggior oasi che si possa trovare nel nord Africa...

è un concentrato di turisti e tutto ormai è finto e ricostruito ad hoc.
l'ultima volta che ci sono passato (e mi sono detto che sarebbe stata l'ultima - 1996) si rischiava costantemente il frontale con altri 4x4, quad o moto depositati lì ogni ora da mille tour-operator improvvisati.
mancava giusto un resort a livelli europei, ma le guide locali dicevano che era in progetto!
ricordo infatti che campeggiai fuori dall'oasi principale.

ciò ovviamente nulla toglie all'impresa di arrivarci con le proprie forze... sono solo mie considerazioni vane sul turismo e i suoi effetti...

ciao

PS: arrivare a Ksar Ghilane da est significa fare il deserto... poco fattibile con la mtb.
la via più semplice è scendere dalla pipeline e poi andare verso ovest. sicuramente più interessante il tracciato proposto dal Coast2Coast.

Per quanto riguarda Ksar Ghilane: é vero, turisticamente sfruttata, ma conserva tutto il suo fascino e noi siamo stati sempre bravi a trovare molta molta poca gente. E arrivarci in bici non ha prezzo!!!
 

rocky72

Biker popularis
18/6/09
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Borgo Celano
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S P E T T A C O L O!!!!!
Il deserto ha sempre il suo fascino e nonostante tutto, sabbia fine compresa, una volta messo il piede ( ..ruota) sopra entra dentro di noi per sempre!!
Un piccolo consiglio per navigare nel deserto, un' accessorio davvero utile è un bel paio di occhialini da saldatore...sono una vera manna contro la sabbia sollevata dal vento!!!
 

davitheking

Biker popularis
17/3/13
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Imperia
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mamma mia che avventura.
è già dura in moto, figuriamoci in bici!
comunque il deserto è uno spettacolo che annichilisce, ti entra dentro
e non ti molla più, speri che passi in fretta ma quando lo lasci... ti manca da morire..
 

Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Palermo
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Bike
Bergamont Revox ltd 29"
Un tour del genere per adesso, causa impegni familiari e di lavoro, posso solo sognarmelo: beati voi... Penso siano esperienze semplicemente memorabili!
 

ziocrazy

Biker assatanatus
Due parole su Ksar Ghilane.
E' la quarta volta che ci andiamo compresi gli scouting e l'abbiamo trovata affascinante a dispetto di ciò che leggo in un post. Forse abbiamo indovinato i periodi (aprile e settembre/ottobre) ma l'oasi l'abbiamo sempre trovata mediamente frequentata. Esercita comunque un grande fascino anche per la presenza di qualche spedizione francese o tedesca che la utilizza come testa di ponte per le traversate.Ogni tanto arrivano fuoristrada di guide locali con turisti mordi e fuggi...
E' visibile ancora la camicia in acciaio (grosso tubo) che conteneva la trivella (per non far franare la sabbia circostante la perforazione) che nel 56 invece del petrolio, trovò l'acqua ed arricchì la zona! Si trova in una pozza adiacente quella più grande che ha temperatura costante di 35° e dove ci siamo letteralmente "ammollati" per ore senza alcuna conseguenza dato il ricambio continuo. L'acqua infatti arriva nella pozza più grande attraverso due grossi tubi in acciaio che intercettano il liquido in risalita direttamente dalla perforazione originale. LA pressione è così potente che non si può stare nelle vicinanze dei tubi se non attaccandosi ai loro bordi ed allora... idomassaggio a gratis! Mi sembra molto difficile che si possa prendere un'infezione con una ricambio così potente e continuo... E' stato sfortunato chi la riporta...
In ogni caso dopo Ksar Ghilane, ci siamo inoltrati (il giorno dopo l'arrivo) per altri 20 Km nel puro deserto...

Franco Tedesco C2C
 
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akko69

Biker poeticus
12/11/04
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Alessandria
www.akko69.altervista.org
Ammetto che la mia critica su Ksar Ghilane può essere sterile dato che si dovrebbe parlare degli effetti del turismo e l'argomento è vasto e senza soluzione.
Io mi sono fermato a KG arrivando dalla pipeline, la prima volta nel 1995. Era febbraio e proseguivo per la Libia.
Affascinante e poco frequentata.
Già l'anno dopo la situazione era drammaticamente cambiata. Stesso periodo ma folla di turisti (differenti dai viaggiatori, ma non voglio passare per talebano!). L'oasi era invivibile, rischio frontale sulle dune per il forte. Ricordo d'aver campeggiato nel palmeto fuori. Chiesto ad una guida locale, diceva essere normale tanto che era in progetto la costruzione di strutture turistiche oltre le tende.
A mio avviso, è un po' tutta la Tunisia ad essere così, ma del resto è anche la più vicina.
Comunque Chenini e Matmata sono da vedere, così come le oasi di montagna...
La mia, ripeto, è solo una constatazione e non è una critica in chi come voi ha investito in un progetto nuovo e interessante.
Nel 2000 avevo incontrato una comitiva in mtb in Libia, risalivano da Sebha verso nord sullo sterrato a fianco della pista principale. Epici!
Ciao
 

ziocrazy

Biker assatanatus
Gentile Akko69, lungi dal prendere il tuo intervento come una critica, anzi è stato molto costruttivo, ma essendo giunto a KG solo nei mesi citati, mi chiedevo se non fossi stato fortunato! In effetti posso immaginare cosa possa significare un incontrollato afflusso turistico e di mezzi quali grossi 4x4 ,Truck officina d'appoggio, enduro e offroad dei tour operator locali, in un'oasi che poi tanto grande non è! :-)
Tenevo a precisare anche a Nonnocarb, che Tarak non è una guida ma fa parte di Coast2Coast Tunis come organizzatore insieme a me e mio fratello Alessandro. Il tracciato della C2C tunisina è assolutamente originale, mappato con l'aiuto di guide locali (di Matmata Techine etc) e mezzi offroad noleggiati in loco. Abbiamo pianificato l'itinerario di massima e poi abbiamo chiesto di portarci da A a B in totale offroad. Ne è nata una ragnatela di percorsi dai quali, con calma ho estratto le tappe definitive. Il percorso comprende poi due chicche, due favolosi ST (uno non percorso per il buio sopravvenuto) mai solcati prima della C2C da alcuna mtb... (vedi terza tappa)

Franco Tedesco C2C
 

ziocrazy

Biker assatanatus
Quanto mi piacerebbe vivere un'avventura del genere, anche se non so di essere allenato abbastanza, ma forse conta più la testa in questi casi che le gambe!

SI la testa conta moltissimo, ma anche le gambe non sono da meno.
Normalmente chi è in grado di percorrere 50/60 Km in un' uscita senza
problemi, non ha grosse difficoltà nel portare a termine il tour. Le fermate
per ammirare le mille particolarità e fotografare, sono frequenti.
Franco T. C2C
 

ziocrazy

Biker assatanatus
S P E T T A C O L O!!!!!
Il deserto ha sempre il suo fascino e nonostante tutto, sabbia fine compresa, una volta messo il piede ( ..ruota) sopra entra dentro di noi per sempre!!
Un piccolo consiglio per navigare nel deserto, un' accessorio davvero utile è un bel paio di occhialini da saldatore...sono una vera manna contro la sabbia sollevata dal vento!!!

Se poi completi il tutto con un "Chech" berbero, sei in una botte di ferro!
 

ziocrazy

Biker assatanatus
ecco, a mio modo di vedere questa è una di quelle occasioni in cui il casco è solo un peso!
comunque penso sia fantastica la sensazione di vivere il deserto: il cammello che trova confortevole un ambiente cosi arido ed inospitale per l'uomo...ti fa capire quanta varietà è resa possibile sul nostro pianeta, e come ogni condizione ambientale (anche la più inospitale dal nostro punto di vista) sia il mix perfetto di condizioni per cui le specie di vita autoctone riescano non a sopravvivere, ma a Vivere

Sicuramente si può evitare nella tappa nel deserto per Ksar Ghilane, non nelle altre: l'unica ragazza del gruppo è caduta nel corso della prima tappa lungo una discesa ed il casco l'ha salvata da severe conseguenze... Una bella, profonda ammaccatura campeggiava lungo il lato che ha impattato contro una pietra sul terreno sassoso!

Franco T. C2C
 

Classifica generale Winter Cup 2024

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