Mi sai dire più o meno dove ha visto le frecce staccate?
Grazie
Scusami se non sono stato molto preciso ma era la prima volta che pedalavo in quella zona.
.... per molti di noi che nn conosce la zona ...... qualcuno ci illustra le caratteristiche principali di questo percorso (tipo di fondo, livello tecnico, ecc..)? Grazie
Ho contattato il mio amico "gpg" che a livello tecnico è molto piu ferrato di me..... stasera ti dovrebbe rispondere.
Eccomi qua! Scusate ma sono impegnato al lavoro e... a pedalare.
Dunque, prima di tutto un doveroso saluto al mitico Achille, hai ragione vecchio leone della.. salz. 50 km. sono troppi...pochi per un 2 volte finisher della marathon austriaca. ( e qui giù il cappello).
Per quanto riguarda il percorso della "stracca" io vi posto le mie impressioni date dall'esperienza di altre gare e spero di esservi d'aiuto.
La partenza è la classica delle gran fondo: asfalto in salita per sgranare il gruppo senza troppa pendenza, per circa 4.5 km. poi si gira sulla sx sfiorando il castello di porciano per la discesa di fontebranda, non rischiate perchè è corta e rimmette su una altra salita di asfalto e qui per me finisce il "prologo". Si rientra in un campo breve(150 mt) boschetto, piccolo guado (mi raccomando alleggerire i rapporti) e si ritorna su terra/ghiaia fino a rincontrare la statale e immettersi sulla salita di coffia, prima sterrata poi bosco e d'ora in poi ci sarà terra, qualche sasso, 2 brevi strappi, il tutto molto divertente.niente di pericoloso fino ad un cimitero seguito da una svolta secca a sx quì c'è una discesa un po ostica con dei gradoni, occhio alle gomme, tenere la dx fino a ritrovare ala strada bianca. Fino ad ora i pericoli sono stati minimi e la tecnica richiesta è nella media. Si rientra in un divertentissimo bosco che sfocia nella discesa di Stroncacavalli, tenere le distanze da chi vi precede! Si risale l'abitato di Le Molina e si attarversa la strada. Qui secondo me finisce la seconda parte, fatta di saliscendi tipo cross-country e si comincia a pedalare tipo gran fondo, cioè di passo senza accelerazioni e frenate brusche, si sale su terra intervallata da qualche sasso smosso fino alla madonna dei prati (è alla sommità sulla vostra sx). Ora, divertente discesa con un pò di tecnica in prossimità del guado, 100mt di salitella porteranno al bivio corto-lungo. In questo tratto di asfalto in salita per me è importante alimentarsi, perchè passato Papiano rientreremo nel bosco dove è vietato distrarsi, e dopo il guado (attenzione alla discesa che lo precede) comincia la salita del tufone, inizialmente blanda e su terra, prosegue su strada sterrata (stile dolomiti sbk e se non ricordo male io e kancro li ci siamo conosciuti) con pendenza tutto sommato abbordabile fino a circa un km dalla fine, capirete di essere in vetta dal pilone di cemento (quelli dell'alta tensione) sulla vostra dx. Qui comincia un single a tratti dual trek con contropendenza a sx, il sentiero dei fascisti, fatto di terra qualche sasso e soprattutto radici che se bagnate sono impegnative quindi occhi aperti! Vi ritrovate in una forestale larga ein discesa ma attenzione: ci sono 6 o 7 "ringollini" quelli maledetti e bastardi con poca pendenza ma alla fine fanno male, ecco perchè ho suggerito prima di alimentarsi. Si arriva a Bocca pecorina e qui comincia l'ultima discesa, c'è bisogno di lucidità per scendere in sicurezza, anche perchè ritorna il rischio forature sulle pietre, ed alla fine sarebbe proprio una seccatura. Quando siete in una zona attrezzata di tavolini per pic-nic...no non vi fermate, vedrete delle casse delle api sulla dx, avete quasi finito, discesa di sassi, un po di sterro, asfalto 50 mt a sx l'ultima discesa di sassi, un pratone fettuciato a scendere, e 3 km di asfalto all'arrivo, poi doccia e pasta party.
Se volete sapere tipo di gomme ed altro ve lo dico dopo, ora riprendo fiato....
Non si sa nulla sul percorso ridotto per esordienti e allievi?? tipo altimetria.
Grazie
Ho contattato il mio amico "gpg" che a livello tecnico è molto piu ferrato di me..... stasera ti dovrebbe rispondere.
Eccomi qua! Scusate ma sono impegnato al lavoro e... a pedalare.
Dunque, prima di tutto un doveroso saluto al mitico Achille, hai ragione vecchio leone della.. salz. 50 km. sono troppi...pochi per un 2 volte finisher della marathon austriaca. ( e qui giù il cappello).
Per quanto riguarda il percorso della "stracca" io vi posto le mie impressioni date dall'esperienza di altre gare e spero di esservi d'aiuto.
La partenza è la classica delle gran fondo: asfalto in salita per sgranare il gruppo senza troppa pendenza, per circa 4.5 km. poi si gira sulla sx sfiorando il castello di porciano per la discesa di fontebranda, non rischiate perchè è corta e rimmette su una altra salita di asfalto e qui per me finisce il "prologo". Si rientra in un campo breve(150 mt) boschetto, piccolo guado (mi raccomando alleggerire i rapporti) e si ritorna su terra/ghiaia fino a rincontrare la statale e immettersi sulla salita di coffia, prima sterrata poi bosco e d'ora in poi ci sarà terra, qualche sasso, 2 brevi strappi, il tutto molto divertente.niente di pericoloso fino ad un cimitero seguito da una svolta secca a sx quì c'è una discesa un po ostica con dei gradoni, occhio alle gomme, tenere la dx fino a ritrovare ala strada bianca. Fino ad ora i pericoli sono stati minimi e la tecnica richiesta è nella media. Si rientra in un divertentissimo bosco che sfocia nella discesa di Stroncacavalli, tenere le distanze da chi vi precede! Si risale l'abitato di Le Molina e si attarversa la strada. Qui secondo me finisce la seconda parte, fatta di saliscendi tipo cross-country e si comincia a pedalare tipo gran fondo, cioè di passo senza accelerazioni e frenate brusche, si sale su terra intervallata da qualche sasso smosso fino alla madonna dei prati (è alla sommità sulla vostra sx). Ora, divertente discesa con un pò di tecnica in prossimità del guado, 100mt di salitella porteranno al bivio corto-lungo. In questo tratto di asfalto in salita per me è importante alimentarsi, perchè passato Papiano rientreremo nel bosco dove è vietato distrarsi, e dopo il guado (attenzione alla discesa che lo precede) comincia la salita del tufone, inizialmente blanda e su terra, prosegue su strada sterrata (stile dolomiti sbk e se non ricordo male io e kancro li ci siamo conosciuti) con pendenza tutto sommato abbordabile fino a circa un km dalla fine, capirete di essere in vetta dal pilone di cemento (quelli dell'alta tensione) sulla vostra dx. Qui comincia un single a tratti dual trek con contropendenza a sx, il sentiero dei fascisti, fatto di terra qualche sasso e soprattutto radici che se bagnate sono impegnative quindi occhi aperti! Vi ritrovate in una forestale larga ein discesa ma attenzione: ci sono 6 o 7 "ringollini" quelli maledetti e bastardi con poca pendenza ma alla fine fanno male, ecco perchè ho suggerito prima di alimentarsi. Si arriva a Bocca pecorina e qui comincia l'ultima discesa, c'è bisogno di lucidità per scendere in sicurezza, anche perchè ritorna il rischio forature sulle pietre, ed alla fine sarebbe proprio una seccatura. Quando siete in una zona attrezzata di tavolini per pic-nic...no non vi fermate, vedrete delle casse delle api sulla dx, avete quasi finito, discesa di sassi, un po di sterro, asfalto 50 mt a sx l'ultima discesa di sassi, un pratone fettuciato a scendere, e 3 km di asfalto all'arrivo, poi doccia e pasta party.
Se volete sapere tipo di gomme ed altro ve lo dico dopo, ora riprendo fiato....
Ho contattato il mio amico "gpg" che a livello tecnico è molto piu ferrato di me..... stasera ti dovrebbe rispondere.
Eccomi qua! Scusate ma sono impegnato al lavoro e... a pedalare.
Dunque, prima di tutto un doveroso saluto al mitico Achille, hai ragione vecchio leone della.. salz. 50 km. sono troppi...pochi per un 2 volte finisher della marathon austriaca. ( e qui giù il cappello).
Per quanto riguarda il percorso della "stracca" io vi posto le mie impressioni date dall'esperienza di altre gare e spero di esservi d'aiuto.
La partenza è la classica delle gran fondo: asfalto in salita per sgranare il gruppo senza troppa pendenza, per circa 4.5 km. poi si gira sulla sx sfiorando il castello di porciano per la discesa di fontebranda, non rischiate perchè è corta e rimmette su una altra salita di asfalto e qui per me finisce il "prologo". Si rientra in un campo breve(150 mt) boschetto, piccolo guado (mi raccomando alleggerire i rapporti) e si ritorna su terra/ghiaia fino a rincontrare la statale e immettersi sulla salita di coffia, prima sterrata poi bosco e d'ora in poi ci sarà terra, qualche sasso, 2 brevi strappi, il tutto molto divertente.niente di pericoloso fino ad un cimitero seguito da una svolta secca a sx quì c'è una discesa un po ostica con dei gradoni, occhio alle gomme, tenere la dx fino a ritrovare ala strada bianca. Fino ad ora i pericoli sono stati minimi e la tecnica richiesta è nella media. Si rientra in un divertentissimo bosco che sfocia nella discesa di Stroncacavalli, tenere le distanze da chi vi precede! Si risale l'abitato di Le Molina e si attarversa la strada. Qui secondo me finisce la seconda parte, fatta di saliscendi tipo cross-country e si comincia a pedalare tipo gran fondo, cioè di passo senza accelerazioni e frenate brusche, si sale su terra intervallata da qualche sasso smosso fino alla madonna dei prati (è alla sommità sulla vostra sx). Ora, divertente discesa con un pò di tecnica in prossimità del guado, 100mt di salitella porteranno al bivio corto-lungo. In questo tratto di asfalto in salita per me è importante alimentarsi, perchè passato Papiano rientreremo nel bosco dove è vietato distrarsi, e dopo il guado (attenzione alla discesa che lo precede) comincia la salita del tufone, inizialmente blanda e su terra, prosegue su strada sterrata (stile dolomiti sbk e se non ricordo male io e kancro li ci siamo conosciuti) con pendenza tutto sommato abbordabile fino a circa un km dalla fine, capirete di essere in vetta dal pilone di cemento (quelli dell'alta tensione) sulla vostra dx. Qui comincia un single a tratti dual trek con contropendenza a sx, il sentiero dei fascisti, fatto di terra qualche sasso e soprattutto radici che se bagnate sono impegnative quindi occhi aperti! Vi ritrovate in una forestale larga ein discesa ma attenzione: ci sono 6 o 7 "ringollini" quelli maledetti e bastardi con poca pendenza ma alla fine fanno male, ecco perchè ho suggerito prima di alimentarsi. Si arriva a Bocca pecorina e qui comincia l'ultima discesa, c'è bisogno di lucidità per scendere in sicurezza, anche perchè ritorna il rischio forature sulle pietre, ed alla fine sarebbe proprio una seccatura. Quando siete in una zona attrezzata di tavolini per pic-nic...no non vi fermate, vedrete delle casse delle api sulla dx, avete quasi finito, discesa di sassi, un po di sterro, asfalto 50 mt a sx l'ultima discesa di sassi, un pratone fettuciato a scendere, e 3 km di asfalto all'arrivo, poi doccia e pasta party.
Se volete sapere tipo di gomme ed altro ve lo dico dopo, ora riprendo fiato....
Ho contattato il mio amico "gpg" che a livello tecnico è molto piu ferrato di me..... stasera ti dovrebbe rispondere.
Eccomi qua! Scusate ma sono impegnato al lavoro e... a pedalare.
Dunque, prima di tutto un doveroso saluto al mitico Achille, hai ragione vecchio leone della.. salz. 50 km. sono troppi...pochi per un 2 volte finisher della marathon austriaca. ( e qui giù il cappello).
Per quanto riguarda il percorso della "stracca" io vi posto le mie impressioni date dall'esperienza di altre gare e spero di esservi d'aiuto.
La partenza è la classica delle gran fondo: asfalto in salita per sgranare il gruppo senza troppa pendenza, per circa 4.5 km. poi si gira sulla sx sfiorando il castello di porciano per la discesa di fontebranda, non rischiate perchè è corta e rimmette su una altra salita di asfalto e qui per me finisce il "prologo". Si rientra in un campo breve(150 mt) boschetto, piccolo guado (mi raccomando alleggerire i rapporti) e si ritorna su terra/ghiaia fino a rincontrare la statale e immettersi sulla salita di coffia, prima sterrata poi bosco e d'ora in poi ci sarà terra, qualche sasso, 2 brevi strappi, il tutto molto divertente.niente di pericoloso fino ad un cimitero seguito da una svolta secca a sx quì c'è una discesa un po ostica con dei gradoni, occhio alle gomme, tenere la dx fino a ritrovare ala strada bianca. Fino ad ora i pericoli sono stati minimi e la tecnica richiesta è nella media. Si rientra in un divertentissimo bosco che sfocia nella discesa di Stroncacavalli, tenere le distanze da chi vi precede! Si risale l'abitato di Le Molina e si attarversa la strada. Qui secondo me finisce la seconda parte, fatta di saliscendi tipo cross-country e si comincia a pedalare tipo gran fondo, cioè di passo senza accelerazioni e frenate brusche, si sale su terra intervallata da qualche sasso smosso fino alla madonna dei prati (è alla sommità sulla vostra sx). Ora, divertente discesa con un pò di tecnica in prossimità del guado, 100mt di salitella porteranno al bivio corto-lungo. In questo tratto di asfalto in salita per me è importante alimentarsi, perchè passato Papiano rientreremo nel bosco dove è vietato distrarsi, e dopo il guado (attenzione alla discesa che lo precede) comincia la salita del tufone, inizialmente blanda e su terra, prosegue su strada sterrata (stile dolomiti sbk e se non ricordo male io e kancro li ci siamo conosciuti) con pendenza tutto sommato abbordabile fino a circa un km dalla fine, capirete di essere in vetta dal pilone di cemento (quelli dell'alta tensione) sulla vostra dx. Qui comincia un single a tratti dual trek con contropendenza a sx, il sentiero dei fascisti, fatto di terra qualche sasso e soprattutto radici che se bagnate sono impegnative quindi occhi aperti! Vi ritrovate in una forestale larga ein discesa ma attenzione: ci sono 6 o 7 "ringollini" quelli maledetti e bastardi con poca pendenza ma alla fine fanno male, ecco perchè ho suggerito prima di alimentarsi. Si arriva a Bocca pecorina e qui comincia l'ultima discesa, c'è bisogno di lucidità per scendere in sicurezza, anche perchè ritorna il rischio forature sulle pietre, ed alla fine sarebbe proprio una seccatura. Quando siete in una zona attrezzata di tavolini per pic-nic...no non vi fermate, vedrete delle casse delle api sulla dx, avete quasi finito, discesa di sassi, un po di sterro, asfalto 50 mt a sx l'ultima discesa di sassi, un pratone fettuciato a scendere, e 3 km di asfalto all'arrivo, poi doccia e pasta party.
Se volete sapere tipo di gomme ed altro ve lo dico dopo, ora riprendo fiato....
salve
vogglio aggiungere alla perfetta descrizione di "gpg" alcune foto fatte ieri
La partenza è la classica delle gran fondo: asfalto in salita per sgranare il gruppo senza troppa pendenza, per circa 4.5 km. poi si gira sulla sx sfiorando il castello di porciano per la discesa di fontebranda,
non rischiate perchè è corta e rimmette su una altra salita di asfalto e qui per me finisce il "prologo". Si rientra in un campo breve(150 mt)
boschetto, piccolo guado (mi raccomando alleggerire i rapporti) e si ritorna su terra/ghiaia fino a
rincontrare la statale e immettersi sulla salita di coffia, prima sterrata poi bosco e d'ora in poi ci sarà terra, qualche sasso, 2 brevi strappi, il tutto molto divertente.niente di pericoloso fino ad un cimitero seguito da una svolta secca a sx
quì c'è una discesa un po ostica con dei gradoni, occhio alle gomme, tenere la dx fino a ritrovare ala strada bianca. Fino ad ora i pericoli sono stati minimi e la tecnica richiesta è nella media.
Si rientra in un divertentissimo bosco che sfocia nella discesa di Stroncacavalli, tenere le distanze da chi vi precede!