Voglio fare una precisazione che mi sta a cuore.
Sono stato per anni un dirigente del Moto Club Imperia ed abbiamo sempre ed ostinatamente combattuto contro divieti e vessazioni.
Io non credo che in questa vicenda - ed in futuro se mai dovesse succedere - sia produttivo il discorso " perchè non vietate alle moto ed alle auto ? "
Io credo che il PROBLEMA sia nel cervello e nell' educazione della gente.
Non è l' auto che fà il pirata della strada
Non è la moto che crea il teppista
Secondo questo ragionamento prima o poi TUTTO dovrebbe essere vietato.
Alora il problema NON è la moto da enduro sulla Monesi Limone.
Il PROBLEMA è quel 10 % di deficenti che viaggia a 100 Km/h sbattendosene le balle di tutto e di tutti.
Ma " quei deficenti" sono preicolosi sia in auto che in moto, in bici a piedi a cavallo e generalemnte la domenica sono allo stadio !!
Ora , attenzione, con l' aumentare del numero degli appassionati di MTB, sarà facile che, nel mezzo di tanta gente civile, esca fuori una certa percentuale di deficenti.
Saranno quelli che (come successo per le moto) faranno i danni peggiori, creando problemi a tutti gli altri.
Una soluzione rapida non esiste.
Esiste una soluzione alla percorrenza di determinate strade - tipo la monesi Limone - = strada chiusa, con passaggio a pagamento e registrazione di un documento di identità, vigilanza e chi viene pescato a fare il deficente gli si fà un culo come una casa.
Risultato = la strada sterrata d' alta quota più lunga d' Europa invece che essere un peso ed una responsablità per le Amministrazioni, si erge a MAGNIFICO PERCORSO TURISTICO ATTREZZATO a beneficio di TUTTI, in primis le Amministrazioni coinvolte ed i gestori del Rifugio Don Barbera.
Ma ci vuole l' intelligenza e la volontà politica per fare questo.
Se volete Vi faccio l' elenco di come in Provincia abbiamo sperperato miliardi per dei lavori di ASSOLUTA INUTILITA' , tipo asfaltatura di strade sterrate meravigliose per poi lasciarle al degrado totale, oppure l' utilissimo percorso per disabili costruito sull' Alta Via con pendenze del 30 % e su fondo sterrato .....
Augusto Caire
riprendo il tuo intervento perchè mi sembra esemplificativo di quello che è un ragionamento corretto: "fruire responsabilmente e non imbalsamare" e creare occasioni che possano a loro volta contribuire a fare reddito e cassa invece che solo costi.
Sono favorevole alle moto ed auto regolamentate e controllate... credo che poi la bellezza delle strade in questione si apprezzi di più con andatura turistica piuttosto che con ritmo "rally dei faraoni"...
hai ragione anche quando dici che i deficienti ci saranno anche in mtb, be' ci sono già e già dei danni li hanno già persino fatti...
l'occasione turistica rappresentata dalla valorizzazione delle risorse attraverso le idee è però un fattore lontano anni luce sia dalla nostra mentalità che dalla concezione politico/burocratica del Paese... e ciò mi serve a indrodurre il mio pensiero finale sulla vicenda:
l'ing Russo, che sia una persona di assoluto rigore morale o un raccomandato mangiapaneatradimento fa però parte di un meccanismo che coinvolge non solo il funzionamento della cosa pubblica ma anche tutta la mentalità italiana intesa come somma di 'consuetudini' di un popolo.
Le sue azioni, per quanto possano apparire stigmatizzabili dal nostro punto di vista, sono comunque la conseguenza di un modo (diffuso ed inveterato) di intendere le cose volto sempre, comunque e puntualmente all'individuazione di responsabili terzi.
Cerco di spiegarmi:
mio figlio va male a scuola?
Ma non è certo perchè è un asino e non vuole studiare...
è colpa del professore che lo ha preso di punta....
Cado dal dirupo perchè parlavo al cellulare con la morosa mentre scendevo a mille all'ora verso la bassa di Sanson tenendo il manubrio con una mano sola?
Ma non è certo perchè sono un picio;
è che qualcuno (mi batto il petto invocando i poteri forti)
avrebbe dovuto mettere un guard rail (salvo poi rivoltare la frittata se cadendo mi fossi fatto male picchiandoci la testa)... e allora?
Allora vado dallo Stato e chiedo allo stesso di tutelare i miei diritti violati non dalla mia idiozia, ma dal fancazzismo di una terza persona strepitando e stracciandomi le vesti perchè questo fulgido esempio di fancazzismo non ha provveduto a vigilare mentre io parlavo al cellulare guidando...e finisce che - se grido abbastanza forte - qualcuno mi da ragione e se non lo fa in primo grado succederà in appello o magari con una estemporanea sentenza della cassazione...con conseguenti anni di guai, avvocati e costi fisici e sociali.
Vero tutto quello che è stato detto: vero che il burocrate tende a pararsi sempre e comunque il chiurlo, vero che talvolta l'interpretazione pedissequa delle regole ha il sapore di una inaccettabile prevaricazione di stampo borbonico, vero che spesso alcuni burocrati danno una pessima interpretazione dell'etica del lavoro...vero anche che molti tendono, con lo stesso principio soprelencato, a individuare terze parti per le loro responsabilità oggettive...
Però, è anche vero che la libertà di autodeterminazione dell'individuo (valore sacro al sottoscritto e a tutte le culture libertarie) dovrebbe
in primis autodeterminare anche la completa assunzione di responsabilità delle proprie azioni et,
in secundis, essere la garanzia che le irresponsabilità individuali non finiscano per diventare responsabilità dirette del nostro prossimo.
come per il discorso dei motociclisti buoni e cattivi esistono buoni cittadini e cattivi burocrati, ma anche l'esatto contrario.
Su questo tutti si dovrebbe riflettere allorchè si decide, per convenienza, di cercare un qualsiasi altro 'colpevole' per le stupidaggini che tutti commettiamo.