stoneman

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
10.822
-17
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che te frega
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Praticamente il Carb è un diesel stile "maestro"....e in discesa gli da giù sempre stile "maestro"...:-|..tocca conoscerlo..:il-saggi:..ma non in questi frangenti però....:smile::smile::smile:...eh??

Bellissimo resoconto Andrea...;-)
o-o
Posso solo dirti che al giro di Castagneto si è macinato 45 km per 1300 mdsl senza fare una piega mentre io ero disintegrato... Te dirai: e allora? Allora niente lui erano 10 giorni consecutivi circa che faceva uscite del genere...dai un occhio qui.
 

gargasecca

Il maestro
17/8/05
22.505
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0
48
--Roma--
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Bike
Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Mòlle;4076065 ha scritto:
Posso solo dirti che al giro di Castagneto si è macinato 45 km per 1300 mdsl senza fare una piega mentre io ero disintegrato... Te dirai: e allora? Allora niente lui erano 10 giorni consecutivi circa che faceva uscite del genere...dai un occhio qui.


Ci credo......lo so che Carb è inarrestabile...:arrabbiat:...come so che anche io in un uscita come quella in cui tu eri "disintegrato"......ti avrei fatto tranquillamente compagnia.....:smile::smile::smile:


o-o
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
17.181
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0
Bozen
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Methanol
cioè, voi avevate 3 giorni per farla e ne avete usato uno? pazzi! ;P

Per la verità non ne abbiamo usato uno, ma mezzo, inteso come 12 ore e 40 in giro di cui 9 e spicci pedalate e perchè ce la siam presa comoda in fatto di soste,foto e cazzeggi vari e facendo anche qualche variante allungativa e tecnica per divertirci un pò ;-) anche perchè, in ogni caso, metterci 6/8/10/12/14 ore non cambiava molto.
Penso che sarebbe stato molto pericoloso per la nostra salute se avessere messo anche il livello Platinum da fare magari in 6/8 ore o peggio ancora se sul sito fosse apparsa anche una sorta di classifica in base al tempo impiegato.
 

Winterhawk

Biker grossissimus
Visto solo ora al rientro dalle ferie... Uno spettacolo!

Complimenti a tutti voi, non solo per il giro, ma anche per report e foto. :-)

P.S.
Il Cornetto di Confine ancora mi manca :sbavon: (così come altri giri) e prima che finisca l'estate vorrei tornare sull'Elmo o sulla mitica Costa dello Spina.
Quest'anno le dolomiti le ho viste solo alla DSB, ma in gara è tutt'altra storia.
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
5.169
-12
0
56
Tra Latina e Quartu S.Elena
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Ecccchecribbbbioooo:rosik:

Causa assenza di linea telefonica decente sono rimasto al buio dal 6.
Poi rientro, riesco a collegarmi, e mi leggo sta roba.

Ripeto eccccchecribbbbbioooooooo!!!!!:rosik:

Sono venuto qui in Sardegna per riposarmi, anche dalla bici, infatti avevo fatto poca roba.

Poi, per colpa vostra, mi tocca subire sta faticaccia. Gia a 2500 di dislivello di lettura ero DEVASTATO e le gambe erano molli. :smile::smile::smile:

Solo poche persone sono in grado di fare imprese simili. Come diceva il sindaco: fatti non pugnette :il-saggi:

Immensi:hail:
 

Kalifornia

Biker novus
18/9/15
7
0
0
Chioggia VE
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I freddi dati numerici:
km: 108,56 (mio nuovo record offroad)
dislivello 4047 mt. (mio nuovo record all bike)

Tempo pedalato: 9h e 24’
Tempo totale del giro 12h e 46’


Ed ecco allora come ho vissuto io lo Stoneman.

Appuntamento alle 5.50…….no, un attimo. Facciamo prima un flashback alle ore precedenti.
Partiamo alle 5 del pomeriggio del giorno precedente alla volta di Sesto Pusteria per ritirare i pacchi (io per deformazione li chiamo pacchi gara), contenenti gadget vari, note tecniche, itinerario e soprattutto il famoso braccialetto ove apporre i timbri ai 5 checkpoint di controllo lungo il percorso. Diamo i nostri nomi e avvertiamo il signor “wurstel e krauti ya” che l’indomani saremo di nuovo lì a ritirare il premio.:duello: Ci guarda perplesso. I nostri nomi "italiani" non gli ispirano fiducia. Torno a casa, ceno, mangiando qualcosa di leggero, ma al contempo nutriente per il giorno dopo e verso le 22.30 a nanna. La sveglia è prevista per le 4.30, ma alle 23.30 sono ancora sveglio pensieroso. Sono abbastanza allenato, ok, ma un giro così lungo e con tutto quel dislivello, per di più su un percorso per 2/3 (la parte più dura) ignoto, non l'ho mai fatto. Ce la farò? La bicicletta che molte volte mi ha tradito negli ultimi mesi (oltre al resto, ben 3 rotture di telaio :rosik:), mi tradirà ancora? Ho messo tutto nello zaino? Sarò all'altezza del grande Nonnocarb, una leggenda del forum?. Tra questi e altri pensieri mi addormento. Drin drin....son già le 4.30, la sveglia suona. Mi alzo, veloce colazione già pronta sul tavolo dalla sera prima, insieme ai vestiti e allo zaino già pronti anche quelli (meticolosità degna dello sceriffo Muldox).
Alle 5.00 puntuale passa a prendermi Morgan e via per l'appuntamento alle 5.50 al parcheggio della seggiovia Baranci di San Candido.
Arriviamo con qualche minuto d'anticipo, poco prima di Nonnocarb, che arriva puntuale al secondo. Dopo esserci presentati, con un filo di emozione per aver davanti una leggenda del forum, via a scaricar le bici e partenza alle 06.06, recita il mio Garmin.
E' ancora semibuio, complici delle nuvole che ritardano l'alba:

img2642ng.jpg


passiamo dentro San Candido e dopo poco attacchiamo la prima salita di giornata, quella che ci porterà da 1180 a 2545 sul Cornetto di Confine ove è posto il primo chekpoint. La prima parte è in asfalto poi sterrato buono e poi diventerà una interminabile cararreccia costruita dai militari, di quelle con pendenze mai esagerate e sempre regolari intorno all'8/10%. La temperatura è 7 gradi, ma saliamo in maniche corte. Si sta benone, il ritmo è tranquillo, ci aspetta molta strada da fare. Meglio salire come ha calcolato di fare il Carb, uno che di questi giri se ne intende, e non come l'entusiasmo agonistico mi porterebbe a fare, forte del fresco e dell'imminente partenza. C'è il rischio di scoppiare altrimenti. Questa non è una garetta da 2/3 ore.
Siam solo noi, nel silenzio più totale. Avvistiamo 3 caprioli che pascolano in un prato soprastante. E' normale. Escon fuori dal bosco a quest'ora ed alla sera. Uno di loro prende il prato giù di corsa, attaversa la strada ove perde aderenza scivolando su un fianco e sparisce con due balzi dall'altra parte.
Saliamo ancora e una fitta coltre di nuvole comincia ad avvolgerci:

img2650l.jpg


temiamo che non sia la giornata giusta, in alta montagna il maltempo può essere pericolosissimo, ma non ci diamo per vinti e continuiamo a salire con passo regolare, superando due rampette al 23%, sino a che, uscendo dal bosco, ci rendiam conto che eran solo nuvole basse che coprono e riempiono la valle come un fiume di panna montata. Spettacolo:sbavon:
img2655g.jpg



Comincia finalmente la carrareccia militare, sempre a salire. A farci compagnia due camosci che ci guardano da un prato e gli "Stanemandlan" ossia gli "omini di pietra", che ci guidano nel percorso da seguire:
img2663t.jpg



Fa sempre freschetto ma in maniche corte si sale bene e in due ore e 30, esattamente come aveva calcolato il Carb giungiamo in cima al Cornetto ove non senza qualche difficoltà cerchiamo di apporre il primo timbro sul braccialetto, salvo dover desistere e quindi scattare una fotografia ad imperitura memoria. Mangiamo qualche cosa e giù finalmente per una lunga discesa, prima agevole in mezzo ai prati di altissima montagna
img2667r.jpg


poi un pò più tecnica e dove il Carb, aiutato anche da una bici ben più adatta delle nostre Spark, esibisce le sue doti di discesista tanto che mentre noi facevamo dei veloci tornantini, me lo vedo sbucare davanti che scendeva giù dritto per dritto :paur:. E' il suo momento di gloria, dopo esser salito con una bici da oltre 15 kili e con pedali flat.
Sul tratto più tecnico ci precede un pò, poi la strada si fa più larga e facile e dopo pochi km di ciclabile e dopo essere sconfinati in Austria, eccoci all'attacco della seconda importante salita di giornata.
Ci porterà dal paese di Sillian, sito a 1100 mt., sino ai 2447 del Rifugio Sillianer, ove è posto il secondo checkpoint. Una salita sino ai 1970 di Malga Leckfeld dal fondo perfetto con pendenze sempre intorno al 10/14%, dopo di che nel restante tratto cominceranno i guai. Prima di salire mangiam qualche altra cosa, ci togliamo gli abiti da discesa, sino a rimanere di nuovo in maniche corte e via su su......sempre stessa andatura, regolare a parte le telefonate ricevute dal Carb. Mirabile in tal senso il mio amico Morgan. Lui ha le suonerie dedicate: quella per i parenti, quella per gli amici e quella per i rompipalle. Quando suona la moglie scatta sull'attenti e risponde :loll:, quando suona il capo mormora: "lascia che si attacchi, io sto facendo fatica":smile: (bella roba essere statali n.d.r. :-)).

All'ennesima telefonata il carb resta indietro. Io dopo un pò che non lo vedo, torno indietro per fargli compagnia (inutile arrivar su prima e poi fermarsi e raffreddarsi ad aspettare, penso tra me e me) e appena riuniti STENK, scateno tipo Andy Schleck al Tour e il Carb attacca peggio di Contador:smile:. Gli dico di andare che arrivo, pensando fosse roba di qualche secondo,ma la catena si era incastrata tra raggi e pacco pignoni e per tirarla fuori mi ci voglion quasi 10 minuti e un paio di "sacramenti" ben assestati :omertà:. Riparto di buona lena per recuperare i fuggitivi sperando di non pagare lo sforzo in seguito e dopo un 4/5 km in cui non li vedevo, finalmente li scorgo e li raggiungo, chiedendo loro, con tutta l'indifferenza di cui son capace:zapalott:: "Ciao, scusate, è di qua per lo Stoneman?" :-).
Finalmente riuniti saliamo di passo tranquillo, io cerco di recuperare lo sforzo, sino a che superata la malga posta a 1970 scorgiamo lassù in cima il rifugio Sillianer e in mezzo un muro devastante da pedalare. Terreno smosso e sassoso, con rampe disumane ben oltre il 30%:specc:.
Facciamo un'ulteriore breve sosta per rifocillarci, prepararci alla scalata e riempire borracce e camelback, non senza qualche riluttanza ad appesantire troppo la nostra ascesa. E poi via su, ognuno col proprio passo e alla ricerca della miglior traiettoria da seguire. Le nostre Spark (mia e di Morgan) iperleggere e con i pedali a sgancio dovrebbero aiutarci, ma sorprendentemente il Carb riesce lo stesso a salire nei punti più duri senza smontare di sella e addirittura, onore a lui, in un paio di punti, smonta addirittura un pò dopo che lo avevamo fatto noi. E' bravo tecnicamente anche in salita, quando la velocità cala drasticamente, forse anche per la sella più bassa, ma riesce a non far impennare la bici e a guidarla quasi in surplace spingendo a pochissime pedalate al minuto. Noi altri due, anche per forma mentis diversa derivante dalle gare, oltre una certa pendenza non ci proviamo nemmeno. In ottica gara, vai più veloce a piedi e risparmi maggiormente la gamba, sicchè la pendenza massima su ciottolame dove ieri per tigna ho provato a pedalare è stata appena un 36% :specc:.
Tra uno sguardo stupito e l'altro dei vari escursionisti a piedi, conquistiamo finalmente la seconda vetta di giornata, ove è posto il secondo chekpoint, con l'immancabile "Stanemandlan" a fianco:
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E' il momento di una sosta più consistente. I tempi di marcia sono perfettamente rispettati, anzi siamo in ottimo anticipo, nell'imminenza non ci aspettano altre salite di rilievo, e allora giù nel prato a consumare due bei paninetti con prosciutto cotto, albicocche secche (ricche di potassio e vitamine) e una mega coca dentro al rifugio.

E' ora di ripartire,cambiamo di nuovo le magliette e via,ci aspetta il temibile passaggio DEMUT, 10 km sulle creste di confine su e giù fra single track esposti e pascoli alpini lungo la linea di confine tra Austria e Italia con i cippi (colonnine bianche con la scritta O di Osterreich da una parte e I di Italia dall'altra) di confine a segnalarci la linea immaginaria:
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Incrociamo ben presto un alpinista che ci sconsiglia di proseguire perchè con le bici è impossibile. Rispondo io con un "grazie, faremo attenzione" ...................e proseguiamo come nulla fosse :-x.
In effetti la pedalata è interrotta da diverse interruzioni dovute a salti in salita o tratti pericolosi ed esposti, ma nel volgere di pochi km la situazione migliora, scendiamo un pò di quota e ci ritroviamo sul fianco italiano delle creste in mezzo ai pascoli di alta montagna, accompagnati qui e lì dal fischio delle marmotte che si segnalano il nostro arrivo.
img2683j.jpg


Tra vari saliscendi giungiamo a passo Silvella, 2329 mt., luogo del 3 checkpoint.
img2686l.jpg


Il Demut passage è alle spalle, la parte sconosciuta del percorso è alle mie spalle, le energie sono buone e il morale è alto. Abbiam percorso già 75 km per 2600 metri di dislivello, e abbiamo davanti a noi la cresta del Monte Spina, teatro della Pedalonga, gara cara a me e Morgan, che molte volte abbiam già percorso per poi scendere sino a Padola, ove troveremo il 4 checkpoint, e di lì risalire prima a Passo Montecroce Comelico (mt.1636) e poi sulla Croda Rossa di Sesto a mt. 1900, luogo del 5 e ultimo checkpoint.
Dunque ci troviamo a Passo Silvella a ragionare sul fatto che siccome stiamo ancora bene, siccome il più è fatto, siccome siamo in anticipo sulla tabella di marcia...........beh tanto vale fare qualche variante free per far divertire il nonnino e il suo cancellone :hahaha:, non prima però di essercela guadagnata con un pò di salita supplementare :soffriba:
Ci buttiamo a capofitto allora per la cresta del Monte Spina, veloce e decentemente tecnica con pochissimi tratti esposti e realmente pericolosi e in un batter d'occhio eccoci per i single track del boschi Bellunesi, fra saltini, ruscelli, abetaie e radici, giungere prima a Dosoledo e poi a Bagni di valgrande, vicino Padola ove è posto il 4 e penultimo controllo.
Ennesima sosta e foto di testimonianza e poi, prima di ripartire il carb ci stupisce di nuovo: "ragazzi, aspettatemi due minuti che vado un attimo in bagno.....".
Dopo 85 km e 2700 di dislivello, lui va "in bagno" manco fosse l'intervallo fra il primo e il secondo tempo di una partita vissuta sul divano di casa :!:. E' come se fosse a casa....anzi, lui è a casa sua. :hail:

Attacchiamo la penultima salita di giornata che ci porterà sino a Passo Montecroce. Una sterrata ampia e comoda......se non fosse per i due km centrali sempre sopra il 16% che verso fine giro si fan sentire. Salgo a fatica. Morgan è poco davanti a me, il Carb poco dietro. Ripenso al tratto verso il Sillianer fatto forse troppo speditamente per raggiungere i miei due compagni. Penso soprattutto alla ulteriore salita che mi aspetta e mi preparo mentalmente a cominciare a soffrire sul serio e ad andar su di pura volontà. Ma tengo duro. Arrivo in cima e nell'attesa che arrivi il Nonno, sempre imperturbabile nel suo passo regolare, mi sparo un gel e una barretta, primi cibi non naturali della giornata. Il Carb arriva, si riparte subito (l'ultimo che arriva riposa sempre meno) e via verso la Croda Rossa. Le mie gambe tornano a girare bene, probabilmente è stata solo una crisetta passeggera dovuta alla tanta discesa accumulata che mi ha fatto perder ritmo e raffreddare la gamba. In breve giungo al 5 ed ultimo chek point con 92 km e 4001 mt. di dislivello e poco dopo giungono prima Morgan e poi il Carb. E' fatta, la salita è finita, mancano solo pochi km di facile discesa. Facile!?!:rosik: esclama Nonnocarb? E no eh, da qui conosco una variante molto divertente :volo:. In salita vi siete divertiti voi, ora tocca a me!!!:free:. Noi atterriti :paur: e convinti di aver ormai il peggio alle spalle proviamo a dirgli che i segnali indicano da un'altra parte e che poi magari se non facciamo il percorso giusto non ce la dan buona (balla micidiale, avevamo già fatto diverse varianti maschie in salita e free in discesa) e bla bla bla....ma lui irremovibile tuona: SI VA DI QUA!!!!.
E sia........abbandoniamo subito la pista di sci, quindi non esattamente una sterrata di campagna, per infilarci in un toboga nel bosco fatto di salti, tornantini e cunette. Le nostre povere forcelle da 100 sono costantemente a pacco e l'escursione mancante tocca farla con le braccia e nel momento giusto, altrimenti ci si impunta e ci si cappotta in avanti. A fine discesa avremo fatto più piegamenti con le braccia di un battaglione di paracadustisti della Folgore......ma arriviamo giù interi e poi via sino al punto di partenza/arrivo a ritirare il nostro meritato premio. Il signor “wurstel e krauti ya” non li aveva nemmeno preparati. Non credeva forse che tre "italiani" potessero farcela. Quando gli abbiam detto che il primo chekpoint non funzionava ha sperato subito di fregarci chiedendoci se avevamo foto del nostro passaggio lì. Noi tre in coro: "SI".......

IL PREMIO E' NOSTRO, LA QUALIFICA DI FINISHER GOLD PURE E TRA POCHI GIORNI AVREMO I NOSTRI NOMI ITALIANI SUL SITO ;-)

Tutto sommato non ero nemmeno troppo stanco, tanto che stamattina alle 7.30 mi son fatto una sgambatina di scioglimento su bitume di una 40ina di km. Avevo giusto un pò male alla schiena frutto probabilmente della desuetudine a portare uno zaino, per di più pesantuccio come quello di ieri.

FINE.

p.s. Una nota a margine per i miei due compagni di avventura:
Morgan è il mio compagno storico di uscite e gare Dolomitiche. Le nostre prestazioni si equivalgono pressappoco e con lui la sintonia è perfetta. Sappiamo benissimo entrambi quando l'altro sta bene o fatica.
Nonnocarb.....che dire, dopo due anni di corteggiamento ho conosciuto la leggenda del Forum. Penso sia grazie a lui se abbiam concluso il giro tutto sommato non eccessivamente stanchi (le facce nella foto che ho messo ieri sono abbastanza eloquenti). Fossimo stati solo io e Morgan ci saremmo probabilmente fatti le prime due salite in maniera troppo giuliva e avremmo pagato finendo inutilmente (non era una gara) il giro si in meno tempo,ma certamente distrutti e senza essercelo goduti come meritava e come è stato.
Il Carb no, lui è a casa sua. Parte col ritmo che ritiene congruo e con lo stesso ritmo fa la prima e l'ultima salita, manco avesse il pilota automatico. Non strappa mai, va regolare. Il vero segreto per portare a termine certe imprese. Impeccabile in discesa, esemplare in salita ove nei punti più duri sembra quasi simulare un surplace riuscendo a dare il giusto colpo di pedale senza far slittare la ruota e mettere il piede e terra.
Un grazie di cuore a entrambi o-o

Ciao Samuelegol, anche se son passati 10 anni dalla tua avventura Stonman, volevo chiederti un'info.
Il prox we andiamo anche noi a Sesto e volevamo fare il percorso in due giorni.
Ho letto nel tuo resoconto della variante nell'ultima discesa in mezzo ai boschi.
Ti chiedo se potresti cortesemente darmi indicazioni più precise sulla traccia da seguire.
Grazie mille
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Ciao Samuelegol, anche se son passati 10 anni dalla tua avventura Stonman, volevo chiederti un'info.
Il prox we andiamo anche noi a Sesto e volevamo fare il percorso in due giorni.
Ho letto nel tuo resoconto della variante nell'ultima discesa in mezzo ai boschi.
Ti chiedo se potresti cortesemente darmi indicazioni più precise sulla traccia da seguire.
Grazie mille
Ci sono passato l'unica volta, quella volta dello Stoneman. Ne ho un ricordo sbiadito. Dovrebbe essere il 153 che da Croda Rossa, scende in Val Fiscalina.
Negli anni ne hanno creato uno carino che scende dalla parte opposta verso gli impianti di Pollaio, sopra Moso.
Questo, lo Standschutzen trail: https://ridewithgps.com/routes/33463138
Nella medesima cartina, se la ingrandisci, vedi quello contrassegnato col numero 153 che pressappoco dalla stessa zona scende in Val Fiscalina inizialmente a tornantini. Non me lo fa tracciare dunque lo devi vedere dalla cartina. Non so perchè non me lo faccia tracciare.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao.
 
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