Giusto per ridare vita ad una discussione che ha acceso gli animi...
AGRICOLTURA
Comunicato stampa della Regione Toscana del 22 febbraio 2008
comunicato n. 0269 pag. 1/1
AGRICOLTURA
Il tecnico studierà la soluzione da adottare dopo le ripetute stragi di greggi
Attacchi dei lupi, la Regione invia un esperto sull’Amiata
Necessario rilanciare le opere di prevenzione nelle aree a rischio
di
Attacchi dei lupi, la Regione invia un esperto sull’Amiata
Necessario rilanciare le opere di prevenzione nelle aree a rischio
di
Massimo Orlandi
Firenze- La Regione invierà un tecnico faunistico esperto in materia di
comportamento dei predatori a Castiglione d’Orcia per affrontare l’emergenza
che si è venuta a creare presso un’azienda agricola amiatina, le cui greggi
nell’ultimo mese hanno subito due attacchi da parte dei lupi. Alla luce di
quanto avvenuto sin qui l’esperto studierà la situazione e indicherà la soluzioni da adottare per prevenire nuovi attacchi. La decisione, sostenuta
dall’assessore regionale all’agricoltura, è stata assunta di concerto con
l’Amministrazione provinciale e con la Comunità montana vista la gravità degli attacchi (vittime dell’ultimo sono state 12 pecore e un agnellino) e dato il ripetersi del fenomeno nella stessa area. Per evitare analoghe, spiacevoli situazioni, e attenuare il rischio dei danni provocati da predatori, l’assessore ha però evidenziato che la soluzione da adottare resta quella di prevenire gli attacchi utilizzando i fondi disponibili: la Regione ha messo a disposizione contributi in conto capitale sino al 50% del costo dell’investimento per la costruzione di stalle, ricoveri e recinzioni elettriche e metalliche, deterrenti
essenziali per gli attacchi dei predatori. Purtroppo, sin qui, vi si è fatto ricorso solo in casi sporadici, mentre questi fondi potrebbero essere proficuamente impiegati nelle zone dove si verificano gli attacchi, in genere aree piuttosto circoscritte sulle quali è possibile intervenire. L’assessore ha anche ricordato le altre forme di intervento previste per
affrontare situazioni di questo genere, soluzioni elaborate tenendo conto sia delle legittime esigenze degli allevatori sia del fatto che il lupo è una specie particolarmente protetta in tutta Europa ai sensi della Direttiva Habitat.
Attualmente sono previste dalla normativa regionale (e ammesse dalla Ue) due tipologie di intervento finanziario a favore degli allevatori: da un lato contributi in conto capitale per realizzare opere di prevenzione e dall’altro un contributo dell’80% del costo del premio per il pagamento delle polizze di assicurazione contro i danni da predazione. Attualmente le polizze di assicurazione sono completamente gratuite in quanto la percentuale di costo che per legge deve rimanere a carico del beneficiario, viene volontariamente sostenuta dal Consorzio toscani di tutela delle produzioni agricole (Co.di.pra). Per quanto riguarda il costo di smaltimento di bovini e ovi-caprini morti in
azienda, una apposita linea finanziaria rifonde il 100% del costo per la raccolta ed il trasporto delle carcasse, ed il 75% del costo della termodistruzione.
Queste cifre sono il massimo che viene ammesso dagli orientamenti comunitari in materia di aiuti di stato. E’ vero che l’allevatore deve antipare tali somme, ma in seguito viene pienamente rimborsato. Si tratta quindi, ha spiegato l’assessore, di affrontare il problema percorrendo ogni legittima e possibile soluzione, nel pieno rispetto della legalità e delle
regole comunitarie in materia di aiuti di stato. E’ questo ciò che la Regione sta facendo.
comportamento dei predatori a Castiglione d’Orcia per affrontare l’emergenza
che si è venuta a creare presso un’azienda agricola amiatina, le cui greggi
nell’ultimo mese hanno subito due attacchi da parte dei lupi. Alla luce di
quanto avvenuto sin qui l’esperto studierà la situazione e indicherà la soluzioni da adottare per prevenire nuovi attacchi. La decisione, sostenuta
dall’assessore regionale all’agricoltura, è stata assunta di concerto con
l’Amministrazione provinciale e con la Comunità montana vista la gravità degli attacchi (vittime dell’ultimo sono state 12 pecore e un agnellino) e dato il ripetersi del fenomeno nella stessa area. Per evitare analoghe, spiacevoli situazioni, e attenuare il rischio dei danni provocati da predatori, l’assessore ha però evidenziato che la soluzione da adottare resta quella di prevenire gli attacchi utilizzando i fondi disponibili: la Regione ha messo a disposizione contributi in conto capitale sino al 50% del costo dell’investimento per la costruzione di stalle, ricoveri e recinzioni elettriche e metalliche, deterrenti
essenziali per gli attacchi dei predatori. Purtroppo, sin qui, vi si è fatto ricorso solo in casi sporadici, mentre questi fondi potrebbero essere proficuamente impiegati nelle zone dove si verificano gli attacchi, in genere aree piuttosto circoscritte sulle quali è possibile intervenire. L’assessore ha anche ricordato le altre forme di intervento previste per
affrontare situazioni di questo genere, soluzioni elaborate tenendo conto sia delle legittime esigenze degli allevatori sia del fatto che il lupo è una specie particolarmente protetta in tutta Europa ai sensi della Direttiva Habitat.
Attualmente sono previste dalla normativa regionale (e ammesse dalla Ue) due tipologie di intervento finanziario a favore degli allevatori: da un lato contributi in conto capitale per realizzare opere di prevenzione e dall’altro un contributo dell’80% del costo del premio per il pagamento delle polizze di assicurazione contro i danni da predazione. Attualmente le polizze di assicurazione sono completamente gratuite in quanto la percentuale di costo che per legge deve rimanere a carico del beneficiario, viene volontariamente sostenuta dal Consorzio toscani di tutela delle produzioni agricole (Co.di.pra). Per quanto riguarda il costo di smaltimento di bovini e ovi-caprini morti in
azienda, una apposita linea finanziaria rifonde il 100% del costo per la raccolta ed il trasporto delle carcasse, ed il 75% del costo della termodistruzione.
Queste cifre sono il massimo che viene ammesso dagli orientamenti comunitari in materia di aiuti di stato. E’ vero che l’allevatore deve antipare tali somme, ma in seguito viene pienamente rimborsato. Si tratta quindi, ha spiegato l’assessore, di affrontare il problema percorrendo ogni legittima e possibile soluzione, nel pieno rispetto della legalità e delle
regole comunitarie in materia di aiuti di stato. E’ questo ciò che la Regione sta facendo.