TheDon
Sono un grande amante dei cani ed ho sempre saputo come rapportarmi anche in situazioni pericolose. Però da quando vado in bici si sono sfalsati tutti i parametri.
Secondo me c'è proprio qualcosa nella pedalata che li infastidisce.
non dubito tu sia amante dei cani, dubito invece del fatto che ti sappia rapportare a loro "anche in situazioni pericolose"... nel primo caso ti sei infatti mosso correttamente (ma è stato il cane a dettare "la linea" impedendoti il passaggio, se avessi avuto spazio magari te la saresti filata a rotta di collo) e hai "smontato" ogni sua velleità togliendogli il gusto del confronto facendogli capire che:
1° io non arretro e non mi agito quindi ti dimostro che non ti temo
2° ti do il tempo per valutare (a mente canina fredda e non condizionata dall'eccitazione del momento) che non sono una minaccia per te e per quello che tu (cane) consideri/ti hanno educato a considerare come tuo territorio...
se in quel posto ci passi periodicamente ti consiglio di abituarlo alla tua presenza (o magari farci proprio amicizia)... basta un fischio ben fatto e qualche parola detta con tono amichevole ma fermo e sicuro (tipo: ciao vecchio puzzone come stai oggi?!)... si ricorderà di te e non ti cagherà più se non per salutarti...
nel secondo caso invece hai solo stimolato/rafforzato i suoi istinti ed il suo comportamento (territoriale e/o predatorio) e per inciso; non voleva sbranarti stai tranquillo... è assolutamente fuorviante pensare cose del genere, lo capisco ma non ha a che fare con la realtà... le famose "fobie" di cui parlava poppo.
prova a fare quello che hai fatto col maremmano.
è assolutamente vero (anche a me fa incazzare non poco anche il solo dovermi fermare quando mi alleno... anche se poi mi fa piacere fare amicizia...) e ha ragione chi dice che i cani non si possono lasciare cosi, il cancello lo chiudi (senno' chiamo i vigili e ti denuncio) perché il resto dell'umanità deve essere libera (e tranquilla) di passare e circolare a piedi come in bici o su qualunque altro mezzo di locomozione consentito dal codice (e nel rispetto del codice però...) della strada e dalle norme vigenti...
il problema quindi sono i padroni... e quelli sono mooolto più difficili da educare rispetto ai cani...
venendo all'ultima questione... penso che il ciclista nel cervello del cane venga associato a qualcosa di simile ad una preda che corre (è tipico di quasi tutti i predatori che infatti reagiscono alla preda in fuga veloce)... qualcosa tipo un cervo o simili con le ruote che simulano le zampe che mulinano nella corsa... e dal comportamento/atteggiamento di molti ciclisti devo constatare che il cane non si sbaglia poi di molto nel vedere "una preda che fugge"...
è il motivo per cui quando smonti dalla bici (io la lascio proprio appoggiandola a terra) torni ad essere (ai loro occhi) un essere umano e decade l'istinto predatorio resta in piedi però quello della difesa del territorio (più facile da gestire)...
reagiscono in modo simile anche con altri mezzi a due ruote (scooter, moto) ma lì mi pare che sia (per mia esperienza) più (o almeno anche) il rumore (ma anche il casco o gli occhiali da sole giocano un ruolo importante travisando l'aspetto) che il movimento ad eccitarli...
da non dimenticare poi un altro fattore mica secondario... i cani spesso si annoiano e non hanno molte occasioni per giocare (il "gioco" riveste anche per loro un ruolo importante) e sfogare energie ed istinti... il ciclista diventa così inconsapevole ma gradito e divertente "fuoriprogramma"...
ciao