"Colpa" nostra , semmai. Perchè quasi nessuno resiste alla voglia della bici nuova, della forcella "a la page", al capo di abbigliamento di quel colore irresistibile e dal cartellino del prezzo spaventoso, io per primoCerto, è anche colpa mia...
Ed io di nuovo torno a dire che sono d'accordo con te, MA.però io non discuto il fatto che ci sia innovazione, anzi, ma è la velocità con cui le innovazioni si susseguono e la velocità con cui certi standard vengono ritirati del mercato(rock shox rs1 in 12 mesi messa nell'angolo ad esempio)
Io rimango della mia idea, non c'era bisogno del boost posteriore...
Perchè c'è un MA grosso così.
Ed è: chi è che ci costringe a correre a comperare una forcella molto particolare e completamente fuori standard? o correre a cambiare bici perchè quella nuova ha il boost ed il metrico? O, per rimanere all'epoca "pre-standard nuovi", a cambiare bici col modello nuovo "più rigido del 7%"?
Chi è che costringe a pensare con la testa di altri, che giustamente hanno interesse a vendere dei prodotti, e non con la propria, e per giunta lamentandosene poi?
Come ho scritto in apertura, nessuno può dirsi immune dall' influenza del marketing e sarebbe irrealistico propugnare un "pauperismo ciclistico". Ma mi pare improponibile anche aderire ad un modello commerciale e rinuciare a qualsiasi forma di consumo critico, per non dire dell' incoerenza nel lamentarsene...