Eccoci finalmente alla spiegazione e dimostrazione tecnica che quanto affermato da Fafnir non avviene.
Purtroppo la sintesi non è il mio forte e i concetti in ballo non sono poi così semplici da spiegare, mi auguro che abbiate la pazienza di leggervi tutto il post.
Ribadisco che l'autore citato da Fafnir non è un ingeniere che progetta forche quindi le sue, come lui stesso ammette, sono solo sue congetture.
Infatti esordisce con un'affermazione estremamente discutibile, intendo quella dei costruttori che mettono meno olio perchè usano tenute schifose (!!!), ok ha premesso che è solo una sua opinione ma cavolo... Dire che usano meno olio rispetto alle specifiche già è un azzardo, poi rimarcare il fatto giustificandolo con la ragione delle tenute schifose fa proprio ridere!
Sempre che questo articolo non sia preistorico... Allora forse potrebbe anche avere un senso, in certi modelli di parecchi anni fa si metteva una quantità d'olio nei foderi davvero enorme se comparata ai livelli attuali, ricordo che parlo sempre e solo di Fox, altri marchi non li conosco così bene quindi quanto dico vale solo per Fox.
Ma andiamo oltre.
Il ragionamento da cui tutto parte e quindi l'affermazione di Chris è da sola già tutta una contraddizione...
Prima dice che i costruttori usano meno olio rispetto alle loro stesse specifiche, poi dice che in un finecorsa l'olio in eccesso viene fuori...
Delle due l'una, o c'è meno olio o ce n'è troppo...
Ma anche che sia così il tutto avverrebbe, a dire dello stesso Chris, solo nei finecorsa più violenti che sappiamo tutti essere un evento estreamente raro, cosa ben diversa da quanto ha scritto Fafnir nella sua "parziale" traduzione in cui afferma che basta il normale funzionamento per far bagnare le spugnette!!! (Letteralmente ha scritto "dopo un certo numero di affondi")
Arrivo comunque al punto incriminato ed è qui che casca l'asino (tecnicamente parlando, non pensate subito male...).
Se i costruttori, come avviene nella realtà, progettano una forca e raccomandano certi livelli d'olio lo fanno perchè dietro c'è tutto un ragionamento che valuta tutti gli aspetti del suo funzionamento, una forca seppur apparentemente semplice è un insieme di parti che devono svolgere un determinato compito e nel farlo entrano in gioco tutta una serie di forze che ovviamente vanno tenute in debita considerazione, pena il malfunzionamento o peggio ancora rotture catastrofiche.
Torniamo al nocciolo del discorso: l'olio in fondo ai foderi viene messo per lubrificare le aste e alcune tenute (e non certo per la ragione che crede Fafnir), ovvero l'airshaft e il suo
fondello nella parte aria e l'asta del rebound nella parte idraulica, perchè questo olio non arriva alle spugnette?
Semplice, perchè ce n'è talmente poco che proprio fisicamente non ci può arrivare (inteso come Fafnir crede che avvenga, ovvero per sbattimento), ovvio che se si rovescia la bici un po' d'olio fin lassù in cima al fodero ci arriva...
La dimostrazione ce l'avete considerando due fattori che sono oggettivamente insindacabili: il primo è che nei due foderi vengono messe quantità di olio differenti e il secondo è una semplice constatazione di come è fatto un fodero e dello spazio (volume) che c'è tra le pareti di questo e lo stelo.
Già il solo fatto che nei due foderi si siano quantità d'olio diverse fa cadere la teoria citata da Fafnir, perchè se anche fosse vero quanto riportato allora solo una spugnetta verrebbe raggiunta dall'olio, l'altra rimarrebbe a secco... (Vi ricordo che da tabella Fox nel lato aria vanno dai 10 ai 25cc d'olio mentre lato idraulica ne vanno dai 15 ai 40cc.)
E senza nemmeno tirare in ballo un'altro argomento che dimostra l'inesattezza di questa bizzarra teoria, ovvero la differente viscosità che è possibile trovare in forche che montano idrauliche differenti, questo perchè, vi ricordo, le Fox con idraulica Grip hanno nel fodero destro olio 5wt mentre le forche con idraulica Fit4 hanno sempre l'olio 20wt gold in entrambi i foderi.
Lasciamo perdere per un attimo questo altro aspetto perchè poi tanto di torneremo...
L'altro concetto che avevo accennato è lo spazio fisico (volume) tra fodero e stelo, tecnicamente è definito dal principio dei vasi comunicanti, in poche parole quando la forca si comprime le estremità basse degli steli si abbassano e vengone verso il fondo dei foderi, così facendo vanno a occupare il volume in cui prima c'era l'aria, l'aria da qualche parte deve andare ma infondo ai foderi c'è l'olio...
Che succede allora? Ovviamente se tutto rispetta le prescrizioni della casa la forca funzionerà regolarmente mentre se, per esempio, c'è troppo olio verranno fuori altri problemi...
Ritorniamo a quello che succede: l'aria viene spinta dalla discesa dello stelo ma incontra l'olio in fondo al fodero...
Che fa l'aria? Spinge a sua volta l'olio? No, o quantomeno non subito. Perchè? Semplice, perchè tra stelo e fodero c'è parecchio spazio e quindi non c'è una camera sigillata, l'aria fino a che il bordo dello stelo non incontra l'olio potrà uscire liberamente, quando l'estremità dello stelo arriverà a "toccare" l'olio ecco che l'aria non avrà più una via di fuga e quindi spingerà contro l'olio.
Quindi durante il normale funzionamento e con compressioni fino al 90/95% dell'escursione l'aria non spinge l'olio ma quando si arriva vicini al finecorsa che succede?
Beh, qui basta ragionarci un attimo... Come è messa la forca rispetto al terreno? Non è verticale ma è inclinata, ed è inclinata esattamente del valore dell'angolo di sterzo, quindi anche l'olio in fondo al fodero "ruoterà" con la stessa inclinazione, spiegarlo a parole è più complicato di quanto non sia, prendete un bicchiere e metteteci un po' d'acqua, il livello superiore dell'acqua sarà esattamente parallelo al terreno, ok, adesso incliniamo il bicchiere, i bordi del bicchiere si inclineranno ma il livello superiore dell'acqua rimarrà sempre parallelo al terreno, vi torna?
Spero di essermi spiegato, il concetto è banalissimo.
Lasciamo il bicchiere e torniamo alla nostra forca, la forca sappiamo che è inclinata e così saranno i bordi dello stelo, giusto? Ma l'olio (come l'acqua del bicchiere) rimarrà parallelo al terreno quindi quando lo stelo si abbassa per la compressione i bordi non vanno a "sigillare" subito l'aria spinta verso l'olio perchè i bordi sono inclinati e la parte che sta "sopra" lascerà passare l'aria che quindi potrà uscire e non andrà far pressione sull'olio spingendolo.
Vi torna? Se non risucite a visualizzare virtualmente questa situazione ditemelo che vi faccio un disegno.
Comunque non è finita qui, perchè gli steli non sono pieni, intendo dire che oltre "all'aria" che c'è tra fodero e stelo tutto esteso vanno considerati anche come sono fatti internamente gli steli, mi spiego meglio: lato aria in fondo allo stelo c'è il fondello che deve sigillare la camera negativa quindi "l'aria" che sarà presente è molto poca, in più c'è l'asta dell'air shaft che va a prendersi altro volume, lato idraulica invece lo stelo non ha un fondello perchè le cartucce sono conformate diversamente, c'è ovviamente l'asta del rebound ma lo stelo non è occupato totalmente dalla cartuccia, quindi c'è più "aria", vi torna anche questa cosa?
Ok, do per scontato che abbiate in mente ben chiara la situazione (nel caso ditemi cosa non vi torna cercherò di spegarlo diversamente).
C'è infine lo spazio tra le pareti interne del fodero e le pareti esterne dello stelo, questo spazio (volume) dovrà essere anche inferiore al volume dell'olio perchè quest'ultimo venga spinto fuori dall'aria.
A quanto ammonta questo volume? Qui posso farvi una stima a memoria perchè non mi sono mai messo a misurare le dimensioni interne dei foderi...
In ogni caso abbiamo dei punti di riferimento fermi e insidacabili: sappiamo il diametro dello stelo e sappiamo l'altezza del fodero, ci manca lo spessore interno del fodero e l'altezza dello stelo che va a infilarsi dentro al fodero.
Come spessore tra stelo e fodero c'è qualche millimetro, le boccole arrivano quasi a sfiorare lo stelo (parliamo di centesimi di mm) ma sotto le boccole si vedono chiaramente le pareti interne del fodero, a spanne diciamo che tra queste e lo stelo c'è tra 1.5 e 2 mm, ok?
Stimiamo anche che gli steli in totale compressione arrivino a toccare il fondo dei foderi (non è così ma vi voglio dimostrare quello che dico anche nelle condizioni peggiori), il volume che rimarrà "libero" è facilmente ricavabile sottraendo al cilindro che si ottiene dal calcolo del volume interno del fodero il cilindro che rappresenta il volume dello stelo, vi torna?
Ok, spero che vi torni...
Ho fatto un calcolo veloce prendendo come modello la mia forca (Fox 34 da 160mm) e con uno spessore di "aria" di 1.5 mm tra fodero e stelo ho riscontrato un volume quasi doppio a quello dell'olio presente (40cc).
Quindi anche se prendiamo le condizioni peggiori e quindi considerando gli steli come "cilindri pieni" che arrivano fino in fondo ai foderi senza nemmeno cosiderare l'inclinazione del tutto il volume dell'olio che verrebbe spinto in alto non è minimamente sufficente perchè fisicamente possa raggiungere la sommità del fodero dove sono le spugnette perchè il volume che dovrebbe occupare è di gran lunga maggiore al suo.
Ma come già detto queste non sono le condizioni reali perchè gli steli non sono "pieni" e non sono verticali rispetto al terreno quindi l'olio in fondo ai foderi non potrà MAI, e ripeto MAI, arrivare fino alle spungette con una compressione estrema come un finecorsa se è presente nei livelli prescritti!
Solo questo post è lunghissimo (come al solito), nel prossimo ci sarà l'analisi su come incide la viscosità e ne scriverò ancora un'altro sugli errori "interpretativi" di Fafnir.
In ogni caso credo che già con questo post ce ne sia abbastanza per discutere e fare alcune valutazioni, a mio giudizio alcune teorie sostenute da Fafnir vengono qui subito demolite e quindi vi lascio un po' di tempo per ragionarci su prima di darvi "in pasto" il resto della dimostrazione tecnica.
Grazie di aver letto fino a qui, a voi la parola.