Sport estremi: una riflessione degli atleti

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
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Roma
www.lamelodia.it
Mi chiedo: potrebbero vietare certe manifestazioni di sport così estremi?
Ma poi mi rispondo:e le gare automobilistiche (non volendo considerare solo la formula1) e le moto e l'offshore e lo sci anche, quanti morti e feriti?
Questi personaggi sono coscenti dei rischi che corrono. Riflettevo sul fatto che pensano certe cose specialmente dopo ogni osso che si rompono, però evidentemente la molla che li porta a sfidare continuamente i propri limiti è più forte dell'immaginabile e mi fa dire che sono malati. Che cosa complicata la mente umana
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Tra Latina e Quartu S.Elena
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Brrrrrrrrrrrrr. Impressionante.
Riflettevo su una cosa: gli altri atleti che assistono allo schianto tremendo di chi li precede, con quale stato d'animo affrontano poi la loro prova?
Con le debite proporzioni, quando mi capita qualcosa di "spiacevole" o vedo che capita ad un compagno di uscita, mi sento sempre molto più insicuro e ci vuole un po' prima di togliermi il pensiero dal cervello.

Penso a loro che camminano sempre sulla lama del rasoio.
 

demach

Biker tremendus
26/10/04
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spritz_zone
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premetto che all'inizio mi sono astenuto dal commentare.
Ma vedo che non sono il solo a non capire, la neccessità di compatire qualcuno che predilige l'autolesionismo per poter salire sull'altare della fama.
Sulla base del libero arbitrio che aime sembra cosa strana di questi tempi.
Se uno vuole saltare o fare i più stravaganti numeri da circo senza un fucile puntato alla schiena, per me si assume tutte le responsibilità del caso.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
Al di la dello stramega livello tecnico e soprattutto dello stramega talento innato (dono di Dio o del fattore genetico a seconda di come lo si voglia guardare) senza il quale inevitabilmente non si può arrivare al top... quello che io personalmente "invidio" a queste persone è il controllo e l'auto-condizionamento della propria condizione mentale!
In due parole se parti psicologicamente vincente hai già vinto a metà e non sono sicuro che anche questa "capacità" sia un conseguenziale frutto di un allenamento in tal senso oppure anch'essa è appannaggio del Signore (o dei genitori ;-) ).
 

unfo

Biker superis
21/10/09
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Cisano Bergamasco
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spero che tu non ti sia rotto 60 ossa sul tragitto per andare al lavoro

Beh leggevo giusto ieri di un 34 enne morto sul posto di lavoro, e non faceva il bikers di professione ma l'operai.
Nessuno mette in discussione il fatto che loro rischino più di altri, ma fondamentalmente il rischio di un infortunio c'è a prescindere dall'attività che si fa, l'importante è prendere atto dei rischi.
 

stilgar

Biker velocissimus
9/1/04
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Principato di Fino
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nera e gialla
Beh leggevo giusto ieri di un 34 enne morto sul posto di lavoro, e non faceva il bikers di professione ma l'operai.
Nessuno mette in discussione il fatto che loro rischino più di altri, ma fondamentalmente il rischio di un infortunio c'è a prescindere dall'attività che si fa, l'importante è prendere atto dei rischi.

scusami eh, ma cosa c'entrano le morti bianche con i rischi di sport come quelli del video?
allora anche l'autostrada è rischiosa, andare in bici a milano è rischioso...ma è differente dallo svolgere, per professione, discipline portate al rischio. imho non c'è alcun nesso...
 
Al di la dello stramega livello tecnico e soprattutto dello stramega talento innato (dono di Dio o del fattore genetico a seconda di come lo si voglia guardare) senza il quale inevitabilmente non si può arrivare al top... quello che io personalmente "invidio" a queste persone è il controllo e l'auto-condizionamento della propria condizione mentale!
In due parole se parti psicologicamente vincente hai già vinto a metà e non sono sicuro che anche questa "capacità" sia un conseguenziale frutto di un allenamento in tal senso oppure anch'essa è appannaggio del Signore (o dei genitori ;-) ).

Ci sono atleti "predestinati", e quelli che lottano contro il fato per arrivare!! i secondi quando arrivano fanno paura.
L'autocontrollo, la determinazione, la mentalità vincente, si acquistano con l'allenamento e col sacrificio!!
In anni che ho seguito e fatto boxe, ho visto ragazzi che dl innato non avevano niente, poi! piano piano con tanto sudore e tanta buona volontà sono arrivati, e ti posso garantire che non sono a meno degli altri...
 

aro

Biker tremendus
6/11/08
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Friuli
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Xc
Al di la dello stramega livello tecnico e soprattutto dello stramega talento innato (dono di Dio o del fattore genetico a seconda di come lo si voglia guardare) senza il quale inevitabilmente non si può arrivare al top... quello che io personalmente "invidio" a queste persone è il controllo e l'auto-condizionamento della propria condizione mentale!
In due parole se parti psicologicamente vincente hai già vinto a metà e non sono sicuro che anche questa "capacità" sia un conseguenziale frutto di un allenamento in tal senso oppure anch'essa è appannaggio del Signore (o dei genitori ;-) ).

Sono daccordo la condizione mentale gioca un ruolo importante considerando l'alto rischio!
E' inutile girarci tanto intorno chi fa' motocross o bmx, skate ecc... ha molte piu' possibilita' di farsi male gravemente rispetto ad altri sport, poi che mi si dica che ti puoi far male anche andando a lavorare lo capisco ma mi viene da sorridere.
Quello che mi rattrista e' vedere ragazzi giovani in sedia a rotelle... siamo alle solite...quando accadra' un altro incidente mortale forse ne uscira' qualcuno dicendo che ci vuole piu' sicurezza,....forse...tanto chi li conosce quelli li del freestyle non si chiamano mica Ronaldinho o Schumacher. Con questo non dico che chi fa' questi sport non sia consapevole dei rischi che sta' correndo ma quando gli infortuni gravi iniziano ad essere troppi...beh forse e' il caso che qualcuno intervenga.
 
c'è un trailer su youtube del film "reasons" di poorboyz production che resta sempre nel contesto degli sport estremi ma stavolta sulla neve... nel trailer ogni atleta spiega con una frase cosa sta alla base del proprio "lavoro".........
credo la più significativa sia "it's not just something that I do for fun, it's truly part of who I am"...

nel mio piccolo, anzi piccollissimo caso ho spesso possibilità di fare fuori pista con gli sci... ok valuti il rischio nella scelta di un pendio piuttosto che di un altro... ma quando ci sei dentro, quando cominci a raidare vai con la testa in un posto lontano... ha un che di mistico... di fuori dal mondo... il rischio c'è, è sempre dietro l'angolo... ma parti quasi in uno stato di "trance"... non pensi a quello che devi fare... viene tutto naturale... sono tutti movimenti che ti escono in automatico... è un qualcosa che viene da dentro, qualcosa che fa parte di te...
e quando cadi, ti fai male, il primo pensiero va al quando potrò di nuovo tornare a fare quello che facevo...
non è una malattia... non è pazzia... è uno stato mentale che, secondo me, pochissime persone al mondo hanno la fortuna di vivere almeno una volta...
 
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Ferribot

Biker superis
si ma non puoi farlo sulla schiuma anche di fronte al pubblico.....c'è la sfida dell'atleta e c'è anche la morbosità del pubblico, come al circo i trapezzisti senza rete.....siamo malati e vogliosi delle senzazioni che non abbiamo il coraggio o la possibilità di provare, poi qualcuno rimane tetraplegico e tutti a dire stima e rispetto.
Non so quanto sia giusto questo e ho apprezzato l'immagine sfumata sull'incidente.

Secondo me invece questa sensazione di violenza e di morbosità fa parte solo di quelle persone che il nostro sport non lo praticano e non lo sentono "loro". Io ad esempio se guardo un contest gravity sono molto molto più contento di vedere un atleta che chiude un trick rispetto ad un altro che si fa male, e non solo per semplice commiserazione ma perchè CREDO in questo sport e sono quindi orgoglioso ed ho rispetto per l' atleta che riesce a raggiungere i suoi traguardi e che supera le sue sfide.
 

williamwallace

Biker forumensus
27/6/06
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prato
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Secondo me invece questa sensazione di violenza e di morbosità fa parte solo di quelle persone che il nostro sport non lo praticano e non lo sentono "loro". Io ad esempio se guardo un contest gravity sono molto molto più contento di vedere un atleta che chiude un trick rispetto ad un altro che si fa male, e non solo per semplice commiserazione ma perchè CREDO in questo sport e sono quindi orgoglioso ed ho rispetto per l' atleta che riesce a raggiungere i suoi traguardi e che supera le sue sfide.


forse hai ragione ma quando si parla di eventi, sponsor etc noi siamo una minoranza, su 60000 persone che riempiono un'arena quanti saranno i praticanti? Molti vanno per lo spettacolo sia esso Freestylecross, DH o anche un motomondiale. E poi come te lo spieghi che se vai su Youtube e cerchi Crash di qualsiasi disciplina ci sono 1000000 di video e sempre tra i più cliccati?

Poi sia chiaro anche io son più contento di veder chiudere un trick che vedere una dentata
 
forse hai ragione ma quando si parla di eventi, sponsor etc noi siamo una minoranza, su 60000 persone che riempiono un'arena quanti saranno i praticanti? Molti vanno per lo spettacolo sia esso Freestylecross, DH o anche un motomondiale. E poi come te lo spieghi che se vai su Youtube e cerchi Crash di qualsiasi disciplina ci sono 1000000 di video e sempre tra i più cliccati?

Poi sia chiaro anche io son più contento di veder chiudere un trick che vedere una dentata


perchè la caduta fa ridere, perchè la caduta è spesso nel suo sviluppo ridicola, perchè la frase classica è "tanto poi si rialza, non s'è fatto nulla".........
probabilmente i milioni di click che hanno quei video sono di persone che hanno tempo da buttare davanti ad un pc invece che magari uscire a fare un qualsiasi sport o anche solo due passi oppure si tratta dei classici bimbominkia che a parole sanno fare tutto e ti pigliano per il culo se sanguini da un braccio perchè a fare mtb sei scivolato...... ma poi passano le loro ore davanti ad un pc e se fanno mezza rampa di scale muoiono....
 
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Ferribot

Biker superis
a livello di business non posso che darti ragione, ovvero che il grosso del pubblico non capisce il lavoro, il sudore e il tempo che questi ragazzi dedicano per la disciplina prediletta e quindi guardano lo spettacolo in cerca di grandi emozioni che anche una caduta può dare. Ma sono anche convinto che quegli stessi ragazzi lavorino di giorno in giorno non per il "grosso" del pubblico, ma per se stessi e per quelle persone che sanno davvero apprerezzare quello che loro riesco a fare.
 

kaio

Biker assatanatus
nel mio piccolo, anzi piccollissimo caso ho spesso possibilità di fare fuori pista con gli sci... ok valuti il rischio nella scelta di un pendio piuttosto che di un altro... ma quando ci sei dentro, quando cominci a raidare vai con la testa in un posto lontano... ha un che di mistico... di fuori dal mondo... il rischio c'è, è sempre dietro l'angolo... ma parti quasi in uno stato di "trance"... non pensi a quello che devi fare... viene tutto naturale... sono tutti movimenti che ti escono in automatico... è un qualcosa che viene da dentro, qualcosa che fa parte di te...
e quando cadi, ti fai male, il primo pensiero va al quando potrò di nuovo tornare a fare quello che facevo...
non è una malattia... non è pazzia... è uno stato mentale che, secondo me, pochissime persone al mondo hanno la fortuna di vivere almeno una volta...

che belle parole... mi hanno colpito :prost:
 

williamwallace

Biker forumensus
27/6/06
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perchè la caduta fa ridere, perchè la caduta è spesso nel suo sviluppo ridicola, perchè la frase classica è "tanto poi si rialza, non s'è fatto nulla".........
probabilmente i milioni di click che hanno quei video sono di persone che hanno tempo da buttare davanti ad un pc invece che magari uscire a fare un qualsiasi sport o anche solo due passi oppure si tratta dei classici bimbominkia che a parole sanno fare tutto e ti pigliano per il culo se sanguini da un braccio perchè a fare mtb sei scivolato...... ma poi passano le loro ore davanti ad un pc e se fanno mezza rampa di scale muoiono....

e quei coglioni che frenano in autostrada per vedere l'incidente sulla corsia opposta come te li spieghi?
Siamo (anzi sono) un pubblico di morbosi, sadici guardoni.
Beato te che riesci a elevarti un pò nelle tue raidate, ma anche io nel mio piccolo ci riesco......o-o
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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c'è un trailer su youtube del film "reasons" di poorboyz production che resta sempre nel contesto degli sport estremi ma stavolta sulla neve... nel trailer ogni atleta spiega con una frase cosa sta alla base del proprio "lavoro".........
credo la più significativa sia "it's not just something that I do for fun, it's truly part of who I am"...

nel mio piccolo, anzi piccollissimo caso ho spesso possibilità di fare fuori pista con gli sci... ok valuti il rischio nella scelta di un pendio piuttosto che di un altro... ma quando ci sei dentro, quando cominci a raidare vai con la testa in un posto lontano... ha un che di mistico... di fuori dal mondo... il rischio c'è, è sempre dietro l'angolo... ma parti quasi in uno stato di "trance"... non pensi a quello che devi fare... viene tutto naturale... sono tutti movimenti che ti escono in automatico... è un qualcosa che viene da dentro, qualcosa che fa parte di te...
e quando cadi, ti fai male, il primo pensiero va al quando potrò di nuovo tornare a fare quello che facevo...
non è una malattia... non è pazzia... è uno stato mentale che, secondo me, pochissime persone al mondo hanno la fortuna di vivere almeno una volta...
Quoto al 100%. :-?

Ho appena avuto un infortunio in MTB, il 25 Luglio. :scassat:
Tre giorni dopo la caduta, durante un tratto di discesa sassosa ma facile, ero in questo stato:

Ferite_viso.JPG


E' certamente uno degli infortuni più gravi che possano capitare a chi fa XC-granfondo-marathon.
Eppure non vedo l'ora di tornare a pedalare e rifare le medesime cose di prima.
Perchè gli "automatismi" non si possono arrestare da un momento all'altro.
 
Quoto al 100%. :-?

Ho appena avuto un infortunio in MTB, il 25 Luglio. :scassat:
Tre giorni dopo la caduta, durante un tratto di discesa sassosa ma facile, ero in questo stato:

Ferite_viso.JPG


E' certamente uno degli infortuni più gravi che possano capitare a chi fa XC-granfondo-marathon.
Eppure non vedo l'ora di tornare a pedalare e rifare le medesime cose di prima.
Perchè gli "automatismi" non si possono arrestare da un momento all'altro.

Però!!! ti sei tatuato a modo...

Ti auguro un veloce recupero!
 

ZiK

Biker novus
21/4/09
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Ortonovo (SP)
www.unisux.org

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