Spirito olimpico parte 2: i cammellieri

fracama87

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Comunque c'è un fortissimo legame fra linguaggio e cultura. E questo non sono io a dirlo ma chi studia la materia.

Un linguaggio razzista permea cultura, e conseguenti azioni, razziste.

Quindi si i termini che usiamo sono un problema.

Per esempio? Italiano = pizzaiolo (come algerino = cammelliere, donna = casalinga) da l'idea inconscia che quello sia il loro lavoro, che non siano buoni per fare ad esempio il chirurgo o l'ingegnere...
 

samuelgol

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Per esempio? Italiano = pizzaiolo (come algerino = cammelliere, donna = casalinga) da l'idea inconscia che quello sia il loro lavoro, che non siano buoni per fare ad esempio il chirurgo o l'ingegnere...
Questo è razzismo. Considerare che ti dicono pizzaiolo perchè non sai fare altro e dai tu per primo (dai tu in senso figurato) a te e a tutti i pizzaioli una connotazione negativa.
Invece il più delle volte identifica solo una caratteristica di una nazione. Una volta si diceva Italia popolo di poeti, santi e navigatori. Che qualcuno pensava che fosse razzista perchè non potevano fare il chirurgo o l'ingegnere?
Se non si esce da questo loop per cui ogni aggettivo è razzista e classista, razzismo e classismo troveranno sempre la loro alimentazione.....e la troveranno ancor più da quelli che pensano di manifestarne contrarietà.
Poi se ti chiamano pizzaiolo, possono pure farlo in maniera vagamente offensiva o comunque perculatoria, dipende un pò dal tono o dal contesto,(ed è per questo che il tedesco ha sbagliato non doveva dire quella cosa in quel momento indirizzata ad altri atleti) ma ancora una volta non c'entrerà nulla il razzsimo.
 

FedeNova12

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Invece il più delle volte identifica solo una caratteristica di una nazione. Una volta si diceva Italia popolo di poeti, santi e navigatori. Che qualcuno pensava che fosse razzista perchè non potevano fare il chirurgo o l'ingegnere?
Si diceva "popolo di poeti etc" che ha una certa connotazione, se fosse stato "Italia popolo di pizzaioli, contadini e allevatori" non sarebbe proprio così bene accetto...
Se non si esce da questo loop per cui ogni aggettivo è razzista e classista, razzismo e classismo troveranno sempre la loro alimentazione.....e la troveranno ancor più da quelli che pensano di manifestarne contrarietà.
È il modo in cui li si usa che li fa diventare stereotipi razzisti o meno.
 
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Questo è razzismo. Considerare che ti dicono pizzaiolo perchè non sai fare altro e dai tu per primo (dai tu in senso figurato) a te e a tutti i pizzaioli una connotazione negativa.
Invece il più delle volte identifica solo una caratteristica di una nazione. Una volta si diceva Italia popolo di poeti, santi e navigatori. Che qualcuno pensava che fosse razzista perchè non potevano fare il chirurgo o l'ingegnere?
Se non si esce da questo loop per cui ogni aggettivo è razzista e classista, razzismo e classismo troveranno sempre la loro alimentazione.....e la troveranno ancor più da quelli che pensano di manifestarne contrarietà.
Poi se ti chiamano pizzaiolo, possono pure farlo in maniera vagamente offensiva o comunque perculatoria, dipende un pò dal tono o dal contesto,(ed è per questo che il tedesco ha sbagliato non doveva dire quella cosa in quel momento indirizzata ad altri atleti) ma ancora una volta non c'entrerà nulla il razzsimo.
infatti è proprio quello che ho detto qualche post fa.
a scuola vengono richiamati bambini dalle maestre perchè dicono "lui è bello, lui è brutto" , ormai ogni aggettivo è un pretesto per darti del razzista e classista.
io un pò ho viaggiato e sai quante volte all'estero dopo aver detto che sono italiano mi si diceva in tono scherzoso "italian? mafia, pizza, mandolino!"
e allora, dovevo offendermi? denunciarli? ci ridevo su come è giusto che sia.
da sempre ho imparato a dare PESO alle parole in base a CHI le dice e IN CHE CONTESTO.
esempio:
se mi chiamano "italiano pizzaiolo" in una spiaggia tropicale mentre giochiamo a beach volley dei ragazzi giovani, ci rido su e li prendo in simpatia.
se mi chiama "italiano pizzaiolo" un agente dell'aeroporto mentre mi perquisisce e lo dice anche in tono serio e arrabbiato, ecco li mi sento offeso.

INVECE mi sembra proprio si stia facendo di tuta l'erba un fascio.. io la vedo come una politica di CONTROLLO delle persone perfino su quello che dicono e scrivono in qualsiasi contesto e forma, e ditemi se non è l'ennesimo pretesto per toglierci un altro pò di libertà!
 
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io penso che la dobbiamo smettere di associare nomignoli alle persone, in qualunque contesto e scenario. è un fenomeno orribile di quell'Italia che vorremmo non aver mai visto ed è il medesimo fenomeno del tipo ebreo-avido o siciliano-mafioso o sardo-sardignolo e via discorrendo. allo stesso tempo sono pessimista se guardo alla classe politica oggi, non ce la possiamo fare :azz-se-m:
 

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io un pò ho viaggiato e sai quante volte all'estero dopo aver detto che sono italiano mi si diceva in tono scherzoso "italian? mafia, pizza, mandolino!"
e allora, dovevo offendermi? denunciarli? ci ridevo su come è giusto che sia.
da sempre ho imparato a dare PESO alle parole in base a CHI le dice e IN CHE CONTESTO.
esempio:
se mi chiamano "italiano pizzaiolo" in una spiaggia tropicale mentre giochiamo a beach volley dei ragazzi giovani, ci rido su e li prendo in simpatia.
se mi chiama "italiano pizzaiolo" un agente dell'aeroporto mentre mi perquisisce e lo dice anche in tono serio e arrabbiato, ecco li mi sento offeso.
Si ma se sei un commentatore di una gara alle olimpiadi direi che il contesto è un po' più simile all'agente dell'aeroporto piuttosto che alla spiaggia.
Se sei con degli amici e ti prendono un po' per il culo ci sta, se sei in una situazione più ufficiale insomma...
 

lorenzom89

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Si ma se sei un commentatore di una gara alle olimpiadi direi che il contesto è un po' più simile all'agente dell'aeroporto piuttosto che alla spiaggia.
Se sei con degli amici e ti prendono un po' per il culo ci sta, se sei in una situazione più ufficiale insomma...
se sei un commentatore si! ma in questo caso è un tecnico in ammiraglia dietro al corridore. c'è una bella differenza.

tutta questa bufera è semplicemente figlia della "spettacolarizzazione" dello sport. ormai uno sport televisivo non è presentato solo come uno sport, ma le telecamere e i microfoni sono ovunque!
nel calcio prima della partita bisogna inginocchiarsi, attenzione ai labiali dei calciatori, nella F1 le radioline microfonate tra pilota e team, ora nel ciclismo microfonati i discorsi tra ammiraglia e corridore, e per non parlare delle conferenze stampa prima e dopo l'evento!!
e guai a dire qualcosa un pò più "esotico" o "colorito" o in preda alle emozioni!!

a me sinceramente non frega nulla di tutto ciò, interessa solo LO SPORT, e se vengono fuori questi contorni allora ok, ma non si può pretendere che tutte queste persone si comportino come lord inglesi e come dei robottini, SONO ESSERI UMANI, che dicano e facciano quello che vogliono! se per la foga del momento se ne escono con qualche frase infelice per me è più che sufficiente che si scusino pubblicamente, senza esoneri, gogne mediatiche e tutto il resto.
 
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Il linguaggio influenza pesantemente il modo di rapportarsi con la realtà, e la percezione della stessa da parte di tutti quelli che ci stanno intorno.
Personalmente credo che invocare la "libertà" di essere cafoni, sessisti e razzisti sia solo una giustificazione di proprie ristrettezze mentali.

Se quando sei sotto pressione ti escono automaticamente bestemmioni, epiteti razzisti o porcate sessiste vuol dire che hai dei problemi personali da risolvere, non che il modo è troppo delicato per tollerare la tua colorita esuberanza di atleta o preparatore.

Che certe espressioni e atteggiamenti fossero tollerati qualche decade fa e ora non lo siano più secondo me è solo un segno di evoluzione e progresso, non certo un problema di "ipersensibilità". E' facile e troppo comodo fare i liberali quando si è parte di quelli che quasi mai sono bersaglio/vittima di certi atteggiamenti.
 
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samuelgol

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Si diceva "popolo di poeti etc" che ha una certa connotazione, se fosse stato "Italia popolo di pizzaioli, contadini e allevatori" non sarebbe proprio così bene accetto...
Questo è il razzismo o classismo. Sei tu per primo che fai una differenza fra un poeta e un pizzaiolo, fra un navigatore e un allevatore. Io a uno posso dire poeta, ma non pizzaiolo, non perchè io sia razzista o classista, ma perchè tu ritieni che fra i dei ci sia differenza e per questo sarei razzista o classista io?
Non ci siamo.
È il modo in cui li si usa che li fa diventare stereotipi razzisti o meno.
Stereotipi? Va bene. Spiegami perchè razzisti. Una parola implica per forza l'altra? Secondo me no.

e bene hanno fatto.

Tu continua pure a :specc:
Il raffronto cammelliere---->>> mafioso lo hai fatto tu per primo.:spetteguless:
 

Ivo

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se sei un commentatore si! ma in questo caso è un tecnico in ammiraglia dietro al corridore. c'è una bella differenza.

tutta questa bufera è semplicemente figlia della "spettacolarizzazione" dello sport. ormai uno sport televisivo non è presentato solo come uno sport, ma le telecamere e i microfoni sono ovunque!
nel calcio prima della partita bisogna inginocchiarsi, attenzione ai labiali dei calciatori, nella F1 le radioline microfonate tra pilota e team, ora nel ciclismo microfonati i discorsi tra ammiraglia e corridore, e per non parlare delle conferenze stampa prima e dopo l'evento!!
e guai a dire qualcosa un pò più "esotico" o "colorito" o in preda alle emozioni!!

a me sinceramente non frega nulla di tutto ciò, interessa solo LO SPORT, e se vengono fuori questi contorni allora ok, ma non si può pretendere che tutte queste persone si comportino come lord inglesi e come dei robottini, SONO ESSERI UMANI, che dicano e facciano quello che vogliono! se per la foga del momento se ne escono con qualche frase infelice per me è più che sufficiente che si scusino pubblicamente, senza esoneri, gogne mediatiche e tutto il resto.
Prova ad andare ad ascoltare a bordo campo i genitori dei ragazzini mentre questi giocano una partita di pallone e poi dimmi se non c'è qualcosa da provare a sistemare.
 

FedeNova12

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e guai a dire qualcosa un pò più "esotico" o "colorito" o in preda alle emozioni!!
Beh se sei un tecnico e ti fai prendere così tanto dall'emozione perché il tuo atleta ha 2 atleti davanti...
Un conto è se l'atleta vince o fa un buon tempo, dove se anche imprechi o bestemmi chissene frega, ma in questo caso non mi sembra una fase così concitata.
ma non si può pretendere che tutte queste persone si comportino come lord inglesi e come dei robottini, SONO ESSERI UMANI, che dicano e facciano quello che vogliono! se per la foga del momento se ne escono con qualche frase infelice per me è più che sufficiente che si scusino pubblicamente, senza esoneri, gogne mediatiche e tutto il resto.
Credo che nessuno pretenda che si comportino da lord inglesi, però c'è una via di mezzo no?
"che dicano e che facciano quello che vogliono"... Se sono degli animali certo, possono fare tutto quello che gli pare, ma visto che sono umani e vivono in una società anche no.
Questo è il razzismo o classismo. Sei tu per primo che fai una differenza fra un poeta e un pizzaiolo, fra un navigatore e un allevatore. Io a uno posso dire poeta, ma non pizzaiolo, non perchè io sia razzista o classista, ma perchè tu ritieni che fra i dei ci sia differenza e per questo sarei razzista o classista io?
Non ci siamo.
E allora perché si dice "Italia terra di poeti, santi e navigatori", quando il 99% della popolazione era agricoltore o allevatore?
La differenza c'era ed era l'istruzione, un poeta magari era un po' più aperto mentalmente rispetto al contadino che sapeva al massimo le preghiere per la chiesa.

Non mi sembra difficile da capire. Se vuoi insultare uno gli dici che fa un lavoro modesto. Se uno urla all'atleta "vai a prendere quei pizzaioli/cammellieri!", stai dicendo che il tizio in questione è degno solo di fare quello al massimo...
"Dai che quelli non sono veri atleti, faranno i cammellieri, ce la fai a riprenderli..."
Stereotipi? Va bene. Spiegami perchè razzisti. Una parola implica per forza l'altra? Secondo me no.
No, essendo due parole separate una non implica necessariamente l'altra :spetteguless:

Però sul Treccani al termine" razzismo" si da anche questa definizione:
"Più genericam., complesso di manifestazioni originate da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espresse attraverso forme di disprezzo nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse."
 

fracama87

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Questo è razzismo. Considerare che ti dicono pizzaiolo perchè non sai fare altro e dai tu per primo (dai tu in senso figurato) a te e a tutti i pizzaioli una connotazione negativa.
Invece il più delle volte identifica solo una caratteristica di una nazione. Una volta si diceva Italia popolo di poeti, santi e navigatori. Che qualcuno pensava che fosse razzista perchè non potevano fare il chirurgo o l'ingegnere?
Se non si esce da questo loop per cui ogni aggettivo è razzista e classista, razzismo e classismo troveranno sempre la loro alimentazione.....e la troveranno ancor più da quelli che pensano di manifestarne contrarietà.
Poi se ti chiamano pizzaiolo, possono pure farlo in maniera vagamente offensiva o comunque perculatoria, dipende un pò dal tono o dal contesto,(ed è per questo che il tedesco ha sbagliato non doveva dire quella cosa in quel momento indirizzata ad altri atleti) ma ancora una volta non c'entrerà nulla il razzsimo.

Questo è il razzismo o classismo. Sei tu per primo che fai una differenza fra un poeta e un pizzaiolo, fra un navigatore e un allevatore. Io a uno posso dire poeta, ma non pizzaiolo, non perchè io sia razzista o classista, ma perchè tu ritieni che fra i dei ci sia differenza e per questo sarei razzista o classista io?
Non ci siamo.

No non sono caratteristiche di una nazione ma di una porzione, alla fine relativamente piccola di alcuni suoi abitanti. (nemmeno noi siamo un popolo di pizzaioli, di suonatori di mandolino o di mafiosi... una minuscola percentuale lo sono... ) ma diventa stereotipo e quindi razzista. Non solo, il fatto di ritenere che "cammelliere" sia una professione caratterizzante degli abitanti di un paese è razzista. Io non do una connotazione negativa. Chi la usa in quel contesto si.

Infatti quegli stereotipi non sono mai positivi. Non c'è nessuno che usa che ne so "chirurgo", o altre professioni percepite positivamente dalla MASSA. Curiosamente usano tutti professioni umili. O cibi ritenuti cattivi da chi li mangia (es kebab).
IO dico che una delle professioni più importanti sia lo spazzino (senza sai quante malattie) ma se vado da uno che non conosco e gli dico "ehi spazzino" è denigratorio e offensivo e ho una forte probabilità di ricevere una risposta poco gentile.
E per inciso mi è successo! Una sera uno arriva e ci chiede se abbiamo una sigaretta. Gli rispondiamo di no. A un certo punto lui se ne esce con "io lavoro in ferrari, e tu (rivolto a un mio amico) da dove vieni? non ti prenderebbero manco a fare lo spazzino". Ecco questa è una frase classista, razzista e offensiva. (il mio amico fa ingegneria e probabilmente ne sa molto più di lui ma non cambia nulla e infatti manco gliel'ha detto ma giustamente si è incazzato! è pure italiano ma non ha detto manco questo!)


E si dipende dal contesto, se sei fra amici, se sei fra pari la cosa cambia. Se vai a new york e chiami uno negro (nigger) ti conviene scappare. Ma fra di loro, fra amici, possono farlo. Il problema non è la percezione per chi LO DICE ma per chi RICEVE il messaggio.

infatti è proprio quello che ho detto qualche post fa.
a scuola vengono richiamati bambini dalle maestre perchè dicono "lui è bello, lui è brutto" , ormai ogni aggettivo è un pretesto per darti del razzista e classista.
io un pò ho viaggiato e sai quante volte all'estero dopo aver detto che sono italiano mi si diceva in tono scherzoso "italian? mafia, pizza, mandolino!"
e allora, dovevo offendermi? denunciarli? ci ridevo su come è giusto che sia.
da sempre ho imparato a dare PESO alle parole in base a CHI le dice e IN CHE CONTESTO.
esempio:
se mi chiamano "italiano pizzaiolo" in una spiaggia tropicale mentre giochiamo a beach volley dei ragazzi giovani, ci rido su e li prendo in simpatia.
se mi chiama "italiano pizzaiolo" un agente dell'aeroporto mentre mi perquisisce e lo dice anche in tono serio e arrabbiato, ecco li mi sento offeso.

INVECE mi sembra proprio si stia facendo di tuta l'erba un fascio.. io la vedo come una politica di CONTROLLO delle persone perfino su quello che dicono e scrivono in qualsiasi contesto e forma, e ditemi se non è l'ennesimo pretesto per toglierci un altro pò di libertà!

Come dicevo se sei fra amici è diverso. Ma si imparare fin da piccoli a non dare giudizi su base estetica (brutto, grasso...) è importante. E no non c'è alcuna politica di controllo delle persone.

se sei un commentatore si! ma in questo caso è un tecnico in ammiraglia dietro al corridore. c'è una bella differenza.

tutta questa bufera è semplicemente figlia della "spettacolarizzazione" dello sport. ormai uno sport televisivo non è presentato solo come uno sport, ma le telecamere e i microfoni sono ovunque!
nel calcio prima della partita bisogna inginocchiarsi, attenzione ai labiali dei calciatori, nella F1 le radioline microfonate tra pilota e team, ora nel ciclismo microfonati i discorsi tra ammiraglia e corridore, e per non parlare delle conferenze stampa prima e dopo l'evento!!
e guai a dire qualcosa un pò più "esotico" o "colorito" o in preda alle emozioni!!

a me sinceramente non frega nulla di tutto ciò, interessa solo LO SPORT, e se vengono fuori questi contorni allora ok, ma non si può pretendere che tutte queste persone si comportino come lord inglesi e come dei robottini, SONO ESSERI UMANI, che dicano e facciano quello che vogliono! se per la foga del momento se ne escono con qualche frase infelice per me è più che sufficiente che si scusino pubblicamente, senza esoneri, gogne mediatiche e tutto il resto.

Sono esseri umani. Ma inginocchiarsi per quelle minoranze che chiedono il rispetto dei loro diritti non è forse da esseri umani? Ridicolo è vietarlo. Ridicolo è dire se lo fate voi lo facciamo anche noi. Andrebbe fatto perchè sentito. Perchè si partecipa come valori. E a te interessa solo lo sport ma a molti altri interessano anche i valori morali.
 
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PandaLeo

Biker semper novus
30/1/18
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Trieste
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Stoic
il punto è proprio questo, non è un primo sintomo di qualcosa. siamo già da un pezzo in un mondo pieno di problemi di tutte queste "categorie", migranti, africani, omosessuali, religiosi, donne.
solo per fare alcuni esempi..
_in est europa ci sono diversi paesi che discriminano gli omosessuali o li perseguitano,
_in italia siamo pieni di esempi di immigrati sfruttati o sottopagati
_ ci sono ancora tante situazioni di guerre per religione (anche poco tempo fa tra palestinesi e israeliani)
_ religiosi perseguitati in tantissime parti del mondo
_ la situazione africa, piena di guerre e di genocidi spietati
_ femminicidi in tantissime parti del mondo compresa l'italia

Ecco con tutte queste situazioni cosa fa l'occidente?? si indigna per qualche urlo razzista allo stadio, o per qualche comportamento scorretto alle olimpiadi, o per qualche fischio per strada a una ragazza (cat calling).. e per tutte le altre situazioni REALI ben più gravi cosa fa? NULLA

questa cosa è ridicola, ci vuol far credere che eliminando offese verbali possiamo diventare un mondo migliore e più civile, ma è semplicemente un modo per distogliere lo sguardo dai veri problemi del mondo.
É proprio il parlare in un certo modo che a poco a poco ti fa comportare in maniera diversa: entrare in un posto e dire ciao invece che buongiorno ti fa apparire in una maniera invece che in un altra.
Il linguaggio con le sue sfaccettature determina anche il comportamento del popolo....non so, ma a me viene in mente la neolingua di 1984 che riduceva i termini utilizzabili per ridurre la capacità di pensiero
 

fracama87

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31/7/09
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Se poi qualcuno avesse ancora dei dubbi fra linguaggio, cultura e modi di agire si guardi questo video (se non vuole approfondire studiando la materia) prometto che scoprirete cose interessanti!

 
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MauroPS

Biker acciaccatus
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Ragley Big AL
Vedi l'allegato 470123

Questo è il pensiero dell'atleta algerino sulla vicenda. Credo non ci sia altro da aggiungere.
infatti... è una vergogna che questo sia successo alle olimpiadi, anche se anche in altre gare avrebbe fatto lo stesso schifo, lo sport è lo sport.

E Azzedine ringrazia i tedeschi! perché hanno preso posizione contro il razzismo, se qualcuno pensasse che prendere posizione non serva a nulla perché ci sono problemi più importanti.

I really appreciate all the support received, especially from #german people who stood up against racism and apologized to me about what happened in #olympics thank you
 

fracama87

Biker serius
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La penserei uguale.
Mi reputo leggermente superiore a ste cazzate.
Ognuno ha i suoi di punti deboli. C'è chi è più sensibile e chi meno. Il fatto che A TE non diano fastidio non significa che vadano bene. Ripeto devi sempre guardare al caso "peggiore" per chi riceve il messaggio. Al caso che facciano male.
Visto che parlavate di scuola ci sono ragazzini che si sono ammazzati per dei commenti offensivi riguardo all'apparenza fisica o all'orientamento sessuale. Ma anche senza arrivare a casi così estremi può fare male.

Poi se tu facessi parte di una minoranza discriminata MAGARI la penseresti diversamente.
 

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