Oggi secondo giro con la Sequoia e primo giro autenticamente
gravel. Andata su asfalto prima salita e poi discesa divertente, ritorno su strada bianca in salita e finale di nuovo su asfalto in discesa. Totale circa 42,4 Km x 920 mt di dislivello.
Il primo giro brevissimo della settimana scorsa era stato un po' traumatico soprattutto per il manubrio e la posizione dei
freni. Oggi su asfalto in discesa era già decisamente meglio, mi sentivo sicuro e lasciavo correre la bici. Per questo avevo tarato il giro in modo da non fare discese sterrate, ma provare solo la salita e saggiare la tenuta delle gomme e l'agilità dei rapporti.
Devo dire che uscendo dall'asfalto e entrando nello sterro la bici non fa una piega, continua ad andare come un treno. Certo se la pedali passando sopra tratti sconnessi il posteriore rimbalza e la pedalata perde efficacia. Però nulla di grave. I rapporti da spingere negli strappi più tosti sono duretti, però considerate che vengo da uno stop prolungato, quindi devo riprendere un po' di gamba. Se si resta seduti in posizione normale, senza caricare l'avantreno (come ero abituato a fare con la mtb), la gomma posteriore resta in trazione anche andando a cercare il brecciolino o il fango.
Alla fine mi sono divertito molto, anche laddove con un mtb ti annoieresti a morte. Credo sia questo il bello di una gravel.
Una domanda (forse stupida) tra parentesi: sono molto contento e orgoglioso del fatto che oggi la bici sia stata battezzata con un bel graffio sul telaio; non sopporto le cose troppo nuove e il primo graffio per me è un sollievo! :-D Mi è caduta da fermo perché l'ho appoggiata male e lo sterza si è girato. Ora mi chiedo: essendo il telaio in acciaio bisogna prestare attenzione a qualcosa? Tipo c'è il rischio di ruggine?